mercoledì 10 dicembre 2008

D'Alema: «Berlusconi quando vede il denaro perde il controllo della parola»

IL CORRIERE DELLA SERA

ROMA - Alcuni singoli episodi, che si sono verificati in alcune parti d'Italia per motivi di «varia natura», non dimostrano che il Pd sia travolto da una crisi morale. Massimo D'Alema, parlando con i giornalisti a Napoli, ribadisce la propria posizione: «Come abbiamo detto insieme a Veltroni, non vogliamo sottovalutare la portata di episodi su alcuni dei quali la magistratura farà i suoi accertamenti - aggiunge l'ex ministro degli Esteri - però ci sembra del tutto forzata l'immagine di un Pd travolto dalla questione morale. È un'immagine che non corrisponde al vero». Una visione che «proposta dal presidente del Consiglio appare particolarmente inverosimile, data anche la fonte». D'Alema ritiene necessario che «si debba affrontare il problema della difesa della serietà dell'impegno politico-amministrativo colpendo casi di abuso, qualora vengano dimostrati, e collaborare con la magistratura. Ma, al di là di episodi, e li ho contati, sono sette, non si configura il fatto che il Pd è travolto dalla questione morale».

LA NOTA - In precedenza, D'Alema aveva affermato - in una nota congiunta con il segretario del Pd, Walter Veltroni - che «la questione morale esiste e riguarda l'intero sistema politico, soprattutto la destra che non ha titoli per sollevare polveroni in questo senso. Essa deve essere affrontata con rigore e severità da ciascuno. Il Pd, con le sue migliaia di amministratori onesti, intende affrontare con forza la sfida dell'innovazione dei programmi, della politica, delle classi dirigenti».

BATTUTA SU BERLUSCONI - D'Alema non manca di lanciare una stoccata a Berlusconi: «Quando vede il denaro perde il controllo della parola» dice, citando alcune affermazioni fatte dal premier, in particolare il fatto che Berlusconi ha definito Gheddafi un modello di democrazia. «Berlusconi - ironizza D'Alema - quando vede il denaro perde il controllo della parola, ha slanci di entusiasmo sui quali forse conviene essere più cauti».

VELTRONI - Intanto Veltroni attacca il governo dopo i nuovi dati diffusi dall'Istat sulla situazione economica. «Siamo in una recessione che rischia di tramutarsi in una vera e propria depressione» sostiene il leader del Pd, che sollecita ancora una volta «provvedimenti antirecessivi». Serve «serietà e realismo», non «l'ottimismo di facciata» che mostra l’esecutivo. «Il calo del 6,9% della produzione industriale - osserva Veltroni in una nota - è un dato drammatico, un segnale di allarme rosso. Un dato che si aggiunge agli indicatori negativi che ci parlano di un Pil che si riduce al posto di crescere, di un'impennata nel ricorso alla cassa integrazione: siamo in una recessione che rischia di tramutarsi in una vera e propria depressione. E l'Italia, a leggere i dati dell'Istat, mostra di avere più problemi rispetto ai grandi paesi europei e agli Stati Uniti, dove i governi stanno assumendo provvedimenti antirecessivi all'altezza dei problemi».


10 dicembre 2008

1 commento:

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Io credo che in cuor loro siano contentissimi di aver perso le elezioni, adesso, con la recessione che sta ormai per investirci.