venerdì 12 dicembre 2008

Cgil in piazza: è sciopero generale

LA STAMPA
12/12/2008

Il maltempo non ferma lo sciopero generale della Cgil, ma per non aggravare i disagi ai cittadini il sindacato guidato da Guglielmo Epifani ha deciso di alleggerire la protesta nei trasporti. E così treni e aerei funzionano oggi regolarmente in tutto il Paese (è stato differito dal governo anche lo sciopero degli autonomi nel settore aereo), mentre in alcune zone - per ora il Lazio e Venezia - gli addetti del trasporto pubblico locale saranno esonerati dallo sciopero.

Dopo il «pressante invito» a Cgil e sindacati di base (Cub, Cobas e Sdl) da parte del Garante degli scioperi, Corso Italia ha deciso così «per senso di responsabilità» di ammorbidire il programma della protesta, ma il significato politico del primo sciopero generale di Epifani senza Cisl e Uil resta intatto. E se nonostante la pioggia e il freddo l’obiettivo del sindacato è portare in piazza contro il governo almeno un milione di persone, l’esecutivo - convinto dell’isolamento politico e sindacale della Cgil - assicura già che non ci saranno cambiamenti di rotta. L’obiettivo indicato dalla Cgil nel presentare lo sciopero generale è di almeno un milione di persone nelle 108 manifestazioni che ci saranno a livello regionale e provinciale.

Una protesta - quella di oggi - organizzata per chiedere «una terapia d’urto contro la crisi» ed esprimere una «netta critica ai provvedimenti messi in campo dal governo con un numero limitato di risorse per poche persone». Le bandiere della Confederazione, poi, saranno listate a lutto, mentre nelle piazze sarà osservato un minuto di silenzio per ricordare le stragi sul lavoro. Epifani, in particolare, sarà in Emilia Romagna per concludere il comizio di Bologna. Il discorso del leader sarà il momento clou della giornata, anche perchè arriverà quando sarà abbastanza chiara la riuscita della protesta sul territorio nazionale. Un comizio in cui, oltre alle critiche alla politica economica e sociale dell’esecutivo, non mancheranno probabilmente i riferimenti all’unità sindacale. Unità che sembra ormai smarrita dopo la rottura nella trattativa sulla riforma contrattuale e le polemiche per gli incontri separati tra il governo e i segretari generali di Cisl e Uil, come la nota ’cena segretà con il premier Silvio Berlusconi.

«Lo sciopero è un mezzo per avere degli obiettivi e mai un fine». Lo spiega il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, nel corso di Panorama del giorno, ribattendo a chi ha definito lo stop del sindacato inutile. «Bisogna discutere - ha precisato - sugli obiettivi dello sciopero, se siano giusti o meno. E io credo che lo siano». La Cgil chiede al governo di affrontare la crisi che sta avendo effetti molto pesanti su occupazione, giovani precari, redditi e vita delle imprese come stanno facendo gli altri paesi europei: «Ieri un economista - ha aggiunto Epifani - ha calcolato che di tutta la manovra del governo in realtà non c’è un euro in più che sborsa rispetto agli impegni di spesa precedenti. Se la crisi è eccezionale come tutti dicono non si può far finta di niente».

Poi attacca l'esecutivo. «Perchè il governo non apre un tavolo con il sindacato e con Confindustria per affrontare insieme i nodi strategici» che la crisi ha aperto? Di cosa ha paura?».

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