Il Corriere della Sera
29 settembre 2008
Raccolta sotterranea dell'immondizia come a Stoccolma. Si parte da Santa Giulia. E a inizio 2009 riparte la raccolta dell'umido
Stoccolma ha sempre qualcosa da insegnarci. Ieri il ticket d'ingresso, prontamente importato in riva al Naviglio, ora i rifiuti. Raccolta pneumatica. Letizia Moratti — raccontano —, in trasferta qualche settimana fa nella capitale svedese, ne è rimasta estasiata. E ora non smette di ripeterlo ai suoi assessori: «Il futuro è questo». Più complicato da spiegare che da utilizzare, il sistema pneumatico. In sintesi: in ogni condominio spunteranno delle colonnine dove deporre i diversi sacchetti, secondo le buone consuetudini della differenziata. L'immondizia, poi, attraverso un reticolo di tubi e condutture sotterranei scivolerà in una centrale di raccolta per essere poi smaltita. Il tutto senza cassonetti né camion della nettezza urbana in giro per le strade. «Una vera rivoluzione che porterà a risparmi straordinari. Di uomini e mezzi. Ma con indubbi vantaggi anche sotto il profilo della pulizia e del decoro », sottolinea l'assessore Carlo Masseroli.
La raccolta pneumatica si farà, assicurano tutti. Anche perché la vuole il sindaco. Che, di ritorno appunto da Stoccolma, avrebbe voluto inserire il nuovo sistema già nel nuovo quartiere residenziale che si farà in via Olgettina. Niente da fare, lì le convenzioni già firmate con gli operatori non lo permettono. «In compenso i rifiuti "pneumatici" arriveranno a CityLife e a Santa Giulia», assicura Masseroli. Stoccolma, si diceva. Ma anche Barcellona. Dove il nuovo modello di raccolta è arrivato già con le Olimpiadi del '92 e si è poi piano piano allargato a buona parte della città. «Lo faremo nei quartieri che andremo a realizzare», conferma Maurizio Cadeo, assessore al Verde: Tant'è vero «che nel corso della settimana incontreremo Amsa proprio su questo tema».
Tutto bello, tutto facile? No. Perché ci sono almeno due problemi: l'elevato investimento iniziale (l'obiettivo di massima rimane quello di far ricadere i costi sugli operatori immobiliari), e la difficoltà nella raccolta del vetro. Milano prima città italiana, comunque. Piccoli esperimenti pioneristici si rintracciano qua e là, in giro per l'Italia. Per esempio a Velletri, dove un'importante banca aveva avviato la raccolta pneumatica della carta. Tentativi embrionali, quasi artigianali. Niente di organico, comunque. E a proposito di organico, a inzio anno dovrebbe (ri)partire, in tre zone della città, la raccolta dell'umido. Mentre si attende il futuro, l'immediato fa rima con passato.
La raccolta pneumatica si farà, assicurano tutti. Anche perché la vuole il sindaco. Che, di ritorno appunto da Stoccolma, avrebbe voluto inserire il nuovo sistema già nel nuovo quartiere residenziale che si farà in via Olgettina. Niente da fare, lì le convenzioni già firmate con gli operatori non lo permettono. «In compenso i rifiuti "pneumatici" arriveranno a CityLife e a Santa Giulia», assicura Masseroli. Stoccolma, si diceva. Ma anche Barcellona. Dove il nuovo modello di raccolta è arrivato già con le Olimpiadi del '92 e si è poi piano piano allargato a buona parte della città. «Lo faremo nei quartieri che andremo a realizzare», conferma Maurizio Cadeo, assessore al Verde: Tant'è vero «che nel corso della settimana incontreremo Amsa proprio su questo tema».
Tutto bello, tutto facile? No. Perché ci sono almeno due problemi: l'elevato investimento iniziale (l'obiettivo di massima rimane quello di far ricadere i costi sugli operatori immobiliari), e la difficoltà nella raccolta del vetro. Milano prima città italiana, comunque. Piccoli esperimenti pioneristici si rintracciano qua e là, in giro per l'Italia. Per esempio a Velletri, dove un'importante banca aveva avviato la raccolta pneumatica della carta. Tentativi embrionali, quasi artigianali. Niente di organico, comunque. E a proposito di organico, a inzio anno dovrebbe (ri)partire, in tre zone della città, la raccolta dell'umido. Mentre si attende il futuro, l'immediato fa rima con passato.
1 commento:
Incredibile, adesso spenderanno un altro sacco di miliardi.
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