NAPOLI — Il «federale» Enrico Morando prova a mettere la sordina al caso della registrazione clandestina che sta travolgendo il centrosinistra all'ombra del Vesuvio. Una mossa che ha il sapore di una pax armata fra il Pd nazionale e gli amministratori locali Rosa Iervolino e Antonio Bassolino.
Ma intanto si apre un nuovo fronte di polemica. Stavolta vanno allo scontro Linda Lanzillotta, rutelliana doc, e il sindaco di Napoli. «E' assurdo l'accanimento di tenere in vita maggioranze e governi inadeguati, il consiglio comunale e quello regionale sfiducino Rosa Iervolino e Bassolino», ha detto il ministro della Funzione pubblica del governo ombra di Veltroni, in un'intervista a Radio Radicale. «Lanzillotta si faccia gli affari suoi», è stata la sferzante risposta del sindaco. Ma Walter Veltroni, parlando ai vertici del Pd, ha detto «basta al partito dei cacicchi».
La tensione sul caso Napoli resta dunque altissima. E in questa cornice Morando ieri pomeriggio da Roma, dopo la riunione del coordinamento nazionale del partito che non ha potuto (o voluto) sfiduciare le amministrazioni locali, ha ordinato lo stop alla divulgazione della registrazione del colloquio riservato di domenica scorsa fra il sindaco Rosa Russo Iervolino, Luigi Nicolais e il segretario regionale Tino Iannuzzi. «Ho rivolto un pressante invito a non consentire la pubblicazione dei testi. Bisogna chiudere definitivamente questa vicenda e aprire una nuova fase», ha scritto in una nota il senatore appena nominato commissario per il Pd a Napoli dopo l'addio del segretario Luigi Nicolais. L'ex ministro si è dimesso attaccando il sindaco per aver registrato «di nascosto» il vertice sul rimpasto di giunta e ha ripetutamente sollecitato la pubblicazione della trascrizione del file audio. Il sindaco ieri mattina ha invece ribadito di aver informato della registrazione «la senatrice Teresa Armato: le ho chiesto esplicitamente di incontrare Nicolais e Iannuzzi e le ho detto che avrei registrato l'incontro. Ora, dopo che lei ha detto che non è vero non mi fido più di nessuno».
Poi ha aperto alla richiesta dell'ex ministro: «Se Nicolais e Iannuzzi sono d'accordo, sono pronta a divulgare la trascrizione dell'incontro». Nel pomeriggio però è arrivato l'altolà dalla capitale. «Obbedisco », ha detto a denti stretti Nicolais. «Accolgo l'invito di Morando, anche se non avevo nulla in contrario alla pubblicazione della trascrizione della registrazione », ha aggiunto la Iervolino. E Tino Iannuzzi, intervistato dal Corriere del Mezzogiorno, ha spiegato che «non c'è nulla di compromettente in quella registrazione, ma è giusto chiudere qui la polemica per ripartire. La priorità è la città». Il segretario regionale però è stato duro con le due amministrazioni locali: «Nessuno è inamovibile», ha detto riferendosi chiaramente a Iervolino e Bassolino, per il quale ha anche definito inopportuna una candidatura alle Europee.
Intanto la settimana prossima Veltroni accompagnerà Morando a Napoli. L'obiettivo è riprendere in mano le redini del partito: mentre a livello centrale il Pd sembra far quadrato — sia pur con qualche incrinatura — intorno al leader, in Campania c'è ancora uno zoccolo duro che sostiene sindaco e governatore. La nuova fase che sarà gestita da Morando si aprirà con una manifestazione pubblica. Ma a quanto pare né Iervolino, né Bassolino sembrano intenzionati a partecipare. Proprio per rimarcare l'autonomia (o la distanza?) dal partito.
Pa.Fo.
08 gennaio 2009
Ma intanto si apre un nuovo fronte di polemica. Stavolta vanno allo scontro Linda Lanzillotta, rutelliana doc, e il sindaco di Napoli. «E' assurdo l'accanimento di tenere in vita maggioranze e governi inadeguati, il consiglio comunale e quello regionale sfiducino Rosa Iervolino e Bassolino», ha detto il ministro della Funzione pubblica del governo ombra di Veltroni, in un'intervista a Radio Radicale. «Lanzillotta si faccia gli affari suoi», è stata la sferzante risposta del sindaco. Ma Walter Veltroni, parlando ai vertici del Pd, ha detto «basta al partito dei cacicchi».
La tensione sul caso Napoli resta dunque altissima. E in questa cornice Morando ieri pomeriggio da Roma, dopo la riunione del coordinamento nazionale del partito che non ha potuto (o voluto) sfiduciare le amministrazioni locali, ha ordinato lo stop alla divulgazione della registrazione del colloquio riservato di domenica scorsa fra il sindaco Rosa Russo Iervolino, Luigi Nicolais e il segretario regionale Tino Iannuzzi. «Ho rivolto un pressante invito a non consentire la pubblicazione dei testi. Bisogna chiudere definitivamente questa vicenda e aprire una nuova fase», ha scritto in una nota il senatore appena nominato commissario per il Pd a Napoli dopo l'addio del segretario Luigi Nicolais. L'ex ministro si è dimesso attaccando il sindaco per aver registrato «di nascosto» il vertice sul rimpasto di giunta e ha ripetutamente sollecitato la pubblicazione della trascrizione del file audio. Il sindaco ieri mattina ha invece ribadito di aver informato della registrazione «la senatrice Teresa Armato: le ho chiesto esplicitamente di incontrare Nicolais e Iannuzzi e le ho detto che avrei registrato l'incontro. Ora, dopo che lei ha detto che non è vero non mi fido più di nessuno».
Poi ha aperto alla richiesta dell'ex ministro: «Se Nicolais e Iannuzzi sono d'accordo, sono pronta a divulgare la trascrizione dell'incontro». Nel pomeriggio però è arrivato l'altolà dalla capitale. «Obbedisco », ha detto a denti stretti Nicolais. «Accolgo l'invito di Morando, anche se non avevo nulla in contrario alla pubblicazione della trascrizione della registrazione », ha aggiunto la Iervolino. E Tino Iannuzzi, intervistato dal Corriere del Mezzogiorno, ha spiegato che «non c'è nulla di compromettente in quella registrazione, ma è giusto chiudere qui la polemica per ripartire. La priorità è la città». Il segretario regionale però è stato duro con le due amministrazioni locali: «Nessuno è inamovibile», ha detto riferendosi chiaramente a Iervolino e Bassolino, per il quale ha anche definito inopportuna una candidatura alle Europee.
Intanto la settimana prossima Veltroni accompagnerà Morando a Napoli. L'obiettivo è riprendere in mano le redini del partito: mentre a livello centrale il Pd sembra far quadrato — sia pur con qualche incrinatura — intorno al leader, in Campania c'è ancora uno zoccolo duro che sostiene sindaco e governatore. La nuova fase che sarà gestita da Morando si aprirà con una manifestazione pubblica. Ma a quanto pare né Iervolino, né Bassolino sembrano intenzionati a partecipare. Proprio per rimarcare l'autonomia (o la distanza?) dal partito.
Pa.Fo.
08 gennaio 2009
1 commento:
Il buonismo di Uolter Veltroni continua a produrre i suoi frutti maligni.
Adesso si ribellano tutti: "Ognuno per sè e Dio per tutti" !
Ecco perchè non potrò mai più votare a sinistra (PCI, PDS, DS), non avendo votato certo PD.
Dico mai più perchè credo che ci vorrà più di una generazione perchè la sinistra, seppure mai accadrà, si ricomponga.
Salvo che Di Pietro non diventi il leader dell'allenza fra IdV e PD.
Ma quando mai accadrà, vedete come sono attaccati alle poltrone, come patelle alla roccia di mare.
Fra le democrazie occidentali la nostra è senza dubbio una delle peggiori.
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