sabato 19 novembre 2011

l Financial Times incorona Monti "Il suo discorso salvagente per l'Italia"


Il neo primo ministro Mario Monti domina oggi le pagine della grande stampa internazionale. Fra tutti i resoconti sul suo esordio politico in parlamento spicca l'editoriale che gli dedica il Financial Times. L'opinione è chiara fin dal titolo: "L'uomo che potrebbe salvare l'Italia". E il sottotitolo aggiunge: "Il primo discorso di Monti getta un salvagente al suo paese".

Fin da quando il presidente Napolitano gli ha chiesto di formare un nuovo governo, comincia l'editoriale non firmato (dunque espressione della direzione) che apre la pagina dei commenti del Ft, egli "sapeva di camminare su un filo sospeso": da un lato doveva portare avanti dure riforme economiche; dall'altro ottenere il sostegno sia del parlamento che del popolo italiano. Nel suo discorso di ieri al Senato, l'ex commissario europeo "ha dimostrato di essere pronto per questo equilibrismo", afferma il più importante quotidiano finanziario d'Europa.

Sul fronte economico, il discorso di Monti ha toccato tutti i tasti giusti, prosegue l'articolo: "La sua strategia per ridurre il deficit e far ripartire la crescita è quella giusta e va incoraggiata". Il suo programma di riforme politiche viene definito altrettanto valido, "un necessario primo passo per ridare credibilità all'Italia sui mercati internazionali dopo la faciloneria di Berlusconi".

Il problema è come realizzare riforme economiche e politiche di ampio raggio. Come tecnocrate non eletto da nessuno, Monti può scoprire quanto sia difficile raccogliere l'appoggio del parlamento e dell'opinione pubblica, riconosce il Ft. Ma i suoi primi giorni nell'incarico "offrono assicurazioni" al riguardo. Il suo discorso d'esordio al Senato è stato "umile". Il suo tono non è stato mai "conflittuale". Ha perfino ringraziato il suo predecessore Berlusconi per la sua disponibilità a organizzare la transizione, "e ottenere il suo sostegno è importante poiché il Pdl è ancora il maggiore partito in parlamento".

Ma ottenere l'appoggio del parlamento, ovvero dei partiti che sostengono il governo di unità nazionale, "è solo metà" di ciò di cui Monti ha bisogno, sottolinea il quotidiano della City. L'altra metà è "vincere i cuori e le menti degli elettori". Da questo punto di vista, la strategia del nuovo primo ministro appare "intelligente": come primo passo si è impegnato a ridurre i costi del sistema politico italiano, mossa che lo renderà popolare. Inoltre ha fatto appello agli "outsider", i giovani e le donne, due forze largamente escluse dal mercato del lavoro italiano e che egli sa di dover conquistare per portare avanti riforme strutturali.

Giudicando dai sondaggi, conclude l'editoriale del Ft, Monti e il suo governo "hanno un po' di tempo a disposizione, ma devono agire rapidamente". I mercati "attendono impazienti di vedere nuove misure". E la sua "luna di miele con gli elettori potrebbe non durare a lungo". Ciononostante, "l'abile capacità politica di Monti può dare all'Italia una chance, e in tempi di profonda crisi non ci si può aspettare molto di più".

(18 novembre 2011)

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