(Ugo Bergamo, presidente della I Commissione)
IL CORRIERE DELLA SERA
IL CORRIERE DELLA SERA
Il Csm ha aperto la procedura di trasferimento di ufficio per altri cinque pm protagonisti dello scontro tra le procure di Salerno e Catanzaro per incompatibilità ambientale e funzionale. Si tratta dei magistrati di Salerno che hanno disposto il sequestro del fascicolo «Why Not» (Gabriella Nuzzi e Dionigio Verasani) e di quelli di Catanzaro che hanno controsequestrato gli atti (Salvatore Curcio, Alfredo Garbati e Domenico De Lorenzo).
La decisione della Prima commissione è stata presa all'unanimità, a conclusione del primo giro di audizioni dei protagonisti dello scontro tra le procure di Salerno e di Catanzaro. Le pratiche di trasferimento si aggiungono a quelle avviate per il procuratore generale di Catanzaro Enzo Iannelli e per il procuratore capo di Salerno Luigi Apicella.
PLENUM CSM - Il Csm, con l’avvio delle nuove procedure per il trasferimento d’ufficio di due pm di Salerno e tre di Catanzaro, ha tecnicamente esaurito il proprio potere di intervento per sedare lo scontro tra le due Procure sul caso di De Magistris. Per questo il presidente della Prima Commissione, Ugo Bergamo, ha invitato il Guardasigilli e il Pg della Cassazione a intervenire, in quanto titolari dell’azione disciplinare. «La Commissione - ha spiegato Bergamo - ha ritenuto di predisporre un provvedimento per il plenum della settimana prossima per investire il Pg della Cassazione e il Guardasigilli dei fatti rilevati, ed evidenziando alcuni aspetti disciplinari e invitando il ministro Alfano e il Pg della Cassazione ad attivarsi».
DECISIONE ALL'UNANIMITA' - La prima Commissione ha deciso queste nuove procedure di trasferimento all'unanimità: i capi di incolpazione per i cinque magistrati verranno redatti nei prossimi giorni, ma «è evidente che riteniamo - ha spiegato ancora il presidente della Commissione - che non vi sia la serenità necessaria per esercitare le funzioni giudiziarie per questi magistrati, soprattutto a Salerno, che è competente sulle questioni riguardanti le toghe di Catanzaro». Bergamo ha rilevato l'ampia partecipazione di tutti i consiglieri di Palazzo dei Marescialli, poichè «la volontà del Csm è quella di governare i fenomeni e non di abbandonarli a se stessi», mostrandosi come «un punto di massimo equilibrio». La tempestività degli interventi «dimostra - ha aggiunto Bergamo - che il Csm è un organo a cui possono guardare con fiducia i magistrati, l'opinione pubblica, e i cittadini». Un ringraziamento è andato anche alla stampa «che ha permesso un'informazione tempestiva e adeguata alla pubblica opinione, sconcertata da queste vicende - ha osservato il Presidente della Commissione - che speriamo possa ritrovare la fiducia nella giustizia».
Anche il relatore della pratica sul caso De Magistris, il consigliere togato del Movimento per la giustizia, Dino Petralia, ha voluto sottolineare come l'organo di autogoverno della magistratura abbia agito «in piena serenità, con piena aderenza alle carte: queste soluzioni - ha spiegato - non escludono un intervento disciplinare, ma si abbinano al trasferimento di alcuni atti ai titolari dell'azione disciplinare, perchè vogliano agire per fatti distinti da quelli per cui sono state aperte le procedure per incompatibilità».
10 dicembre 2008
La decisione della Prima commissione è stata presa all'unanimità, a conclusione del primo giro di audizioni dei protagonisti dello scontro tra le procure di Salerno e di Catanzaro. Le pratiche di trasferimento si aggiungono a quelle avviate per il procuratore generale di Catanzaro Enzo Iannelli e per il procuratore capo di Salerno Luigi Apicella.
PLENUM CSM - Il Csm, con l’avvio delle nuove procedure per il trasferimento d’ufficio di due pm di Salerno e tre di Catanzaro, ha tecnicamente esaurito il proprio potere di intervento per sedare lo scontro tra le due Procure sul caso di De Magistris. Per questo il presidente della Prima Commissione, Ugo Bergamo, ha invitato il Guardasigilli e il Pg della Cassazione a intervenire, in quanto titolari dell’azione disciplinare. «La Commissione - ha spiegato Bergamo - ha ritenuto di predisporre un provvedimento per il plenum della settimana prossima per investire il Pg della Cassazione e il Guardasigilli dei fatti rilevati, ed evidenziando alcuni aspetti disciplinari e invitando il ministro Alfano e il Pg della Cassazione ad attivarsi».
DECISIONE ALL'UNANIMITA' - La prima Commissione ha deciso queste nuove procedure di trasferimento all'unanimità: i capi di incolpazione per i cinque magistrati verranno redatti nei prossimi giorni, ma «è evidente che riteniamo - ha spiegato ancora il presidente della Commissione - che non vi sia la serenità necessaria per esercitare le funzioni giudiziarie per questi magistrati, soprattutto a Salerno, che è competente sulle questioni riguardanti le toghe di Catanzaro». Bergamo ha rilevato l'ampia partecipazione di tutti i consiglieri di Palazzo dei Marescialli, poichè «la volontà del Csm è quella di governare i fenomeni e non di abbandonarli a se stessi», mostrandosi come «un punto di massimo equilibrio». La tempestività degli interventi «dimostra - ha aggiunto Bergamo - che il Csm è un organo a cui possono guardare con fiducia i magistrati, l'opinione pubblica, e i cittadini». Un ringraziamento è andato anche alla stampa «che ha permesso un'informazione tempestiva e adeguata alla pubblica opinione, sconcertata da queste vicende - ha osservato il Presidente della Commissione - che speriamo possa ritrovare la fiducia nella giustizia».
Anche il relatore della pratica sul caso De Magistris, il consigliere togato del Movimento per la giustizia, Dino Petralia, ha voluto sottolineare come l'organo di autogoverno della magistratura abbia agito «in piena serenità, con piena aderenza alle carte: queste soluzioni - ha spiegato - non escludono un intervento disciplinare, ma si abbinano al trasferimento di alcuni atti ai titolari dell'azione disciplinare, perchè vogliano agire per fatti distinti da quelli per cui sono state aperte le procedure per incompatibilità».
10 dicembre 2008
4 commenti:
Sanno il fatto loro, per cui le accuse disciplinari saranno diverse dai motivi posti a fondamento del trasferimento per incompatibilità ambientale e funzionale.
Insomma, li stroncano tutti.
Chi è Ugo Bergamo.
"Ugo Bergamo (Venezia, 15 agosto 1951) è un politico italiano.
Sindaco di Venezia dal 1990 al 1993, e Senatore della Repubblica.
Dopo la maturità classica presso il Liceo "Pietro Orseolo II" di Venezia e la laurea in legge presso l'Università degli studi di Padova, inizia giovanissimo la sua carriera politica in seno alla Democrazia cristiana (DC) con l'elezione a Consigliere Comunale del Comune di Venezia nel 1975 e nel 1980 diviene Capo Gruppo della DC nel Consiglio comunale. Dal 1985 al 1988 ricopre l'incarico Vice Sindaco e dal 1988 al 1990 è Segretario Provinciale del Partito. Nel 1990 viene eletto alla carica di primo cittadino della Città lagunare e rimane in carica per tre anni. Nel 1996 diviene Consigliere regionale della Regione Veneto carica che ricopre per un quadriennio. Al di fuori della sua attività politica ha ricoperto numerosi incarichi di rilievo in Veneto quali: - Presidente Ente Autonomo Teatro “ La Fenice ” di Venezia (1990 - 1993); - Vice Presidente Ente Autonomo “ La Biennale” di Venezia (1990 - 1993) - Vice Presidente della ITAV (Stazione Aeroportuale Venezia, 1990 - 1995) - Vice Presidente della società per l'Autostrada Venezia – Padova (1990 - 1996) - Presidente del Comitato Olimpico Nazionale per il Veneto (1991 - 1996). Ha inoltre esercitato l'attività forense dal 1975 al 2005.
Candidato al Parlamento nazionale nelle elezioni del 2001, viene eletto al Senato nella XIV Legislatura il 30 maggio 2001, con il partito del Centro Cristiano Democratico (CCD), una delle coalizioni politiche originatesi dopo lo scioglimento della Democrazia Cristiana conseguente al difficile periodo della politica italiana noto come fine della Prima Repubblica. Nel corso del suo mandato parlamentare ricoperto l'incarico di segretario della 13ª Commissione permanente (Territorio, ambiente, beni ambientali) fino alla scadenza della legislatura nel 2005.
Ha inoltre partecipato alla costituente del Partito dell' Unione dei Democratici Cristiani e di Centro (UDC) appartenente all'area politica di centrodestra, fondato il 6 dicembre 2002 dalla fusione del CCD, del partito dei Cristiani Democratici Uniti (CDU) e di Democrazia Europea, movimento neo-centrista fondato nel 2001 dall'ex sindacalista Sergio D'Antoni. Il nuovo partito si è formato sotto la guida di Pierferdinando Casini e la presidenza di Rocco Buttiglione.
Attualmente il Sen. Bergamo è componente del Consiglio Superiore della Magistratura, in qualità di membro Laico di nomina parlamentare, carica che ricopre dal 2005.
Commendatore.
Inoltre il Sen. Bergamo è stato insignito personalmente da S.M. il Re di Svezia dell'Ordine della Stella Polare, nel corso della visita di Stato del Sovrano in Italia nel 1991."(Wikipedia).
Giudicate voi.
Per me non potevano cascare peggio.
leggevo il suo articolo sign morsello, Precisa la biografia del sen Bergamo ma mi dica lei forse non e' geloso di cosi tanta carriera???
Geloso io ?!?!
Vade retro Satana !
Mi fanno schifo.
Non hanno orgoglio nè spina dorsale: forti con i deboli e deboli con i potenti: ti basta così ?
Dì un po' Sergio: come mai il tuo profilo non è disponibile ?
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