mercoledì 12 ottobre 2011

La tivù Europa7 fa causa all'Italia "Chiediamo due miliardi di danni"


Dalla Corte di Strasburgo «mi aspetto una sentenza esemplare» nei confronti dell’Italia, cui «abbiamo chiesto un risarcimento di due miliardi di euro». Lo ha detto Francesco Di Stefano, proprietario del canale tv Europa 7, oggi a Strasburgo per assistere all’udienza della causa intentata dalla sua emittente contro l’Italia.

Con questo caso, all’esame della Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo, si esaminano le condizioni delle libertà di stampa in Italia. I 17 giudici della Grande camera della Corte si dovranno pronunciare sul ricorso presentato dall’emittente italiana dopo aver ascoltato oggi gli avvocati delle parti.

Da un lato c’è Europa 7, l’emittente che per anni, nonostante avesse la licenza per trasmettere, non poteva perchè non aveva le frequenze e quindi lo spazio per farlo. Dall’altro lo Stato Italiano, che dovrà dimostrare di non aver violato il diritto alla libera espressione di Europa 7 e quindi quello degli italiani a essere informati. I giudici prenderanno la loro decisione subito dopo l’udienza pubblica, ma la sentenza non sarà resa nota prima di almeno tre mesi. Sarà una sentenza definitiva senza appello.

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