lunedì 2 gennaio 2012

Monti accelera sulla riforme Contatti coi partiti sulle liberalizzazioni




E' stata una giornata di lavoro a palazzo Chigi, per Mario Monti. E di telefonate per i primi contatti del 2012 con i partiti. Per lo scambio di auguri, ma anche per fare un punto sull'agenda di governo. Per ora non è previsto alcun incontro formale con i leader delle forze politiche, ma il premier ha già chiarito un aspetto: la sua intenzione di rilanciare il processo di liberalizzazioni avviato in parte a dicembre con il decreto 'salva-Italia'. Il governo vuole "allargare la platea delle categorie interessate", per dare un segnale di equità. Monti non vuole  "forzare la mano" su un argomento così delicato, di sicuro ritiene che le barriere alla libera concorrenza siano uno degli ostacoli fondamentali per la ripresa economica del paese.

Sindacati. Dopo i colloqui di ieri , non ci sono stati nuovi contatti con i sindacati. Nel governo c'è la consapevolezza che la riforma richiederà mesi. Ma Monti non vuole perder tempo: a gennaio ha in agenda una serie di incontri a livello internazionale e vuole presentarsi almeno con una bozza del suo programma. In particolare, il professore punta sull'eurogruppo del 23 gennaio, dove si presenterà nelle vesti di ministro dell'economia. In queste ore si studia un contratto "prevalente" con un lungo periodo di prova che sostituisca le oltre 40 forme contrattuali esistenti : dovrebbero resistere solo l'apprendistato e il contratto stagionale, mentre dovrebbero andare verso l'eliminazione i contratti a progetto e gli altri rapporti di collaborazione che mascherano un lavoro di tipo subordinato. I rapporti con le forze sociali saranno affidati comunque al ministro del Lavoro, Elsa Fornero. Ma a livello individuale. Senza alcun tavolo collettivo di concertazione. Il pressinge del sindacato sul governo, intanto, continua: "Con il governo serve un confronto ampio, su fisco crescita e lavoro", avverte la Cgil. E Bonanni, segretario generale della Cisl: "Serve un salto di qualità, un patto trasparente con il governo. Senza concertazione il Paese andrebbe allo sbando".

Partiti. Dal fronte del Pdl, è arrivato un avvertimento a non perdere troppo tempo con la concertazione:
Fabrizio Cicchitto, capogruppo a Montecitorio, ha definito "ragionevole" il confronto fra il governo e le parti sociali, ma ha avvertito: "In sede di decisione politica, il governo deve fare le sue scelte di intesa coi partiti che lo sostengono in Parlamento". Carta bianca sembra arrivare al governo da Casini e dall'intera area del Terzo Polo. Benedetto Della Vedova, di Futuro e Libertà: "Il dovere del governo non è quello di concertare coi sindacati e di negoziare coi partiti. E' quello di fare riforme, a partire da quelle relative al mercato del lavoro e alla liberalizzazioni, che incentivino l'investimento e l'attività economica". Più complessa la situazione nel Partito democratico: l'ala in cui militano l'ex ministro, Cesare Damiano e il responsabile economico, Stefano Fassina sembra pronta a porre più di un paletto sulla riforma del mercato del lavoro.

Gli incontri internazionali. Il premier vuole accelerare sulle riforme anche per portare risultati concreti negli appuntamenti internazionali di gennaio. Un mese ricco di incontri. Il 6 gennaio vedrà Sarkozy a Parigi, poi ci sarà il viaggio a Londra - il 18, per incontrare Cameron - e a Tripoli il 21. Il 23 è in agenda l'Eurogruppo, già prima potrebbe essere convocato un consiglio dei ministri. Il 30, a Bruxelles, il vertice Ue straordinario dedicato allo sviluppo. A fine mese potrebbe esserci anche il viaggio a Washington, alla Casa Bianca.

Legge elettorale. Sul futuro dei rapporti politici avrà sicuramente un peso la sentenza della Consulta sulla legge elettorale. E si è saputo che la Corte prenderà una decisione l'11 gennaio. E' stata convocata infatti per quel giorno la camera di consiglio con all'ordine del giorno i due quesiti per l'abrogazione del 'porcellum', la legge Calderoli che nel 2005 ha modificato le norme per l'elezione di Camera e Senato, introducendo tra l'altro le liste bloccate e il premio di maggioranza. In mattinata, a porte chiuse, i giudici costituzionali ascolteranno gli avvocati del Comitato promotore; la decisione potrebbe arrivare già nel pomeriggio.

(02 gennaio 2012)

Nessun commento: