Questo è il piccolo vizio di Francesco Scoma, figlio di Carmelo. Nella hit parade dell'intreccio politico-familistico di Palermo lui batte tutti. Li vuole tutti accanto a sé. Vicini, piazzati e sistemati, intruppati, mischiati fra il suo ufficio di gabinetto e gli altri staff, congiunti suoi e congiunti di altri potenti, tutti insieme come una grande famiglia all'assessorato alla Famiglia. In quella trama di complicità che è la Regione siciliana, nomina dopo nomina e incarico dopo incarico, l'onorevole del Popolo della Libertà - classe 1961, eletto per la quarta volta all'Assemblea - si sta rivelando il personaggio simbolo dei favoritismi che si ordiscono nel governo guidato del catanese Raffaele Lombardo.
Una cognata, Deborah Civello, ha trovato un posticino nello staff del presidente del parlamento Francesco Cascio. La signora era già scivolata un paio di anni fa in uno scandalo - 448 assunzioni senza concorso nelle municipalizzate di Palermo - che aveva provocato anche l'apertura di un'inchiesta giudiziaria. Deborah era entrata all'Amia, l'azienda ambientale.
Ma nell'assessorato alla Famiglia Francesco Scoma non ha favorito soltanto suoi consanguinei. Ha messo dentro pure quelli di tutti i suoi amici ai quali probabilmente non può dire di no. A cominciare dal suo padrino politico, il presidente del Senato Renato Schifani. La sorella, Rosanna Schifani, il 6 giugno del 2008 è stata nominata per chiamata diretta "componente della segreteria tecnica" dell'assessore Francesco Scoma. Già dipendente regionale dal 1991 con qualifica di "istruttore direttivo", la signora Rosanna ha avuto in busta paga - nel passaggio allo staff di Scoma - un'indennità di 14 mila euro lordi l'anno. Ma deve rinunciare agli straordinari che prendeva prima. Intanto, nell'ufficio di gabinetto dell'assessore alla Famiglia, come "esterno", è entrato anche uno degli assistenti di Schifani. Si chiama Giuseppe Gelfo. E pure Danila Misuraca, sorella del parlamentare del Pdl Dore. E anche Stefano Mangano, a lungo segretario particolare del sindaco di Palermo Diego Cammarata.
Una bella infornata di parenti in quella Regione dove Lombardo ha addirittura litigato con il predecessore Cuffaro sulle spese folli, ha promesso "interventi per rimuovere eventuali anomalie" e dichiarato guerra agli sprechi: 39 milioni di euro l'anno per mantenere gli uffici di gabinetto, 818 milioni per pagare i 21.104 dipendenti, 75 mila euro l'anno per liquidare lo stipendio di un dirigente "esterno".
Un elenco infinito. Che continua con i parenti del ministro di Grazia e Giustizia. Angelino Alfano non ha soltanto la cugina Viviana Buscaglia nello staff dell'assessore all'Agricoltura, ma ha anche il cugino Giuseppe Sciumé vicedirettore generale all'Azienda Trasporti. Tutti sbandierano lunghi curriculum, ma chi lo toglie dalla testa a migliaia di disoccupati siciliani che siano miracolati per meriti di parentela?
Come scrivevamo all'inizio di questo articolo l'emblema dello sconcio familistico alla Regione siciliana tocca però all'assessore alla Famiglia, quello che nella passata legislatura ha toccato un altro record: il numero delle missioni all'estero. Risultavano otto, nel settembre del 2007: 4 a Bruxelles, 2 in Spagna, 1 a Washington, 1 a Parigi.
Quando è divampato nelle scorse settimane lo scandalo di Parentopoli, intervistato da "Viva Voce" di Radio 24 è caduto dalle nuvole: "Allora vogliamo dire che essere familiari di politici sia un reato?". L'altro giorno Scoma, che è anche assessore agli Enti Locali, ha preparato un disegno di legge contro i privilegi nei comuni. Tagli, gettoni di presenza al posto degli stipendi, stop al cumulo per sindaci e presidenti di Provincia con il doppio incarico di deputato. Insomma, un bel repulisti. Poi, all'articolo 15 del suo provvedimento, una piccola smagliatura: le ispezioni nei Comuni dalle gestioni allegre, d'ora in poi, potranno essere fatte anche da professionisti esterni alla Regione. E a spese degli enti controllati. Sarà naturalmente Scoma, in persona, a scegliere gli ispettori. Qualcuno sospetta che l'assessore alla Famiglia abbia qualche altro cugino.
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