giovedì 9 ottobre 2008

Wi Max libera Internet dal telefono

Paola Zanca

IL CORRIERE DELLA SERA

8 OTTOBRE 2008


A chi lavora in mezzo al mare, alle madri costrette a restare in contatto con l’ufficio anche mentre sono al parco con i figli, ai cittadini emarginati solo perché non abitano in città. A loro, prima che a chiunque altro, il Wi Max cambierà la vita. Perché con il Wi Max, Internet non è più una questione di cavi, di linee telefoniche, di luoghi fisici da cui connettersi. Con il Wi Max, Internet è nell'aria. È partita da Brescia e da Bari la sfida ai limiti della Rete. Una rivoluzione – per la democrazia, per le pari opportunità, per il superamento del digital divide – che tutta Europa ha già conosciuto e che solo da noi era ancora una chimera.

Già con il wi-fi ci siamo dimenticati dei cavi aggrovigliati attorno al computer, e ci siamo abituati a connetterci senza fili. Ma abbiamo sempre bisogno di una linea telefonica. E navighiamo veloci solo se viviamo in una zona coperta dall’adsl e se non ci sono troppi utenti on line.

Ora, come ci racconta Paolo Danielli, tecnico della società che sta sviluppando la rete, cambia tutto. Il Wi Max funziona in mobilità. In auto, per strada, in spiaggia. Ovunque. Non risente del numero di utenti connessi, perchè dà diritto a una banda minima garantita. E personalizzata. Mario Rossi potrà navigare a 1 mega, scaricare un film a 3, leggere il pdf dell’Unità a 2. Quando lui non è connesso, quello spazio di banda è a disposizione di altri utenti. Il risultato finale è che, anche in overbooking, tutti hanno la sensazione di navigare veloce. Ad un massimo, secondo i primi piani tariffari, di 45 euro al mese.
In Rete, con il Wi Max, ci si arriva anche dai luoghi più remoti. Agli operatori wi-fi non conveniva portare i cavi dove magari c’era un solo abbonato, ora basterà piazzare una stazione radio base, che ha un raggio di copertura di 10/15 chilometri.

Quanto ai tempi, dopo Brescia e Bari, AFT-Linkem, il primo operatore a partire, coprirà entro fine anno le province di Latina, Crotone, Lodi e ampie zone del Veneto. Nel 2009 – come ci spiega Alessandro Losavio della Direzione marketing – toccherà a Roma e Milano. Tra due anni il segnale arriverà in tutte e 13 le regioni in cui Linkem si è aggiudicata le licenze. E presto potrebbero esserci sinergie con gli altri operatori: MGM in Liguria, Toscana e Trentino, Infracom in Emilia Romagna, Aria in Sicilia, Assomax in Friuli, la City Carrier nelle Marche.

A chi pensa che tutto sommato il Wi Max non cambierà la vita, basterebbe raccontare la storia dei lavoratori delle piattaforme petrolifere. Prima, per telefonare a casa facevano i turni. Ora, con il Wi Max, la loro capacità di connessione è cento volte maggiore. E la terraferma, casa, un po’ più vicina.
A sconfiggere i consumatori scettici, ci penserà il mercato. Il successo del wi-fi arrivò quando, senza chiederlo, ce lo siamo ritrovato nel pc, nel palmare, nell’I-phone. C’è da starne certi, per il Wi Max, sarà lo stesso.

1 commento:

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

A me non interessa, ma è una conquista della tecnica.