COSENZA - Questa mattina sono state perquisite l'abitazione del giornalista del 'Quotidiano della Calabria', Paolo Orofino, e la sede della redazione del giornale a Cosenza. Le perquisizioni sono state eseguite dai carabinieri su disposizione della procura di Salerno nell'ambito dell'inchiesta sul caso De Magistris. Al giornalista, secondo quanto si è appreso, sarebbero stati mostrati alcuni articoli riferiti all'arresto del consigliere regionale dei Ds, Franco Pacenza, poi scarcerato e assolto da ogni accusa, e alle ispezioni effettuate nella Procura di Catanzaro nell'ambito delle inchieste "Why not" e al caso de Magistris. L'abitazione del giornalista è a Cleto, piccolo centro collinare nella zona del Tirreno, mentre la sede del giornale è a Castrolibero, un comune attiguo.
Sono iniziate da ieri, intanto, nel palazzo di Giustizia di Catanzaro, le operazioni di dissequestro degli atti relativi alle
inchieste Why not e Poseidone, sui quali la procura di Salerno aveva posto i sigilli a inizio dicembre. Gli uomini della polizia giudiziaria di Salerno, si legge oggi su il quotidiano della Calabria, hanno iniziato a togliere i sigilli a tutti i fascicoli sequestrati e stanno facendo a poco a poco le fotocopie delle migliaia di pagine degli atti delle inchieste che furono avviate da Luigi De Magistris.Il dissequestro è conseguenza dell'accordo, raggiunto a inizio settimana fra le procure di Salerno e Catanzaro, per uscire dall'impasse provocata prima dal sequestro e poi dal successivo controsequestro firmato dal procuratore generale della corte d'appello calabrese Enzo Iannelli.
(13 dicembre 2008)
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