La Repubblica
24 agosto 2008
Presenti militanti del Carroccio con i loro vessilli, la platea democratica protesta e loro rispondono per le rime. Poi gli organizzatori riportano la calma
FIRENZE - Ospite alla Festa del Pd, il ministro delle Riforme, Umberto Bossi ha parlato, ovviamente, di federalismo: "E' sempre più vicino - ha dichiarato - farà diminuire la spesa dello Stato, e andrà bene anche al Sud". Ma la sua presenza ha provocato anche tensione: nella sala dibattiti della Fortezza da Basso, dove stava per iniziare un incontro cui hanno partecipato anche i suoi colleghi di governo Roberto Calderoli e Giulio Tremonti, alcuni militanti del Carroccio hanno tirato fuori le bandiere del loro partito. Dalla platea sono partiti fischi e boati di disapprovazione, a cui i leghisti hanno risposto sventolando i drappi e urlando "Italia libera, Italia libera" e "Giù le tasse".
E' così dovuta intervenire l'organizzazione per riportare la calma, e ricordare i "doveri di ospitalità". Da parte leghista, è stato dato ordine ai militanti di riporre e portare via le bandiere. Poi la situazione è tornata alla normalità. Tanto che quando nella sala sono entrati Tremonti, Bossi e Calderoli sono stati accolti da un applauso; per Pierluigi Bersani e il sindaco di Torino Sergio Chiamparino, invece, una standing ovation.
Sul federalismo, Bossi ha spiegato che il suo avvio deve essere una questione prioritaria anche nel periodo di crisi economica, "perché incide proprio sull'economia dello Stato che è quella in cattive acque". Le spese, ha proseguito, "con il federalismo diminuiscono"; cosa utile anche al Sud, "perché i soldi li prende ugualmente e non più a pie' di lista, come adesso, cosa che non contribuisce a creare una classe politica responsabile". "Se dai a tutti i costi veri, la spesa diminuisce" ha ribadito il leader del Carroccio, sostenendo anche la necessità di coinvolgere i Comuni nella riforma. "Vietato litigare con loro", ha avvertito.
Nel corso del dibattito, Roberto Calderoli ha sostenuto che "per risolvere i problemi dei cittadini bisogna fare il federalismo, se no non ci sono le risorse per risolvere i problemi". Anche Tremonti ha detto che "il federalismo fiscale è importante perché servono servizi pubblici vicini ai cittadini". Molto più cauto Bersani: "Si discuta fino in fondo dei mille problemi che sono ancora aperti e che la bozza Calderoli non affronta nemmeno lontanamente - ha dichiarato - dobbiamo misurarci tabelle alla mano. Il federalismo fiscale può essere una risorsa per questo Paese, ma anche la sciocchezza finale se viene fatto male".
E' così dovuta intervenire l'organizzazione per riportare la calma, e ricordare i "doveri di ospitalità". Da parte leghista, è stato dato ordine ai militanti di riporre e portare via le bandiere. Poi la situazione è tornata alla normalità. Tanto che quando nella sala sono entrati Tremonti, Bossi e Calderoli sono stati accolti da un applauso; per Pierluigi Bersani e il sindaco di Torino Sergio Chiamparino, invece, una standing ovation.
Sul federalismo, Bossi ha spiegato che il suo avvio deve essere una questione prioritaria anche nel periodo di crisi economica, "perché incide proprio sull'economia dello Stato che è quella in cattive acque". Le spese, ha proseguito, "con il federalismo diminuiscono"; cosa utile anche al Sud, "perché i soldi li prende ugualmente e non più a pie' di lista, come adesso, cosa che non contribuisce a creare una classe politica responsabile". "Se dai a tutti i costi veri, la spesa diminuisce" ha ribadito il leader del Carroccio, sostenendo anche la necessità di coinvolgere i Comuni nella riforma. "Vietato litigare con loro", ha avvertito.
Nel corso del dibattito, Roberto Calderoli ha sostenuto che "per risolvere i problemi dei cittadini bisogna fare il federalismo, se no non ci sono le risorse per risolvere i problemi". Anche Tremonti ha detto che "il federalismo fiscale è importante perché servono servizi pubblici vicini ai cittadini". Molto più cauto Bersani: "Si discuta fino in fondo dei mille problemi che sono ancora aperti e che la bozza Calderoli non affronta nemmeno lontanamente - ha dichiarato - dobbiamo misurarci tabelle alla mano. Il federalismo fiscale può essere una risorsa per questo Paese, ma anche la sciocchezza finale se viene fatto male".
1 commento:
Una volta si sarebbe detto "parlamentari da operetta", oggi invece dobbiamo temere i guasti che produrranno sia il PdL, con a ruota la Lega nord, sia, e qui sta il paradosso, il PD, o meglio, la sua attuale ed incosciente dirigenza.
Cosa l'hanno invitata a fare la Lega Nord ? Sperano che si stacchi da Berlusconi ?
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