mercoledì 16 novembre 2011

L’Ue crolla e ci travolge

di Superbonus

L’ “effetto Monti” è sparito seppellito da milioni di vendite Buoni del Tesoro italiani, spagnoli, belgi e francesi. La Bce è il fuoco delle critiche degli operatori, e con essa la Germania che si oppone a un allentamento della politica monetaria attraverso emissioni di nuova liquidità nel sistema per l’acquisto illimitato di titoli di Stato. Non è Mario Monti in discussione, ma l’idea che rappresenta, di un’Europa armoniosa che condivide la stessa moneta, piena di rispetto per il rigore della Germania. Gli operatori si chiedevano: cosa farà il governo Monti una volta insediato? Niente di diverso dai suoi predecessori è stata la conclusione cui sono arrivati. Così sono cominciate le vendite sui nostri titoli che si sono trascinati giù anche la Spagna, la Francia e il Belgio. Alla fine della giornata di ieri l’idea dell’Unione monetaria era stata bombardata da tutti i lati con il nostro Btp a due anni che rendeva ben il 6,20 per cento in più dell’omologo tedesco e il decennale francese su livelli di rendimento record.

L’euro non è più un’opportunità, è una camicia di forza che penalizza la nostra bilancia commerciale e favorisce quella tedesca, nel 2011 abbiamo importato dall’estero 23 miliardi di euro di beni in più di quanti ne abbiamo esportati. L’unico vantaggio che garantiva la moneta unica erano i bassi tassi d’interesse rispetto alla lira, ma con un tasso a 3 mesi dei Bot sopra il 4,9 per cento anche questo sogno si sta rapidamente dissolvendo. L’Italia non si è resa conto di essere al centro di una bufera finanziaria, non a causa della speculazione, ma per l’assenza di fiducia verso le istituzioni europee. L’Italia non ha difeso la Grecia, ha lasciato che venisse abbandonata dalla Bce e dagli Stati membri, non ha difeso la Spagna e il Portogallo e ha contribuito a minare la credibilità dei debiti di tutti, compreso il proprio. I creditori ora non si chiedono più se l’Italia ce la farà, si chiedono solo chi pagherà il conto nel caso, molto probabile, che non ce la facesse. Lo farà il Fondo monetario internazionale che ci aveva già offerto una linea di credito? O lo farà la Bce dopo che la Germania si convincerà che la nostra tragedia, alla lunga, sarà anche la loro? Non ci sono risposte a queste domande e quindi nell’incertezza non si comprano i Btp. Cosa potrà fare il professor Monti nei prossimi giorni per invertire la tendenza? Poco, probabilmente sarà costretto a chiedere un aiuto esterno prima che arrivino le pesantissime scadenze di gennaio quando l’Italia dovrà finanziarsi per almeno 70 miliardi.

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2 commenti:

Francy274 ha detto...

Il sistema finanziaro internazionale sta imblodendo. I grandi banchieri nel giocare d'azzardo, pensando così di impoverire solo le popolazioni, si sono ritrovati un bel boomerang. L'Europa crollerà per prima, ma non si scioglierà, sono già organizzati per ricomporla stile USA con relativo cambio di moneta. Stì bastardi!!

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Ma tu veramente credi alla fesserie di Superbonus? Sai chi è? Te lo dico io. E' un laureato in giurisprudenza che fa il bancario a Lodi.