mercoledì 30 novembre 2011

Clementina Forleo torna a Milano Via libera dal plenum del Csm


Torna a fare il Gip a Milano Clementina Forleo, il magistrato che nel 2008 era stato trasferito d’ufficio per incompatibilità ambientale dal Csm per le sue dichiarazioni ad Annozero sui “poteri forti”. Prendendo atto della sentenza del Consiglio di Stato, che aveva annullato quel trasferimento, il plenum del Csm ha riassegnato Forleo allo stesso ruolo che ha ricoperto fino al 2008. La decisione è passata all’unanimità, con la sola astensione del togato del Movimento per la giustizia Nello Nappi.

Forleo era il Gip nell’inchiesta milanese sulle scalate bancarie, quando venne trasferita dal Csm. E le sue dichiarazioni ad “Annozero” si riferivano ai “poteri forti” che avrebbero concorso alla scalata della Bnl. Il suo fu il primo trasferimento d’ufficio per incompatibilità ambientale deciso dal Csm dopo la riforma dell’ordinamento giudiziario, che ha fortemente ristretto i casi di applicazione di questo istituto. Nel 2009 Forleo raggiunse una prima vittoria, ottenendo l’annullamento della decisione del Csm da parte del Tar del Lazio. Quest’anno, a maggio, anche il Consiglio di Stato le ha dato ragione. Di qui la scelta obbligata del Csm, che intanto l’aveva trasferita al tribunale di Cremona, con le stesse funzioni di giudice.

4 commenti:

nina ha detto...

In questa giornata per me non particolarmente incoraggiante, almeno una buona notizia!

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Se è lecito, perché non particolarmente incoraggiante?

nina ha detto...

E' lecito, ma forse poco interessante: l'ennesima delusione in ambito lavorativo.
L'ASL per cui lavoro ha messo a concorso delle cosiddette "posizioni organizzative" con conseguente riconoscimento economico non trascurabile.
Una prima volta ho concorso alla selezione per soli titoli e benché avessi sicuramente più titoli (e 20 anni di servizio) mi è stata preferita una neo assunta.
Ho fatto ricorso al giudice del lavoro che, dopo un procedimento in cui sistematicamente respingeva le obiezioni dell'Azienda, alla fine ha deciso di non voler entrare nel merito e quindi non ha accolto il mio ricorso (per fortuna ha decretato la compensazione delle spese: ciascuno ha pagato le proprie).
Sono sopravvissuta e ho continuato a fare del mio meglio. L'anno scorso vengono bandite nuovamente tali "P.O." con valutazione dei titoli e con un colloquio che ritengo di aver superato brillantemente.
Oggi appuro che c'è stata l'assegnazione di quasi tutti gli incarichi tranne 3 o 4 tra cui quello per cui ho concorso, sospeso per limiti di budget...
Tutto qui, niente di veramente importante, ma per me un'ulteriore fregatura.
In ogni caso, "Domani è un altro giorno".
Con simpatia Nina

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Purtroppo la lista degli oppressi è ben più lunga di quella degli oppressori. Coraggio!