lunedì 13 ottobre 2008

Fiera, via libera ai «grattacieli storti»



IL CORRIERE DELLA SERA

MILANO - Nessuna modifica ai grattacieli storti, neanche al raggio di curvatura della torre firmata Libeskind. Palazzo Marino approva l'ultimo atto di CityLife. Ieri la giunta ha votato la variante urbanistica del progetto. E la società è già pronta a chiedere i permessi per costruire. Se non ci saranno intoppi si partirà a fine dicembre. Da gennaio, invece, scattano le prenotazioni. Per il residenziale il prezzo si aggira intorno ai 7.500 euro al metro quadrato. Ma i comitati dei residenti non si arrendono e promettono battaglia a suon di ricorsi al Tar: «Le volumetrie, nonostante le nostre osservazioni, sono rimaste identiche — attacca Rolando Mastrodonato, il portavoce di Vivi e Progetta un'altra Milano — Una volta che leggeremo gli atti o riformuleremo i ricorsi già presentati o se i ricorsi sono ancora validi chiederemo al Tar la sospensiva e il giudizio di merito».
La replica dell'amministrazione con l'assessore all'Urbanistica, Carlo Masseroli: «Questo è un progetto di valore internazionale. Con la variante abbiamo raddoppiato il parco, abbiamo portato la metropolitana, abbiamo abbassato l'altezza delle residenze sul perimetro dell'ex recinto della Fiera. Credo che in un momento così difficile sia importante agire tutti in modo responsabile e non incaponirsi e fermare lo sviluppo della città. Credo sia responsabile fermare questa pletora di ricorsi». Le modifiche apportate dalla variante non toccano la cubatura, la planimetria e gli impegni economici del progetto.
Le novità riguardano il passaggio della linea 5 del metrò con una fermata al centro del quartiere (sotto le tre torri) e due nelle vicinanze, che dovrebbe portare una riduzione del 45 per cento del traffico generato da CityLife; la creazione di un'area commerciale in corrispondenza della fermata del metrò; la ridistribuzione delle cubature delle aree residenziali in corrispondenza di piazzale Arduino e viale Boezio; l'ampliamento del parco e l'allargamento delle vie d'accesso allo stesso in corrispondenza di piazzale Arduino e viale Boezio; una crescita complessiva del verde del 40 per cento; la calibratura delle altezze delle abitazioni che si affacciano su via Spinola e via Senofonte rispetto a quelle prospicienti.
Una delle osservazioni recepite nella variante riguarda una maggiore «flessibilità» nella distribuzione di residenziale e terziario (a favore del primo). «Per il resto non ci sono cambiamenti che riguardano i grattacieli di Libeskind, Isozaki e Adid — specifica Masseroli —. Quelli sono e quelli rimangono, in altezza e curvatura». Evidentemente, questa volta le parole di Silvio Berlusconi, ferocemente critico sul «grattacielo storto » di Libeskind sono rimaste lettera morta.
Maurizio Giannattasio
10 ottobre 2008

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Almeno guardando la foto che proponi, a me non sembrano affatto brutti.
Mi trovassi mai d'accordo con quel che pensa il nostro primo ministro!
rossana

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Manie di grandezza: ci saranno i soldi necessari ?

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Ma se siamo dei morti di fame. Ma vadano a dar via el ...