giovedì 9 ottobre 2008

Oliver Stone e la parabola Bush.


SILVIA BRIZIO
LA REPUBBLICA
"E' come un clown, bullo e pazzo"

LOS ANGELES - Oliver Stone è visibilmente stanco, ma per chi lo conosce da tempo è anche stranamente calmo, quasi rassegnato agli attacchi che indubbiamente riceverà venerdì 17 ottobre quando il suo nuovo film, W., che abbraccia trent'anni di vita di Gorge W. Bush, uscirà sugli schermi americani (in Italia il film non ha ancora un distributore). Non sarebbe la prima volta che i media, soprattutto americani, gli vanno contro. Ha girato il film con una velocità insolita per lui: 46 giorni di riprese, meno di tre mesi di montaggio, con un budget relativamente basso (e investimenti da Hong Kong, Francia, Germania e Australia dopo che i maggiori studi di Hollywod lo avevano rifiutato), per uscire in tempo prima delle elezioni presidenziali di novembre nella speranza di avere un impatto sui votanti. E la giuria non ha ancora espresso il suo verdetto se il film aiuterà davvero la causa di Obama e il partito democratico.

Nel film Josh Brolin (No Country for Old Men) interpreta il ruolo di Geroge W. Bush, Elizabeth Banks (Spider-Man 3) quello della First Lady Laura, e Thandie Newton (Crash) è Condoleeza Rice. Richard Dreyfuss è il vicepresidente Dick Cheney, Jeffrey Wright è Colin Powell, Scott Glenn l'ex ministro della Difesa Donald Rumsfeld, James Cromwell è Bush Senior ed Ellen Burstyn la madre di W., nonché ex First Lady, Barbara Bush.

Il film segue l'emancipazione di W. da scavezzacollo e pecora nera della famiglia a politico di grandi ambizioni anche se di dubbia preparazione, roso dallo sforzo di uscire dall'ombra del padre e trovare la sua propria voce. Dopo la sua conversione religiosa a Born Again Christian, la nomina a governatore del Texas e alla presidenza, il film di Stone si conclude nel 2003, dopo l'attacco terroristico alle Twin Towers, l'inizio della guerra in Afghanistan e l'invasione dell'Iraq, finendo prima della seconda vittoria del 42esimo Presidente degli Stati Uniti. Non affronta le basi economiche della famiglia Bush e i loro rapporti con il petrolio ma, dice Oliver Stone a Los Angeles dopo la prima proiezione del film alla stampa, "era importante fare ora questo film".

Perché?
"Perché è urgente, nell'ultimo anno Bush ha cambiato l'America, ha cambiato il mondo, non ho mai sentito tanta urgenza nella mia vita. L'ho sentita per la guerra del Vietnam, ma ero giovane e un po' incosciente; il Watergate è stato importante ma questa è roba seria. Stiamo combattendo tre guerre in questo paese, Afghanistan, Iraq e la guerra al terrore che alcuni chiamano la guerra eterna. Abbiamo la guerra alle droghe, alla povertà e ora al terrore, e vivere una guerra eterna è impegnativo per qualunque paese. La politica di Bush è stata consolidata, chiunque vinca la prossima elezione dovrà confrontarsi con quella e con l'economia che ne consegue. Il film dà un senso su come siamo arrivati a questo".

Ci spieghi...
"Il piano per il nuovo secolo americano che Cheney e Rumsfeld ci mettono davanti agli occhi, questa loro idea di voler creare un impero e dominare il mondo intero senza permettere rivalità economiche sul petrolio nel mondo. E' roba seria. Potenzialmente ci lascia in guerra con il mondo. E' pauroso quanto i neoconservatori, nel prendere il potere nel 2000, abbiano cambiato il mondo. Il meltdown finanziario cui stiamo assistendo in questi giorni ha a che fare organicamente con la politica di aggressività dell'amministrazione Bush".

Bush ha visto il film? Teme le sue reazioni?
"Non era mia intenzione far del male a quest'uomo, il mio lavoro è capire, non dare battaglia. La Casa Bianca si è già espressa negativamente ma nessuno ha ammesso di aver visto il film e non credo lo vedranno. Io incoraggerei Bush a vederlo, secondo me Josh Brolin lo ha interpretato in modo da renderlo più carismatico e affascinante di quanto non sia, gli ha fatto un complimento...".

Il film attribuisce gran parte dei problemi di Gorge Bush al suo rapporto con il padre.
"Sono realtà ben documentate. Bush senior in tutta la sua vita ha mostrato una diffidenza nei confronti del figlio maggiore, non sapeva nemmeno guardarlo negli occhi, e nel film ci giochiamo sopra. Il padre favorisce il secondo, Jeb, e Gorge jr. sente che non lo rispetta. E' una posizione drammatica, e il figlio la esprime nel suo desiderio di essere più forte del padre".

Vede Bush come una figura tragica?
"Niente affatto, perché dice le stesse cose che ha sempre detto, si è sempre sentito in diritto di avere poteri straordinari e esigere tutto quello che gli pare. Nixon era una figura tragica, come Macbeth aveva dubbi, paranoie. Bush è come John Wayne, un eroe da western, un pazzo che vuole bombardare tutto, come il Dottor Stranamore. E alla gente piace vedere John Wayne sullo schermo. E' un po' un clown, un bullo, con un ego enorme, un dominatore, uno che controlla una stanza. Uno che cerca sempre di personalizzare i suoi rapporti con il resto del mondo, che è molto infantile. Ha perso il contatto con il nostro tempo".

Come ha diretto Josh Brolin nel film?
"Josh ha affrontato il ruolo come un attore di teatro, ha letto il copione molte volte, ha fatto molte prove, ci ha fatto ridere con le sue improvvisazioni, ma doveva stare attento a non esagerare. Perché Bush è uno molto viscerale. Per esempio nel film Josh mangia sempre perché Bush è così, deve avere sempre un sandwich a una certa ora, gli piace il "Bologna" (un tipo di mortadella, ndr), gli piace cibo americano, non è uscito molto dal paese. Nella scena del barbecue, quando incontra per la prima volta la sua futura moglie Laura, non fa che mangiare, fa parte del personaggio.Vive nel momento, non pensa molto, nel suo ranch, da quanto abbiamo saputo, passa le ore a tagliare arbusti in modo ossessivo".

Lei sostiene Obama, come pensa andrà a finire questa elezione?
"Le dico una cosa, da cittadino: chiunque vinca sarà sotto l'impatto orribile di otto anni di Bush. Penso che Sarah Palin sia una giocatrice minore e spero rimanga tale e non attragga troppa attenzione perché distrae dalle cose serie".

1 commento:

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

A me sembra sia sopratutto un'altra cosa che fa rima con pazzo, e cioè una testa di ... !