martedì 28 ottobre 2008

Abruzzo, sottomissione del Pd a Di Pietro. È resa senza condizioni



Roma, 28 ott (Velino) - Ricapitoliamo. Otto giorni fa, da Fabio Fazio, Veltroni aveva indossato la faccia seria delle grandi (e gravi) occasioni, proclamando la solenne rottura con Di Pietro.

Com’è naturale, Di Pietro aveva reagito a modo suo, più o meno accusando Veltroni di avere in animo l’”inciucio finale” con Berlusconi. Insomma, pesci in faccia.

E Veltroni che fa? Dopo il “grande evento” del Circo Massimo che avrebbe dovuto rafforzarlo; dopo la manifestazione che (sic!) segnava la nascita della “più grande forza riformista della storia italiana”; insomma, dopo tutto questo mare di iperboli e di retorica, il segretario del Pd si prepara ad un resa incondizionata.

Il luogo del delitto è l’Abruzzo, dove, a meno di smentite, il Pd si adatterà a sostenere per la Presidenza della Regione il candidato dell’Italia dei Valori, a cui Di Pietro non ha alcuna intenzione di rinunciare.

Trattandosi del primo voto di rilevanza nazionale previsto nel calendario politico, siamo dinanzi ad un vero e proprio atto di sottomissione, prologo del presumibile sorpasso dell’Idv sul Pd anche nel voto di lista, sempre in Abruzzo. Del resto, se il Pd sostiene il candidato dipietrista, perché non votare direttamente la lista dell’ex pm?

Sarà il caso che i pochi veri riformisti rimasti nel centrosinistra si rendano conto della situazione, e si regolino di conseguenza. Votando con i piedi, come si diceva una volta: cioè andandosene.

(Daniele Capezzone)
28 ott 2008

1 commento:

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Non mi sono convertito al Velino, però si può prendere qualcosa di interessante anche lì.
In questo caso Capezzone si mangia il fegato ed è così piacevole !