martedì 27 dicembre 2011

Monti lavora alla «fase due» E i partiti vanno in fibrillazione




Tutti contro Monti. A incalzare il professore non sono solo i suoi sostenitori in Parlamento, ma anche gli oppositori del governo. Così alla vigilia del consiglio dei ministri convocato per impostare la «fase 2» si vede sullo sfondo Berlusconi che proclama ai suoi di essere ancora in pista e subito si levano le voci dei «pidiellini critici» con il governo Monti. Il deputato del Pdl Guido Crosetto è quello che ci va giù duro. Obiettivo: i tecnici del governo Monti. «Il danno che possono fare al Paese intellettuali, burocrati, tecnici vari e professori, che non conoscono minimamente la realtà sociale ed economica del Paese, che non hanno mai visto un'impresa artigiana o una cascina che non fosse trasformata in agriturismo a cinque quelle, che non sanno cos'è una ricevuta bancaria, un insoluto, che non hanno mai discusso con un fornitore, un cliente, un direttore di banca o non hanno mai incrociato un funzionario Asl, Arpa, Inps, dell'ispettorato del lavoro, di Equitalia è incalcolabile e inimmaginabile». Poi aggiunge: «Chi pensa che l'Italia possa trasformarsi in un mese nella Germania attraverso ricette standard e teoriche consigliate da svedesi, finlandesi o funzionari Bce, rischia lo stesso risultato di un intervento chirurgico giusto e perfetto su un paziente debilitato».

CICCHITTO - Sulla stessa lunghezza d'onda Fabrizio Cicchitto. Il capogruppo Pdl alla Camera, di fronte al gran parlare di futuri scenari che vedano come protagonisti i ministri dell'esecutivo tecnico (un nome per tutti, Corrado Passera), mette le mani avanti: «Nessun ministro usi il governo per montare o smontare operazioni e schieramenti politici». E pone tre condizioni: «Che dopo una durissima manovra che ha forti elementi restrittivi seguano consistenti operazioni funzionali alla crescita, che i processi di liberalizzazione e di privatizzazioni non si risolvano in piccole operazioni punitive ma riguardino una serie di grandi e impegnative questioni (trasporti ferroviari, energia, autostrade, poste, acqua, aziende e servizi pubblici locali, la vendita di partecipazioni mobiliari non strategiche e di larga parte del patrimonio immobiliare)».

GASPARRI - Anche Maurizio Gasparri vuole essere chiaro: «Sosteniamo il governo Monti per un'opera di risanamento economico sempre più complessa, vista la crisi internazionale. Ma riteniamo che i temi della politica, della riforma elettorale, della riforma costituzionale, debbano essere competenza dei partiti politici». Orizzonti limitati, dunque: «Sarebbe ben strano se un governo tecnico si intromettesse, anche attraverso suoi esponenti, in queste vicende. E l'iperattivismo di alcuni potrebbe causare tensioni con conseguenze dannose e sconsigliabili. Il governo si limiti ai compiti per il quale è nato e per i quali ha ottenuto la fiducia. Alcuni protagonismi possono causare solo danni. E non ci riferiamo, ovviamente, al presidente Monti».

CASINI - A difendere Monti è rimasto Pier Ferdinando Casini e il Terzo polo: «È surreale come la politica si comporti nei confronti del Governo Monti», posta su Facebook il leader Udc. «Leggendo i giornali – scrive Casini - sembra che molti, scampato il pericolo, siano pronti a riprendere le vecchie abitudini. Ma il pericolo è più che mai davanti a noi e, se non cancelliamo le vecchie abitudini, potrebbe travolgerci». Come sia sia, non aveva visto male Monti quando - nel giorno della approvazione della manovra al Senato - aveva bacchettato i partiti, che nei colloqui privati mostrano grande appoggio e incoraggiamento al governo e in pubblico piantavano paletti e ponevano veti. Il partito centrista muove anche sulla scacchiera siciliana: l'Udc siciliano ritira il suo assessore dalla giunta Lombardo e chiude la collaborazione con il Presidente della regione.

GLI ALTRI - «La fase 2 annunciata dal governo deve partire proprio dalla lotta alla corruzione, che brucia decine di miliardi ogni anno», ha detto il presidente dei deputati Idv, Massimo Donadi. Critico Nichi Vendola: «Il governo Monti ha straordinarie personalità. Io stimo il ministro Riccardi, antitesi al razzismo di Stato che è durato per 15 anni. Apprezzo Profumo. È un governo costruito reclutando eccellenze, differente dalla realtà delle olgettine. Io non scorgo però in Monti l'elemento di discontinuità da Tremonti perché penso che si metta sempre il carico fondamentale sui ceti medio bassi», ha detto il leader di Sel.

CALDEROLI «Caro Silvio collabora con la giustizia del popolo, pentendoti e staccando la spina al governo, solo così ti verranno applicate le attenuanti generiche e potrai essere "indultato" ma solo se le prossime elezioni politiche si terranno nel 2012».- Le voci battagliere del Pdl continuano a non bastare alla Lega che punta il dito su Berlusconi: «Monti vada in vacanza e rinunci ad ogni ulteriore Consiglio dei Ministri, visto che dopo ogni seduta del cdm il Paese sprofonda sempre di più verso il disastro», tuona il coordinatore delle segreterie del Carroccio, Roberto Calderoli, che invoca anche «un tribunale del popolo» per giudicare «questo Governo che ha ridotto in miseria i cittadini». Ma - dando per scontati i toni da opposizione utilizzati contro l'esecutivo - l'affondo più duro è per il Cavaliere: «Berlusconi predica bene, considerato il suo giudizio critico sulla manovra, ma razzola male, perché questa manovra killer l'ha votata lui e quindi è un complice di Bersani, Casini e Monti».

Redazione Online27 dicembre 2011

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