domenica 14 dicembre 2008

Aiuti alle auto, pressing di Veltroni

IL CORRIERE DELLA SERA


Il segretario del Pd Walter Veltroni, che a Milano è intervenuto per la formalizzazione della candidatura di Filippo Penati alla presidenza della Provincia, ha invitato il governo a mettere in campo incentivi per il settore auto se questo provvedimento verrà adottato anche dagli altri Paesi.

INCENTIVI - «Il settore dell'auto - ha detto Veltroni - è in calo negli altri paesi del 40% mentre in Italia del 20-30%. Negli Stati Uniti e in altri paesi si stanno prendendo provvedimenti per incentivi a sostegno del settore. In Italia, invece, si ragiona, si chiacchiera, si discute a vuoto senza trovare alcuna soluzione. Segnalo che se negli altri paesi verranno presi questi provvedimenti ci sarà un'alterazione della concorrenza e noi pagheremo di più». «È per questi motivi - ha concluso Veltroni - che il mio invito al governo è quello di mettere in campo un'azione per gli incentivi al settore auto».

GIUSTIZIA - Poi il segretario del Pd si è soffermato sul tema «caldo» della giustizia e ha lanciato una proposta alla maggioranza: «Siamo disponibili a creare un tavolo che discutere della riforma della giustizia a favore dei cittadini e delle imprese. Un tavolo che non deve durare sei mesi ma 60 giorni con la partecipazione di magistrati e avvocati. Siamo invece assolutamente contrario, e lo saremo in futuro, ad un controllo del governo sulla magistratura».

ATTACCO AL PREMIER - «Ho letto oggi sui giornali Bossi, - ha aggiunto Veltroni - lo considero compimento della stranezza di questo Paese il fatto che il più moderato sia Bossi, il mondo è capovolto». Successivamente all'elogio di Bossi il segretario del Pd ha aggiunto una dura critica al premier: «Berlusconi governa ormai da molti anni e deve smettere di far finta di venire da Marte, se l'Italia è quella che è lui ha le sue responsabilità. La gente si sta ricredendo. Si stanno accorgendo della differenza tra le promesse e i fatti, si stanno accorgendo di queste prese in giro. Ci vorrà del tempo, anche perchè il controllo sull'informazione è asfissiante, ma stiamo vedendo che l'impero di Berlusconi si sta sgretolando».

CRISI - Non poteva mancare un «passaggio» sulla crisi economica. «Il governo e il presidente del Consiglio sono inadeguati a governare e ad affrontare questa crisi» ha aggiunto Veltroni. «È tempo di crisi e bisogna evitare di buttare i soldi dalla finestra. Il governo invece ha regalato miliardi di euro alla cordata per Alitalia e ha buttato denaro con l'abolizione dell'Ici» ha detto ancora il segretario del Pd. «Stiamo entrando in una crisi che cambierà la vita di centinaia di migliaia di italiani. Nonostante questo, Berlusconi riceve a Palazzo Chigi le gemelle dell'Isola dei famosi come fosse un appuntamento istituzionale inderogabile rispetto alla cassa integrazione che sta colpendo migliaia di lavoratori. Non facciamo propaganda - ha aggiunto Veltroni - accusando il governo di questa situazione perchè la crisi è mondiale, tuttavia Berlusconi è inadeguato a governare questa crisi». Il segretario del Pd ha quindi accusato Berlusconi e il suo governo «di avere sbagliato ogni previsione». «In Italia - ha detto Veltroni - non è ancora stato predisposto un intervento per aiutare le figure sociali più deboli come gli operai delle fabbriche e i precari». Mentre è stata per esempio disposta la detassazione degli straordinari: «Quali straordinari? - ha chiesto Veltroni - I magazzini sono pieni di merce e le aziende vanno in cassa integrazione». Il governo insomma, secondo Veltroni, «si occupa non della crisi ma d'altro e pensa al proprio narciso e alle frivolezze».

CICCHITTO - E sulla giustizia a Veltroni risponde indirettamente il capogruppo dei deputati del Pdl Fabrizio Cicchitto: «Il ministro Alfano sta facendo una serie di consultazioni con le forze della maggioranza e dell’opposizione. Poi sarà il ministro della Giustizia a predisporre il testo che dovrà essere approvato dal consiglio dei ministri; quindi si aprirà il confronto in Parlamento. In sostanza, verranno fatte tutte le consultazioni possibili e ci auguriamo che esse ottengano risultati positivi. In ogni caso - ha precisato Cicchitto - il Governo e la maggioranza hanno il diritto-dovere di fare approvare dal Parlamento la riforma della giustizia, che costituisce un preciso impegno nei confronti degli elettori».

14 dicembre 2008

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