martedì 29 novembre 2011

Monti: "Nessun conflitto di interessi la mia squadra è al servizio del Paese"


Mario Monti, dopo il giuramento dei sottosegretari, parla per la prima volta in modo diretto della compagine di governo . La definisce "snella e forte" e nega i conflitti di interesse: "Saremo di un'assoluta trasparenza". Il governo, aggiunge il premier, "si pone al servizio del Parlamento" che "sarà un punto di riferimento costante". E spiega che il suo esecutivo aiuterà "le forze politiche a ritrovare un clima più sereno e una riconciliazione con l'opinione pubblica"

VIDEO: PARLA MONTI


LA LISTA DEI SOTTOSEGRETARI


La squadra. "Il numero complessivo delle persone che siederanno in consiglio dei ministri - spiega il premier - scenderà rispetto al precedente governo da 26 a 19. I viceministri e i sottosegretari scendono invece da 40 a 28".
Monti aggiunge che il viceministro all'economia, Vittorio Grilli, "sarà formalmente invitato in consiglio dei ministri".

I partiti.
"Il rapporto con le forze politiche è costruttivo e comporta qualche innovazione, perchè godiamo in Parlamento di una fiducia che viene dalle forze che erano in dissenso fra loro e fanno uno sforzo che apprezzo. E' chiaro che in ogni momento sarà un rapporto essenziale e veniamo molto rispettati dalle forze politiche" spiega Monti. Che aggiunge: "Noi godiamo in Parlamento di una fiducia emanante da forze politiche che fino a ieri erano in perenne dissenso tra loro e ora guardano a noi e fanno uno sforzo che apprezzo".

Le polemiche.
Sulla scelta dei due sottosegretari ai rapporti con il parlamento la decisione è stata dei partiti. "Sono due - spiega il premier - ho offerto alle forze politiche per questa particolare condizione di scegliere tra persone con esperienza parlamentare o con altre valenze tecniche". Una risposta diretta alle polemiche sull'indicazione di Giampaolo D'Andrea. Una forza politica, prosegue Monti, "ha optato per la prima, un'altra per la seconda. Rispetto entrambe, sono sicuro che anche i due sottosegretari si rispetteranno".

Stipendi e rinunce.
Quando nei governi viene chiesto "ai politici" di farvi parte come viceministri o sottosegretari per loro "è una cosa gradita" e comporta "una lieta accettazione" perché "fa parte dell'iter normale della carriera di chi fa la nobile professione politica". Monti spiega che "nel nostro caso ho dovuto in diverse situazioni esercitare la forza della convinzione e della persuasione per l'interesse del paese Paese". Si tratta, spiega il premier parlando della nuova squadra, "di persone che accettando hanno rinunciato a trattamenti economici e prospettive di carriera".

(29 novembre 2011)

1 commento:

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

QUEST'UOMO E' VERAMENTE FORMIDABILE!!