venerdì 26 settembre 2008

Alitalia, francesi e tedeschi si contendono l’Italia



Laura Matteocci
L'Unità
26 settembre 2008


La tregua armata tra Air France-Klm e Lufthansa è finita. Le grandi manovre per la supremazia nei cieli europei, che la compagnia tedesca vorrebbe tanto strappare al gruppo franco-olandese, sono iniziate, e mentre British Airways almeno per il momento si tiene in disparte col pensiero da tempo rivolto alla spagnola Iberia, l’Alitalia sull’orlo del fallimento è una preda sempre più facile. E ambita. Il gruppo Air France-Klm, leader mondiale per fatturato (oltre 18,41 miliardi, 103 mila dipendenti), ha appena (ri)manifestato al governo italiano il suo interesse per Alitalia. E stamattina riunisce il consiglio d’amministrazione, col dossier della compagnia di bandiera sul tavolo (sullo stesso tavolo ci sarebbe anche la possibile acquisizione di una quota della compagnia austriaca Austrian Airlines, messa in vendita dal governo di Vienna per tamponare lo stato di crisi, per la quale il colosso franco-olandese è in trattativa).Del resto, le due compagnie, francese e italiana, hanno collaborato per anni, e fanno parte della stessa alleanza, SkyTeam, nata nel 2000 per gestire le rotte. Una doverosa parentesi, a questo proposito: gli accordi bilaterali sono validi fino al 2011, e l’inadempimento comporta naturalmente il pagamento di salate penali. Anche l’intesa siglata con Delta Airlines, nel luglio 2001 ai fini dell’adesione di Alitalia a SkyTeam, prevede «l’impegno di Alitalia a non concludere alcun accordo commerciale con alcuna altra compagnia aerea che abbia propria sede negli Stati Uniti o comunque operi mediante un certificato operativo emesso dall’amministrazione degli Stati Uniti». Nel caso la nuova Alitalia (sempre che nasca) optasse per un’alleanza con Lufthansa, Air France e gli altri membri di SkyTeam avrebbero quindi la possibilità di far valere i diritti previsti dagli accordi che, se non sono di veto, comportano comunque un’ulteriore complicazione sullo scenario delle alleanze. I tedeschi, comunque, pur interessati ad entrare in Alitalia attenderebbero però il suo fallimento. E preferirebbero acquisire le parti redditizie del trasporto passeggeri, come scrivono alcuni quotidiani tedeschi. Anche se a trarre profitto da un fallimento di Alitalia sarebbe in modo particolare la AirOne di Carlo Toto, che potrebbe acquisire le tratte della compagnia di bandiera per riempire al massimo la flotta dei suoi nuovi aerei.


Di fatto, Lufthansa non ha alcun rapporto di alleanza con Alitalia. E la sua candidatura all’acquisto sembra rivelare in realtà un altro genere di strategia: impedire ad Air France di mettere le mani sulla sua omologa italiana. Anche perchè entrambe le due maggiori compagnie europee si disputano pure l’austriaca Austrian Airlines, che porterebbe Air France ad una maggiore presenza sui mercati dei paesi dell’Europa dell’est, a scapito di Lufthansa. Che, dal canto suo, ha già avviato un negoziato per acquistare la scandinava Sas, i cui bilanci sono in rosso da almeno un anno. Tattiche e strategie, rese ancora più urgenti e indispensabili dal rallentamento economico mondiale e dalle fiammate del greggio, che hanno accentuato le difficoltà finanziarie già presenti, e che favoriscono la nascita di alleanze, fusioni e acquisizioni.


La compagnia tedesca si è messa in movimento un po’ tardivamente rispetto alla «spartizione» dei cieli europei, come conferma anche la fusione tra Air France e Klm, che è del 2004. Ma adesso non intende demordere, e la sua ostinazione nel tentare di colmare il divario con i francesi è notevole. I meglio informati dicono che le due rivali s’interessano a un dossier piuttosto che a un altro semplicemente perchè l’altra compagnia non ce l’ha sul tavolo. Se così è, a questo punto e dopo la mossa di Air France, tutti in attesa della contromossa tedesca.

1 commento:

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

A Tanino e a Will: qual'è il consiglio che date voi ?