giovedì 13 ottobre 2011

Presi gli spacciatori ‘nemici’ di Vassallo il sindaco di Pollica ucciso nel 2010


VINCENZO IURILLO

Pollica (Salerno) – La pista investigativa più battuta per l’omicidio di Angelo Vassallo è stata quella della vendetta della criminalità infastidita dalle campagne antidroga del sindaco di Pollica. Quando nell’estate del 2010 la piazzetta di Acciaroli cominciò a ricoprirsi della ‘neve’ importata da alcuni pusher, Vassallo reagì recandosi personalmente nei locali del porto per affrontare a muso duro gli spacciatori e intimargli di andarsene. Come fece la notte del 24 agosto 2010, accompagnato da due vigilesse, dodici giorni prima di essere ammazzato mentre rincasava in auto da sette colpi di pistola sui nove esplosi da una mano malferma e molto probabilmente inesperta.

Le indagini avviate dopo quel delitto dai carabinieri del reparto operativo di Salerno e dai colleghi del Ros hanno così consentito di scoprire un vasto giro di cocaina e hashish tra Pollica e l’area cilentana. Indagini culminate in diverse ordinanze di custodia cautelare eseguite tra Pollica, l’hinterland napoletano e l’avellinese. Le misure sono state firmate dal Gip di Salerno Emiliana Ascoli su richiesta del pm della Dda salernitana, Rosa Volpe, cotitolare insieme alla collega Valleverdina Cassaniello del fascicolo sul delitto Vassallo. Ed anche se il procuratore capo di Salerno Franco Roberti precisa che non esiste un collegamento diretto tra questi arresti per spaccio di droga e l’inchiesta sull’omicidio, fonti della famiglia dell’ex sindaco confermano la notizia che tra i cinque destinatari dei provvedimenti di arresto c’è almeno uno degli spacciatori, forse due, coi quali Vassallo si era scontrato personalmente durante le sue perlustrazioni nei bar e nei pub della zona. La circostanza, da sola, non prova alcunché. Ma è sicuramente uno spunto che gli inquirenti vorranno approfondire.

Le indagini sfociate negli arresti hanno appurato che lo spaccio di droga risaliva a prima del 2010. Tre le persone arrestate, mentre altre due risultano irreperibili. In manette sono finiti
Lorenzo Conforti, 38 anni di San Giorgio a Cremano (Napoli), Gerardo Radano, 28 anni di Montecorice (Salerno) e Bernardo La Greca, 43enne di Acciaroli (Salerno). Sono sfuggiti alle manette perché all’estero un 28enne salernitano di origine brasiliana ma residente nell’avellinese, Bruno Humberto Damiani, e un 44enne napoletano titolare di un esercizio commerciale, Gabriele Pisani. Sono tutti accusati del reato di spaccio di sostanze stupefacenti. Una nota diramata dalla Procura di Salerno riferisce che gli indagati acquistavano la cocaina e l’hashish nell’hinterland partenopeo, e la smerciavano al dettaglio contattando personalmente i clienti, ai quali spesso veniva offerta in prova una dose di droga che veniva addirittura consumata sui tavolini dei bar.

Gli investigatori hanno documentato veri e propri scontri tra i vari spacciatori per imporsi sul territorio cilentano e tentare di monopolizzare la vendita di droga in zona. Proprio nell’estate 2010, l’estate del delitto Vassallo, avvenuto la sera del 5 settembre, Damiani, nell’intento di gestire da solo il traffico di cocaina, aggredì platealmente il suo principale concorrente, Conforti, intimandogli di smettere di spacciare e di consegnargli le dosi di droga in suo possesso e il ricavato delle dosi già vendute. I cinquanta carabinieri del reparto operativo assieme ai colleghi del ROS, con l’ausilio delle unità cinofile, hanno perquisito le abitazioni degli indagati, sequestrando 310 grammi di hashish, e alcuni grammi di eroina e cocaina.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

... e le prove, dell'omicidio?
Pensa che si era parlato anche di pista anarchica, visto che:
"Francesco Mastrogiovanni dopo essere stato sequestrato a seguito di un TSO illegale emanato dal sindaco di Pollica Angelo Vassallo, (assassinato dalle mafie?) prima di essere ricoverato si rivolge all’amica che gestisce il villaggio turistico affermando: “se mi portano a Vallo non ne esco vivo!” - e così fu - e poi nell’ambulanza urla agli infermieri di essere anarchico..."
http://www.flickr.com/photos/sputo/5511702484/
So già che avrai qualcosa da ridirmi ma: l'irregolarità della procedura era stata riscontrata, pace all'anima sua!

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Dovresti sapere che cos'è un T.S.O., ma pare di no, che tu non lo sappia.

Francy274 ha detto...

Quanti misteri. C'è da chiedersi se la ragione umana è davvero limitata così come sostengono alcuni geni. Davanti a tutte queste macchinazioni, che inevitabilmente si intrecciano su sentieri che sembrano diversi, io dico che la mente umana è la creazione più metistofelica, priva di confini, che natura abbia concepito.
Già perchè Vassallo firmò il T.S.O. contro Mastrogiovanni? La domanda sorge spontanea, conoscendo la storia di quel povero maestro.

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

E dalli! Il T.S.O. (Trattamento Sanitario Obbligatorio) è un atto di competenze del Sindaco (non ricordo se vi sono anche altre autorità), il quale non può 'motu proprio' adottarlo, ma su richiesta di un medico e di una esaustiva relazione sanitaria, che non è facile disattendere. Ricordo vagamente la tragedia di quel pover'uomo e i trattamenti inumani cui fu sottoposto, ma non sono accaduti né nella casa comunale né nella casa del Sindaco.
Così come è dovuta la pietà umana nei confronti del maestro, altrettanta è dovuto al Sindaco, ucciso per ragioni del proprio dovere, anche se Vassallo interpretò in modo inusuale ed eccessivo il proprio compito, pagandone le conseguenze.
Non sono lecite speculazioni di nessun genere.

Francy274 ha detto...

Ok, ora mi è chiaro, quindi nessuna responsabilità può essere attribuita a Vassallo per quella firma che portò il Mastrogiovanni in manicomio, o ospedale spichiatrico, fa lo stesso.
Per questo Ti ho chiesto il perchè, non ho insinuato nulla, vista anche la fine del sindaco.
Altrimenti perchè uccidere Vassallo se, come gli assassini, avesse amato perseguitare la brava gente? Ora mi è chiaro che gli avranno presentato il caso Mastrogiovanni come estremo, viste le fandonie che avevano inventato per internarlo, e il sindaco non poteva che firmare.

Anonimo ha detto...

Non scherziamo: se vuoi te ne faccio parlare da un mio amico, di TSO... se volete approfondire, perché io mi sono anche un po' stufata di sentirmi sempre dire che non so mai niente!

"Dall’annotazione di servizio dei CC risulta che alle ore 8,30 del 31 luglio 2009 è richiesto il loro intervento perché il sindaco di Polllica ha ordinato il T.S.O. nell’interesse di Francesco Mastrogiovanni, ma sempre dallo stesso documento risulta che i due medici prescritti dalla legge vigente intervengono dopo le ore 8,30 del 31 luglio 2009.
Errore di verbalizzazione o altro?
http://www.usi-ait.org/index.php?option=com_content&view=article&id=338:comitato-verita-e-giustizia-per-francesco-mastrogiovanni&catid=34:archivio-articoli&Itemid=41
oppure:
"C’erano varie denunce nei suoi confronti – secondo quanto si apprende dalle fonti giornalistiche – per estorsione, concussione e reati contro l’amministrazione della giustizia."
http://www.avvocatisenzafrontiere.it/?p=1103
o ancora:
http://www.giustiziaperfranco.it/
E quanto meno, poteva informarsi sulle condizioni, in conseguenza al TSO... (magari vecchi attriti, non lo sapremo mai, purtroppo!)

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Ti sei stufata? Io pure. Le tue sono tutte cazzate.