lunedì 20 ottobre 2008

E' scontro Veltroni-Di Pietro - "L'alleanza con l'IdV è finita"


LA REPUBBLICA

Pd e Italia dei valori ai ferri cortissimi. "L'alleanza con Di Pietro è finita", dice il leader democratico ospite di Fabio Fazio, "perché dopo le elezioni ha rotto il patto di programma e ha rifiutato il gruppo unico". Secca la replica dell'ex pm: "Si arrampica sugli specchi, la verità è che il suo partito è inesistente, e negli ultimi mesi ha oscillato tra collaborazione con il governo e collaborazionismo". Uno scontro che da tempo cova sotto la cenere, e che ora, alla vigilia della manifestazione del 25 ottobre, esplode in tutta la sua vis polemica.

Alleanza finita. Il leader del Pd non usa mezzi termini: "Con Di Pietro avevamo sottoscritto un programma per costituire un unico gruppo; quando si è accorto che aveva un numero sufficiente di parlamentari per costituirne uno da solo, Di Pietro ha stracciato quell'impegno". E ancora: "L'alleanza è finita quando Antonio Di Pietro ha stracciato l'impegno, dopo le elezioni, di costituire un gruppo comune con noi".

La replica di Tonino. L'ex pm risponde con una serie di sciabolate al leader del Pd. "IdV non ha rotto alcun patto con il Pd, tanto è vero che sta per affrontare, insieme al Pd, le imminenti elezioni in Trentino e speriamo anche in Abruzzo. Noi abbiamo scelto subito un'opposizione chiara, lineare e intransigente, mentre il Pd ha ondeggiato con una linea collaborativa, a tal punto da sembrare talvolta persino collaborazionista". E ancora: "Il buon Veltroni si attacca agli specchi per cercare di giustificare una opposizione che in questi mesi c'è stata poco o per niente".

Dal leader Pd attacco al governo. Veltroni attacca la maggioranza e ne condanna l'atteggiamento nei confronti dell'opposizione: "C'è un fastidio per tutto ciò che non rappresenta il consenso, per l'opposizione, per i sindacati, per i giornalisti e per l'Europa. Chiunque non è nella scia del pensiero unico è visto come un marziano", dice il leader del Pd durante l'intervista. "L'attuale maggioranza - afferma Veltroni - è stata scelta da meno del 50% del Paese; queste persone elette protempore, però, hanno un atteggiamento e una arroganza di chi invece di aver vinto le elezioni ha preso il potere". E ancora: "Bisogna diffidare di uomini politici che vivono con i sondaggi in mano e agiscono in base ai loro risultati. Se Martin Luther King avesse fatto un sondaggio per l'integrazione razziale avrebbe perso di sicuro", dice Veltroni.

Risposte non adeguate alla crisi. Il leader dell'opposizione imputa al governo di non aver dato risposte adeguate di fronte alla crisi: "Il governo si preoccupa delle banche ma nessuno dice qualcosa sulle piccole e medie imprese, sui precari e sui lavoratori che vivono con 1.300 euro al mese. Il governo non si è occupato di questi problemi". "Si sono occupati della giustizia e della televisione ma non di questi problemi della gente", dice ancora.

Manifestazione del 25 ottobre. Sulla manifestazione di piazza contro il governo indetta per il 25 ottobre, Veltroni dice di non capire "lo stupore". "Questa manifestazione preoccupa tanto e questo mi stupisce: si tratta di una cosa semplice e bella, come bello è il fatto che la gente voglia muoversi da casa per ritrovarsi in una piazza in cui raccogliere il proprio disagio e creare una serie di proposte e alternative al governo", dice il leader del Pd. E ricorda la manifestazione della destra a piazza S. Giovanni, quando l'attuale maggioranza si trovava all'opposizione; allora non ebbe "tutto questo risalto, nonostante s'intitolasse contro il regime per la libertà e ci fossero persone che mangiavano la mortadella in segno di protesta contro Prodi".

Commissione vigilanza Rai? Non è un problema della gente. Per Veltroni, la risoluzione dello stallo per la presidenza della Commissione di vigilanza Rai non è prioritaria per la popolazione. "Spero si trovi una soluzione, ma penso che gli italiani siano più preoccupati dei loro salari e della scuola", dice rispondendo ad una domanda sull'elezione del presidente della Commissione. "Una commissione di Vigilanza - ha detto - non mi sembra il problema principale della gente".

Se Obama perde clima pesante in Occidente. Guardando oltreoceano, Veltroni tifa nettamente per il candidato democratico alla Casa Bianca. "Se Obama dovesse perdere le elezioni sarebbe la conferma che in Occidente c'è un clima pesante", dice parlando delle prossime elezioni americane. E paragona l'attuale crisi a quella del '29 e le diverse soluzioni trovate in Europa e negli Stati Uniti: nel '29, l'America uscì dalla crisi con il New Deal; in Europa, invece, nacque il nazismo. Quando c'è una crisi ci sono sempre due soluzioni. Obama rappresenta il nuovo New Deal".

(19 ottobre 2008)

2 commenti:

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Un parolaio !
Ecco cos'è Veltroni: un parolaio !
Disgustoso !

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Grande Tonino !