sabato 22 ottobre 2011

Marcegaglia: "Fare presto o Ue ci commissaria" Alfano: "Si illude chi pensa che risolva la crisi"


La crisi economica è occasione anche oggi per l'ennesimo botta e risposta a distanza tra maggioranza e imprenditori. Quasi a voler mettere le mani avanti per il ritardo che si va accumulando nel varo del decreto sviluppo, il segretario del Pdl Angelino Alfano avverte che "la crisi è mondiale, chi si illude che facendo un decreto risolviamo la crisi si illude". "Noi diamo una mano d'aiuto - ha aggiunto - poi ognuno deve fare la propria parte. Bisogna evitare di pensare che sia il governo con una bacchetta magica che risolve il problema".

Ma le giustificazioni dell'ex ministro della Giustizia non convincono Confindustria. "Facciamo bene e subito le cose che dobbiamo fare con il decreto sviluppo piuttosto che farcele imporre dall'Europa", dice la presidente Emma Marcegaglia a margine del meeting dei giovani imprenditori in corso a Capri. "Il rischio - aggiunge - è che l'Europa ci imponga delle scelte. Noi siamo un grande paese e non possiamo continuamente farci commissariare dall'Europa". "Siamo in un momento delicatissimo sia dal punto di vista delle decisioni da prendere a livello europeo che a livello italiano. Bisogna salvare l'euro e l'Europa", insiste ancora la leader degli industriali.

"Se si farà un buon decreto sviluppo - insiste Marcegaglia - sono convinta che l'Italia potrebbe riprendere una certa credibilità e ritornare verso un processo di crescita". "Il decreto sviluppo non a costo zero non vuol dire che dobbiamo aumentare il deficit con il debito, che viceversa va tenuto sotto controllo". "Bisogna tagliare - spiega il presidente di viale dell'Astronomia - la spesa pubblica e ridurre le tasse sui lavoratori, sui giovani e le imprese: insomma bisogna tagliare da una parte e investire da un'altra". Per adesso però, conclude, le bozze "di cui si parla sono deludenti".

Si schiera con Emma Marcegaglia il ministro degli Interni
Roberto Maroni, non a caso l'unico esponente del governo presente al convegno dei giovani industriali. Secondo l'esponente della Lega, occorre "fare rapidamente il provvedimento sullo sviluppo perché il governo ha fatto tanto per tenere saldi i conti e adesso bisogna puntare sulla crescita". Sulla crisi economica è intervenuto oggi anche il presidente del Senato Renato Schifani affermando che "ci vogliono misure tempestive". "Siamo tutti chiamati a scelte dolorose, difficili, complesse - sottolinea - e tuttavia indispensabili per garantire la tenuta della nostra economia e adeguate prospettive di sviluppo".

A margine del convegno, dove come detto tra i politici era presente solo Maroni, va registrata anche la polemica con il ministro per l'attuazione del programma
Gianfranco Rotondi. "Zero politici a Capri? E chi se ne frega: i giovani italiani non si riconoscono nei black bloc ma nemmeno nei figli di papà", ha commentato Rotondi scatenando la dura reazione degli organizzatori. "L'uso di queste parole ci indigna, si commentano da sole", replica il presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria, Jacopo Morelli.

Oggi intanto il ministro dell'economia
Giulio Tremonti nel corso di un colloquio telefonico ha presentato al presidente della Commissione Ue Josè Barroso un programma straordinario per lo sviluppo del Mezzogiorno, che si chiamerà Eurosud e che prevede una revisione strategica dell'uso dei fondi strutturali europei.

(22 ottobre 2011)

1 commento:

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

E'incredibile che gente così sia alla guida di una nazione! Quando parlano di solito straparlano! Come in questo caso.