giovedì 5 gennaio 2012

Schifani, Casini e Rutelli: il Casta-tour alle Maldive




VACANZA DA PIÙ DI 50 MILA EURO PER DUE SETTIMANE. MONTI RACCONTA A CALDEROLI IL SUO CAPODANNO IN FAMIGLIA A PALAZZO CHIGI

Capalbio e Fregene d'inverno sono tristi, vuote e fredde. Il transatlantico di palazzo Montecitorio e i salotti di palazzo Madama chiudono per ferie. E chi incrocia le spade in televisione e in aula, a capodanno scioglie le cravatte, si riposa e, trasversalmente, si ritrova in mutande. D’altra parte la riunione a Madhiriguraidhoo (atollo Lhaviyani,Maldive) è piacevole, se l'amico Roberto Amodei, imprenditore ed editore del Corriere dello Sport e di Tuttosport, riserva tre suite presidenziali nel suo Palm Beach Resort: cinque stelle, sabbia bianca, acqua celeste, vassoi di frutta, cameriere personale, massaggi e terme, escursioni e cene. Francesco Rutelli (Api), Pier Ferdinando Casini (Udc) e Renato Schifani (Pdl, presidente del Senato), tre partiti diversi per la stessa vacanza, si rilassano nel lusso con il sole chiaro e le spiagge nude.
Sono partiti da Roma. Volo diretto su Malè. Trasferimento in idrovolante per quaranta minuti di rumori e paura su atolli grandi come un isolato. Poi il silenzio e lo sciabordio delle onde.
Quasi impossibile per una famiglia semplice seppur facoltosa prenotare per le ultime settimane di dicembre, festeggiare l'anno nuovo fra ramarri guizzanti e frutti selvatici, pasta italiana espressa e campi di calcio in faccia all’Oceano indiano.
   Schifani e Casini sono di casa. Il primo sorride, l’anno scorso passò capodanno sotto la pioggia: l’abbronzatura, questa volta, reggerà. Rutelli, vista l’aria, ha pernottato soltanto per sette giorni rispetto ai quindici di fila dei colleghi. Il Corriere della Sera suggerisce che la strana triade sia stata ospite di Amodei. C'è chi smentisce. E c'è chi sussurra che, forse, siano riusciti a ottenere uno sconto o un trattamento particolare. Perché se chiami il Palm Beach Resort per comprare un pacchetto di sette giorni (volo più alloggio) nemmeno ti rispondono. Consigliano di sentire le agenzie di viaggi affiliate che, scorrendo il calendario, ti propongono una vacanza fra un paio di mesi. E per provare l'ebbrezza di dormire negli stessi letti di Schifani e Casini, (c’era anche Totti) anche se per meno tempo, servono (extra in più, extra in meno) 23 mila euro. Un terzo di quanto, scorrendo il listino, avranno pagato i politici italiani.
   CERTO, nessun cittadino italiano dimentica che il padrone di casa è un editore italiano. E se chiedi di risparmiare un po', spacciandoti per un funzionario di Montecitorio, ti capiscono e ti chiedono di scrivere. Rutelli l'ha presa male, tornato a Roma colorito, non proprio sereno: “Ho scelto un anniversario speciale mio e di mia moglie per un viaggio di nozze che non avevamo mai fatto. Chiarisco che non ho goduto di alcun privilegio, ho pagato regolarmente, ci mancherebbe”. Schifani e Casini tacciono perché lontani migliaia di chilometri.
   Roberto Calderoli (Lega Nord), invece, dimostra di smaltire a fatica i postumi della festa e presenta un'interrogazione a Mario Monti per informarsi sul capodanno del presidente del Consiglio: “Se è vero che c'è stata una festa privata a palazzo Chigi, Monti dovrebbe dimettersi”. Segue grottesco comunicato della Presidenza del Consiglio ch ringrazia Calderoli, nega spese folli, specifica che i costi sono stati sostenuti direttamente dal “Presidente”, fa la radiografia agli invitati (parenti e nipoti) e specifica persino i luoghi fisici dove sono stati acquistati dolci, cotechino e lenticchie. Tutti a letto un quarto d’ora dopo la mezzanotte. Quasi quasi, meglio le Maldive.
   Car.Tec.