giovedì 24 novembre 2011

Merkel e Sarkozy incontrano Monti "Impressionanti sue riforme strutturali"


"Fiducia nell'Italia e nelle sue impressionanti riforme strutturali". Una frase di Angela Merkel, condivisa dal presidente francese Nicolas Sarkozy, illustra bene il ritorno del nostro Paese nell'Europa che conta. Finito il tempo delle risatine il "direttorio" europeo si è oggi aperto ad un terzo membro, Monti appunto, che Sarkozy definisce un "amico" e chiama "Mariò". Il premier italiano da parte sua incassa il sostegno dei due importanti partner e avanza le sue proposte sulla crisi ("grave" la definiscono i tre") che attanaglia l'Europa. "Sono lieto che abbia partecipato l'Italia perché la cooperazione franco-tedesca è sempre più necessaria, ma sempre meno sufficiente", ha affermato il commissario Ue al Mercato Interno Michel Barnier al Senato. Non sarebbe stato un incontro positivo, quello di oggi, secondo quanto scrive Le Monde: Nicolas Sarkozy ''è particolarmente irritato dopo il fallimento del summit con Monti e Merkel'' scrive Arnaud Leparmentier, giornalista che segue l'Eliseo, che spiega che i tre ''hanno deciso di non parlare della Bce'' perché ''in disaccordo totale sul suo ruolo'' per salvare l'euro.

Piena fiducia all'Italia.
Pieno appoggio a Monti hanno garantito Sarkozy e la Merkel. Parigi e Berlino condividono la "volontà di sostenere e aiutare il governo italiano presieduto da Mario Monti" ha detto il presidente francese nella conferenza stampa al termine dell'incontro. "Abbiamo voluto sottolineare la nostra fiducia, e siamo molto felici di aver potuto scambiare opinioni con il premier Monti su tutti gli argomenti che riguardano l'Unione Europea e l'Italia" ha proseguito Sarkozy, sottolineando di parlare anche a nome del cancelliere tedesco. L'inquilino dell'Eliseo ha poi annunciato di aver accolto con Merkel l'invito di Monti "a Roma in tempi brevi per proseguire queste discussioni a tre". "Auguro a Mario Monti tanto successo nel suo programma che non è facile", ha detto la cancelliera tedesca, che ha definito "molto costruttivo" l'incontro con Sarkozy e il premier italiano. La Merkel ha sottolinato che la situazione è difficile ma "noi faremo tutto quanto è necessario per difendere l'euro. I mercati hanno perso fiducia nella moneta unica e dobbiamo dimostrare che di essa ci si può fidare". Poi, sul governo italiano, ha aggiunto che i piani del nuovo governo italiano esposti oggi da Monti "sono soprattutto sulle riforme, la ristrutturazione e la crescita. Ora è necessario soprattutto creare nuovi posti di lavoro - ha dichiarato la leader tedesca - bisogna combattere la disoccupazione".

Monti: "Confermato pareggio bilancio nel 2013"
. Monti ha illustrato ai suoi partner cosa intende fare per l'economia italiana. "Ho illustrato - ha detto - il programma in corso di articolazione del governo, e ho insistito nell'interesse che l'Italia ha di perseguire in modo rigoroso gli obiettivi di consolidamento della finanza pubblica, entro termini serrati, confermando l'obiettivo del pareggio di bilancio nel 2013 e in modo sostenibile". "La sostenibilità implica anche una crescita economica non inflazionistica, non alimentata dal disavanzo - ha proseguito Monti -. Questo significa riforme strutturali". L'"Italia - ha aggiunto - ha un rilevante avanzo primario, ma deve fare sforzi particolari. Non è in discussione l'obiettivo del pareggio di bilancio, esiste un problema più generale di cosa accade se si entra in una fase recessiva. Credo sia doveroso per ogni paese fare il compito a casa, come ha detto la cancelliera Merkel".

L'indipendenza della Bce
. Francia, Germania e Italia hanno concordano sulla necessità di "rispettare l'indipendenza" della Banca centrale europea: su questa "istituzione è essenziale astenersi da giudizi positivi o negativi", ha affermato il presidente francese Nicolas Sarkozy. "Ci siamo adattati a situazione", ha aggiunto. Nel pacchetto di proposte di riforma del trattato su cui stanno lavorando Parigi e Berlino non c'è nessuna ipotesi di riforma del ruolo della Banca centrale europea, ha sottolineato con forza la cancelliera tedesca: "La Bce è indipendente" ha ribadito la cancelliera "il presidente francese ha già detto che la Bce è indipendente e quindi non ci devono essere cambiamenti su questo nel trattato. Non c'è alcuna ipotesi di riforma del ruolo della Bce"

Unione fiscale e Eurobond.
"Dobbiano andare verso una unione fiscale se vogliamo dare una stabilità radicale all'Eurozona e questo richiede regole e meccanismi per una applicazione sicura di quelle regole"; in questo quadro gli Eurobond "potrebbero dare un contributo significativo", ha detto il presidente del Consiglio italiano. "Tutto è possibile - ha detto il premier - dentro solida unione fiscale ma molte cose buone in sè possono diventare pericolose al di fuori di una solida unione fiscale". "Non si tratta di essere contro o a favore. Ci sono delle debolezze nell'area euro e passo dopo passo devono essere superate. Gli eurobond non li ritengo necessari", ha specificato la cancelliera tedesca, che ha sostenuto che la priorità "la crescita". Poi ha concluso: "Siamo ancora lontani da avere tutti le stesse idee, ogni Paese ha delle idee per come attenersi al pacchetto di stabilità nel futuro ma per quanto riguarda la Germania le nostre posizioni non sono cambiate". È "pericoloso parlare di Eurobond senza parlare, insieme, di governance e di sanzioni: è un pacchetto complessivo che presenteremo insieme", ha concluso Sarkozy.

Le Monde
e il fallimento del summit. I tre leader - scrive Leparmentier - ''hanno deciso di non parlare della Bce. Ufficialmente, per rispettarne l'indipendenza, in realtà, perché sono in disaccordo totale sul ruolo che deve assumere l'organismo per salvare l'euro''. Sarkozy, spiega ancora il giornalista de Le Monde, vuole che la Bce ''voli in soccorso degli Stati in fallimento. Monti non vuole, ma difende l'idea di avere gli eurobond per ripartire il rischio finanziario in Europa. Merkel non vuole cedere sulla Bce né accettare gli eurobond, accusati di azzerare le pressioni dei mercati sui Paesi meno virtuosi''. Le Monde ricorda anche che a Strasburgo la Merkel ha esaltato la politica Ue ''della concorrenza, facendo così grande piacere a Monti, ex commissario alla concorrenza, ma anche grande fastidio a Sarkozy, che detesta questa politica della concorrenza e vuole ridare potere ai politici''.

Francia e Germania hanno spesso agito in maniera congiunta con incontri bilaterali e comunicati congiunti ma l'avanzare della crisi ha portato i due Paesi su "sponde" diverse a proposito delle misure necessarie con la Merkel che vuole una cessione di sovranità per i Paesi dell'eurozona in modo da poter intervenire sulle politiche di bilancio, mentre Sarkozy, e con lui anche Monti, è più propenso ad aprire agli eurobond.

(24 novembre 2011)

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