domenica 28 settembre 2008

La Nuova Alitalia divide la politica



La Stampa
27 settembre 2008


Il governo esulta, critiche dal Pd: «Chiarezza sul partner straniero».
Bersani: «Evitato il disastro, ma quanto costerà ai contribuenti?»

«L’accordo con tutti coloro che lavorano in Alitalia è fondamentale perchè significa dar vita ad una opera di grande rilancio che potrà realizzarsi solo con il concorso di tutti». E' soddisfatto il presidente della Cai, Roberto Colaninno dopo l’intesa raggiunta questa notte sul progetto per creare la Nuova Alitalia.



«Se questo rilancio ci sarà,considerando l’importanza strategica che l’azienda ha per il nostro paese - dice Colaninno - il successo sarà dovuto alla professionalità di chi opera in Alitalia, alla simpatia e alla capacità di relazionarsi con i clienti dell’azienda, e a quel che il nostro paese rappresenta in tutti i campi in termini di attrattiva nel mondo». Esulta anche il governo: «Al punto in cui siamo Cai è messa nella condizione di poter operare», sottolinea al Gr1 il ministro delle infrastrutture e Trasporti, Altero Matteoli.



Per quanto riguarda, invece, il partner straniero il ministro ricorda che oltre all’interesse di Lufthansa «c’è una lettera di intenti da parte di Air France» e «forse anche British Airways»: «È importantissimo che ci sia questo interesse perchè la nuova Alitalia può decollare soltanto se c’è un partner straniero forte». Con la firma dei piloti «ora è possibile far volare gli aerei» ed il merito di questo passo in avanti nella trattativa «è un combinato disposto: va sicuramente al Governo che ha insistito anche nei momenti difficili, ai sindacati che hanno firmato, e poi naturalmente alla società che ha deciso di ripresentare l’offerta».



«È un’operazione chiara e trasparente che dà merito al presidente del Consiglio Berlusconi di aver mantenuto anche questo impegno: salvare l’Alitalia», rincara il ministro per l’Attuazione del programma Gianfranco Rotondi, che ringrazia anche il Pd per il lavoro svolto. «È un vero e proprio successo, insomma - aggiunge il ministro -. La mediazione straordinaria di Letta, il lavoro certosino dei ministri competenti, la matura disponibilità dei sindacati, la pazienza della Cai, il contributo di Veltroni hanno portato a questo risultato. Ora speriamo che le ultime reticenze vengano superate così la nostra compagnia di bandiera potrà riaffermarsi presto sul mercato internazionale».



Tiepida la reazione del Pd. Per il ministro ombra dell’Economia Pierluigi Bersani l’accordo raggiunto tra Cai e piloti ha «evitato il disastro», ma ora occorre che il governo compia subito una serie di passi, in primo luogo chiarendo «se vuole o no una partner straniero». «È positivo il fatto - ha detto l’esponente del Pd - che si sia evitato di tenere gli aerei a terra, ora però rimangono una serie di problemi da affrontare, dovuti alle scelte sciagurate fatte dal governo». «In primo luogo - ha spiegato Bersani - dobbiamo capire quanto costa per i contribuenti questa operazione; poi dobbiamo raddrizzare tutte le procedure; in terzo luogo c’è la questione dell’alleanza internazionale, che va fatta immediatamente; e infine bisogna affrontare le ricadute che la crisi avrà sul sistema aeroportuale».



Anche il segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani commenta i passi avanti fatti nella notte per raccogliere ulteriore consenso attorno alla proposta di salvataggio di Alitalia. Arrivando a piazza Farnese, dove è in corso la manifestazione della Cgil contro la politica economica del governo, Epifani è stato netto: «Hanno cercato di mettere la Cgil all’angolo ma non ci sono riusciti». Nei confronti di critici e detrattori del ruolo avuto in questa trattativa dalla Cgil, Epifani ha detto di aspettarsi «che chi più ha inveito contro di noi alla fine riconosca la nostra azione. Sarebbe un atto di onestà». Secondo Epifani infatti la Cgil ha evidenziato «come, in una situazione di quasi fallimento, ha dimostrato un atto di responsabilità e di salvaguardia della dignità dei lavoratori». Giungendo nella piazza della manifestazione il segretario della Cgil è stato fermato da un ragazzo che gli ha stretto la mano: «È un dipendente di Alitalia», ha spiegato il segretario della Cgil.

1 commento:

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Che fotografia squallida: si credono forse nipoti di sir Winston Churchill ?
Sono, forse, convinti di aver vinto la II^ guerra mondiale o pensano, forse, di avere salvato la RAF ?
ITALIANI !
AVETE I GOVERNANTI CHE VI SIETE MERITATI !
E LORO HANNO I SUDDITI CHE HANNO PLASMATO. E' STATO FIN TROPPO FACILE !