sabato 13 settembre 2008

Alitalia, da lunedì voli a rischio - Berlusconi: «Intervengo io»

Il Corriere della Sera
13 SETTEMBRE 2008
Il premier: «Motivazioni politiche dietro lo stop alle trattative».
Il commissario: «Situazione sta precipitando»

ROMA - Alitalia verso il baratro. All'indomani della situazione di stallo nelle trattative venutasi a creare dopo che la Cai ha abbandonato il tavolo pur mantenendo l'offerta, le previsioni di Augusto Fantozzi, dopo l'incontro con i sindacati, non sono delle più rosee. «Fino a domani abbiamo i voli garantiti, da lunedì no. Non ci riforniscono di carburante» avrebbe detto il commissario straordinario secondo quanto hanno riferito dai sindacati. Fantozzi ha anche annunciato che lunedì aprirà la procedura di Cassa integrazione straordinaria per il personale di volo dei 34 aerei che sono già a terra. Poi lo stesso Fantozzi ha sì confermato che esistono difficoltà legate al carburante e che per questo alcuni voli potrebbero essere a rischio ma il commissario straordinario ha precisato «di non aver affatto detto che i voli Alitalia sarebbero stati operativi fino a lunedì, bensì che esistono difficoltà derivanti dagli approvvigionamenti di carburante, che potrebbero mettere a rischio alcuni voli».


ENAC: «LICENZIA A RISCHIO» - A sottolineare la drammaticità della situazione della compagnia di bandiera è intervenuto anche il presidente dell'Enac (Ente nazionale aviazione civile), Vito Riggio che «esprime forte preoccupazione sull'andamento delle trattative per rilevare la proprietà di Alitalia» e mette in evidenza che «qualora in tempi brevi non si riesca ad individuare la soluzione che garantisca la continuità operativa del vettore, verrebbero meno i presupposti sulla base dei quali era stata lasciata dall'Enac, il 2 settembre, la licenza provvisoria ad Alitalia per un periodo di sei mesi».


«ATTEGGIAMENTO SUICIDA» - Sulla trattativa che riguarda il piano di salvataggio della compagnia è intervenuto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi . «Non è vero - dice - che il governo chiude la trattativa. L'esecutivo è sempre disponibile con i suoi ministri, e oggi anche con il presidente del Consiglio, per dare tutto il supporto possibile per giungere all'unica soluzione possibile per evitare il fallimento della compagnia» ha detto il premier mentre stava rientrando a Roma, dopo aver partecipato all'inaugurazione della Fiera del Levante a Bari. «Non riesco a capire - ha aggiunto - cosa succede e perchè ci sia questo atteggiamento suicida: ci sono motivazioni politiche che non hanno nulla a che fare con le richieste dei lavoratori. Oggi incontro con il sottosegretario Letta per dare il contributo alla soluzione del problema».

BERLUSCONI: «INFLUENZA DELLA SINISTRA» - Successivamente Berlusconi ha puntato il dito contro la sinistra. Il destino di Alitalia, ha detto il premier, «è messo in forse dal comportamento irragionevole da alcune categorie di dipendenti: in questo noi vediamo la forte influenza della sinistra che, pur di dare smacco al governo, non esita a considerare poco importante il disastro che arrecherebbe a tutto il Paese se Alitalia dovesse portasse i libri in tribunale: spero che questo non accada».


MANIFESTAZIONE A FIUMICINO - All'aeroporto di Fiumicino intanto una ventina di dipendenti di Alitalia tra assistenti di volo e impiegati hanno inscenato, a sorpresa, una singolare forma protesta. Camminando in silenzio, con vistosi cartelli addosso i lavoratori-sandwich con scritte come «Berlusconi Alitalia ci penso io», «Berlusconi, la cordata c'è, gli impiccati anche», continuano, sotto gli occhi incuriositi dei passeggeri a sfilare avanti e indietro all'interno delle hall Partenze internazionali. «Cosa chiediamo? - spiega uno dei manifestanti, assistente di volo da 22 anni - La salvaguardia dei posti di lavoro e degli stipendi già ridotti ai minimi termini. Con questa iniziativa intendiamo sensibilizzare l'opinione pubblica e auspichiamo un intervento immediato del Governo affinchè trovi una soluzione dignitosa per la nostra compagnia».

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