martedì 19 agosto 2008

Morti sul lavoro? No, fannulloni



Michele Serra
L'Espresso
14 agosto 2008
Il governo ha deciso di distribuire un opuscolo di orientamento sui nuovi divieti: accattonaggio permesso solo se di corsa e accuse di simulazione per le cadute dalle impalcature dei cantieri

Approfittando della pausa estiva, il governo sta cercando di rimettere le mani nel complesso pacchetto di divieti, ammende e interventi di ordine pubblico. La raffica di provvedimenti nazionali e locali ha infatti disorientato la popolazione: per esempio il divieto di frugare nei cassonetti a Roma e di fotografare i bambini in piscina a Trento ha spinto molti romani a frugare nei cassonetti di Trento, e molti trentini a fotografare i bambini nelle piscine romane. Ecco dunque la decisione di distribuire un opuscolo che chiarisca una volta per tutte le nuove misure di sicurezza.
Accattonaggio
L'accattonaggio è severamente vietato nelle posizioni 'seduto' e 'sdraiato', che secondo il ministro Brunetta indicano chiaramente l'appartenenza alla categoria dei fannulloni. Verrà tollerato solo l'accattonaggio dinamico, effettuato camminando rapidamente o correndo sotto i portici, cercando di afferrare al volo le monete lanciate dai passanti. Impostazione analoga anche per i lavavetri: basta con i capannelli ai semafori, si potranno lavare i vetri solo alle auto in corsa, inseguendole a piedi oppure sbucando improvvisamente da una siepe e parandosi di fronte al veicolo lanciato a forte velocità. Nei pochi istanti precedenti l'impatto, il lavavetri dovrà pronunciare ad alta voce il proprio numero di matricola.
Cassonetti
Vietato frugare nei cassonetti, ma anche infilare l'avambraccio nei water degli autogrill alla ricerca di monetine eventualmente cadute agli avventori. Il provvedimento ha effetto retroattivo: chi in passato abbia frugato nei cassonetti, deve restituire al Comune di Roma (è stato aperto un apposito sportello) tutti i materiali prelevati abusivamente. Lo staff di Alemanno conta così di recuperare diverse centinaia di tegami arrugginiti, riviste vecchie ma ancora leggibili se ripulite dalle bucce e dai fondi di caffè, bastoncini per le orecchie spesso utilizzati solo da una parte.

Capannelli
Il sindaco di Novara ha dato l'esempio: vietato sostare nei parchi in più di due persone per evitare capannelli sospetti. Verrà fatta un'eccezione per le coppie con bambino in carrozzina, a patto che la carrozzina sia telecomandata e segua o preceda i genitori di almeno dieci metri. Gruppi di quattro o più persone potranno sostare nei parchi solo divisi due a due, comunicando a distanza con un megafono o con un walkie-talkie. La legge ha però delle smagliature: per esempio una coppia che tromba in un parco, pur essendo formata generalmente solo da due persone, è lecita?
Incidenti sul lavoro
È severamente vietato morire sul lavoro. Fortunatamente, dopo le osservazioni del leghista Castelli, quasi tutti i casi di morte sul lavoro sono defalcati a un reato meno grave, quello di simulazione. Chi si abbandona in posizione inerte da un'impalcatura rientra nella categorie dei fannulloni e verrà licenziato dal ministro Brunetta, sgridato da Castelli, multato dal sindaco di Novara e sepolto in terra sconsacrata.
Casi gravi
Incrociando i provvedimenti di cui sopra, si deducono facilmente i casi più gravi di devianza sociale e di violazione delle leggi: cadere da un'impalcatura in più di due persone contemporaneamente; fare la questua in piscina davanti ai bambini; fotografare un minore che cade in un cassonetto precipitando da un'impalcatura; chiedere l'elemosina in capannello seduti su un cassonetto situato davanti a una piscina frequentata da minori; buttare un cassonetto in piscina fotografandolo; sostare in un parco pubblico in capannelli formati da un questuante, un fannullone e un morto sul lavoro. Infine (ai vertici della gravità) fotografare in gruppo, in un parco pubblico dotato di piscina, un minorenne che fruga in un cassonetto.
(14 agosto 2008)


1 commento:

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Michele Serra Errante (Roma, 10 luglio 1954) è un giornalista, scrittore, autore televisivo, e umorista italiano.
Trasferitosi da Roma a Milano nel 1959, prende la maturità classica al liceo Manzoni e, interrompendo gli studi al terzo anno di Lettere Moderne, inizia nel 1975 a lavorare per l'Unità (il giornale all'epoca organo del Partito Comunista Italiano) come semplice dimafonista prima, e poi come redattore ed inviato sportivo. Solo più in là si occuperà anche di spettacoli.

Qui raccoglie l'eredità del celebre corsivista Mario Melloni (alias Fortebraccio), e sciorina commenti corrosivi e cronache tra le più disparate: il suo repertorio spazia dalle recensioni discografiche (ad esempio Nada), alle rubriche sportive (La telefonata del martedì), agli appunti di viaggio (si ricorda un celebre giro dell'Italia costiera sulla Panda).

Si iscrive al PCI nel 1974, nel 1991 aderisce al PDS, ma ne esce deluso quasi subito, pur rimanendo fortemente legato alle ragioni della sinistra incarnate un tempo dal PCI.

Nel 1986 comincia a dedicarsi alla satira, collaborando con l'inserto satirico de l'Unità Tango, diretto da Sergio Staino. Per questa sua attività vincerà quello stesso anno il Premio Satira Politica Forte dei Marmi per la sezione "Giornalismo".

Nel 1987 inizia a collaborare anche col settimanale della Mondadori Epoca, ma quando questo sarà edito nel 1990 da Silvio Berlusconi, rassegna per protesta le dimissioni.

Nel 1988 Tango chiude e il direttore de l'Unità Massimo D'Alema incarica Serra di dirigere un nuovo inserto satirico. Nasce così nel gennaio 1989 Cuore, che dal 1991 diventerà settimanale a sé stante. Negli stessi anni scrive i testi delle apparizioni TV e degli spettacoli di Beppe Grillo.

Viene candidato dal PCI alle elezioni europee del 1989, ma non viene eletto. Sempre nel 1989 esce il suo primo libro di racconti, Il nuovo che avanza.

Il 26 luglio del 1990 si iscrive al Partito Radicale, agli Antiproibizionisti e ai Verdi Arcobaleno, in violazione dello statuto del PCI che non permette ai propri iscritti di aderire ad altri partiti. Ma Serra lo fa come provocazione davanti a Piero Fassino per chiedere che la sinistra possa diventare "unita e antagonista".

Nel 1990 scrive con Beppe Grillo il recital Buone notizie, debutto teatrale del comico genovese, che sarà diretto da Giorgio Gaber.

Il 7 maggio 1992 viene nominato direttore de l'Unità Walter Veltroni. Serra è contrario e annuncia battaglia, ma il 13 maggio è già pace tra i due grazie alla proposta di Veltroni di dar uno spazio quotidiano a Serra in prima pagina per i suoi corsivi. Un mese dopo (7 giugno) infatti nasce la rubrica Che tempo fa, condivisa con le vignette di ellekappa.

Qualche mese dopo, Serra è ospite applaudito del tradizionale meeting di Comunione e Liberazione, applausi che Serra ricambierà l'anno dopo sottoscrivendo un abbonamento al settimanale ciellino Il Sabato, allora profondamente in crisi e che comunque chiuderà nel novembre 1993.

Nel 1993 partecipa al cast del programma TV Cielito lindo, varietà della seconda serata di Raitre, curato, tra gli altri, da Sergio Staino. Nel programma Serra ha una rubrica da casa dove se la prende con la pubblicità.

Nel giugno 1994 lascia la direzione di Cuore (pur restandone "garante") a Claudio Sabelli Fioretti perché vuole dedicarsi di più alla scrittura, ma al contempo non lascia il suo spazio fisso su L'Unità.

Dal 13 novembre 1996 inizia a collaborare con la Repubblica, dove oggi, oltre a essere commentatore ed editorialista, cura una rubrica fissa, L'amaca, dove descrive con garbata ironia vizi e costumi della politica e della società italiana. Per lo stesso gruppo editoriale, collabora anche a L'espresso, sul quale cura la rubrica Satira preventiva.

Nel settembre 1997 esce, dopo tre anni di lavoro, il suo primo romanzo, Il ragazzo mucca, e due mesi dopo debutta a teatro lo spettacolo Giù al Nord, scritto per Antonio Albanese con lo stesso ed Enzo Santin. Nel 1998 aderisce all'associazione Liberamente, presieduta da Gloria Buffo e vicina ai DS, e con questa si schiera per l'abrogazione dell'ergastolo.

Nel 1999 è autore con altri del programma TV C'era un ragazzo, condotto da Gianni Morandi in prima serata su Raiuno. Nello stesso anno scrive un adattamento de Il suicida di Nikolaj Erdman per Luca De Filippo.

Il 28 luglio 2000 chiude l'Unità e Serra reagisce infuriato dalle colonne de la Repubblica, parlando di "delitto perfetto. Non fosse che un assassino c'è, ed è la sinistra nel suo complesso, dal primo dirigente all'ultimo elettore, che ha progressivamente rinunciato, negli anni, a credere in un giornale che fu intensamente suo. E ha smesso di comprarlo".

Il 1° novembre 2000 a Parma si tiene il concerto a più voci La tavola di Babele per sostenere la campagna FAO Cibo per tutti, e Serra figura fra gli autori.

Nel 2001 è autore con altri del programma TV 125 milioni di caz..te, condotto da Adriano Celentano su Raiuno. Il 24 novembre del 2001 si tiene la prima di Peter Uncino, rilettura del mito di Peter Pan scritta a quattro mani con Marco Tutino per Milva e David Riondino.

Nel 2002 vince il Premio Procida-Isola di Arturo-Elsa Morante per il libro Cerimonie e il Premio Gradara Ludens. Dal 2003 è autore con altri del programma di Raitre Che tempo che fa, condotto da Fabio Fazio. È autore di numerosi libri, la gran parte dei quale raccoglie una selezione dei suoi contributi su quotidiani e periodici.