martedì 2 dicembre 2008

Cda Rai, opposizione ottimista "Pdl non lo voterà senza di noi"

LA REPUBBLICA

ROMA - Un passo avanti, nella complicata vicenda Rai, sembra essere stato compiuto stasera nella riunione fra i capigruppo di maggioranza e opposizione al Senato. Una riunione partita male, visto che dal centrodestra si è contestato al Pd la scelta di far trapelare la notizia di un incontro che doveva restare nelle intenzioni segreto. Lo spiraglio, almeno a sentire quanto riferiscono gli esponenti dell'opposizione, sta tutto nelle parole di Maurizio Gasparri, che durante l'incontro ha assicurato: la maggioranza non intende procedere da sola nell'elezione dei membri del cda Rai, pur non accettando la proposta di Pd-Udc di non prendere parte ai lavori della commissione.

Una posizione riferita da Anna Finocchiaro a fine riunione e che fa dire alla presidente dei democratici a Palazzo Madama "non sono pessimista, penso che un soluzione riusciremo a trovarla". In effetti, pur usando toni di maggiore cautela e non confermando quanto riferito dalle opposizioni, Fabrizio Cicchitto a fine vertice lascia aperto uno spiraglio: "Noi, dopo giovedì, ci riserviamo di individuare autonomamente il percorso più efficace" per venire a capo della vicenda.

Cicchitto ha però stigmatizzato, durante l'incontro, le parole di Giorgio Merlo, membro del Pd in vigilanza, spiegando come a fronte di simili attacchi sia impossibile venire a capo della vicenda. Delusi Udc e Idv. Gianpiero D'Alia mostra amarezza: "Registriamo anche stasera la situazione di stallo. La maggioranza ha perso l'occasione per sbloccare la situazione, che poteva essere sbloccata decidendo di disertare la Vigilanza. E' un atteggiamento incomprensibile".

Massimo Donadi taglia corto: anche se si dimettesse Villari e venisse eletto Sergio Zavoli, "l'Idv comunque non parteciperebbe alle riunioni della Vigilanza: la nostra partecipazione dipende da un chiarimento definitivo che riporti il pieno pluralismo dell'informazione nel nostro paese".

(2 dicembre 2008)