giovedì 1 gennaio 2009

Scoperta una stella simile al sole quando era «adolescente»

IL CORRIERE DELLA SERA

A mille anni luce dalla Terra c' è una stella che si comporta come il nostro Sole quando aveva solo 500 milioni di anni, un'epoca in cui sulla Terra si stavano avviando i processi che avrebbero portato alla vita. La stella è caratterizzata da un'intensa variabilità, dovuta al rapido mutamento delle sue «macchie solari», simili a quelle che aveva il nostro astro quando era ancora «adolescente»: attività che probabilmente ebbero influenza sui primi meccanismi che avrebbero portato alla vita.

TEAM INTERNAZIONALE - La stella, ribattezzata CoRoT-Exo-2a, dal satellite che l'ha scoperta, è stata identificata da un team internazionale guidato da scienziati dell'Istituto Nazionale di Astrofisica ed è stata descritta in uno studio pubblicato su «Astronomy & Astrophysics». Per gli scienziati «se la presenza di un'intensa attività di origine magnetica sul Sole quando era così giovane, e la sua variabilità, hanno influenzato quegli eventi che hanno fatto nascere la vita sulla Terra, lo studio delle stelle di tipo solare condotto con il satellite CoRoT, e con altri telescopi da terra e dallo spazio, contribuiranno a chiarire l'influenza delle stelle sui pianeti durante quelle fasi cruciali della loro evoluzione». A scoprire CoRoT-Exo-2a è stato il satellite CoRoT, una missione spaziale condotta dall'Agenzia spaziale francese Cnes, con la partecipazione di Austria, Belgio, Brasile, Germania, Spagna e dell'Agenzia Spaziale Europea Esa, che comprende anche il contributo dell'Italia. La stella di tipo solare appena scoperta è accompagnata da un pianeta gigante di tipo «gioviano» che le orbita intorno. Lo studio delle variazioni intrinseche della stella è stato, invece, condotto da un altro gruppo internazionale, guidato da astronomi dell'Inaf-Osservatorio Astrofisico di Catania, con il contributo dell'Agenzia Spaziale Italiana Asi.

OSSERVAZIONE PROLUNGATA - «È la prima volta che una stella simile al Sole quando era giovane viene osservata ininterrottamente per 150 giorni, e con una precisione circa cento volte superiore a quella raggiungibile da Terra» spiega Antonino Francesco Lanza, dell'Inaf, primo autore dello studio pubblicato su «Astronomy & Astrophysics». Il risultato dell'osservazione è che la stella mostra variazioni di flusso di circa il 6 per cento, ovvero almeno 20 volte maggiori di quelle del Sole attuale, su un periodo di circa quattro giorni e mezzo. «Queste variazioni di flusso -spiega l'Inaf- sono prodotte da macchie, analoghe alle macchie solari, ma con un'area corrispondentemente maggiore, che si modificano continuamente mentre la stella ruota».

MINI-CICLO DI MACCHIE SOLARI - Le osservazioni di CoRoT hanno condotto così ad un risultato inatteso dagli scienziati, cioè l'esistenza di un mini-ciclo delle macchie la cui area totale varia con un periodo di soli 29 giorni. Nel caso del Sole il periodo di questi mini-cicli è però di circa 150 giorni. «Il più breve periodo nel caso di CoRoT-Exo-2a potrebbe essere dovuto -continua l'Inaf- alla rapida rotazione o alle perturbazioni dovute alla presenza del pianeta gigante a soli 4,2 milioni di chilometri dalla stella, ovvero ad appena il 3 per cento della distanza Terra-Sole».

29 dicembre 2008

1 commento:

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Mille anni luce significa che bisogna viaggiare alla velocità della luce (300.000 chilometri al secondo) per mille anni: ma quando ci arriviamo ! Però, affascinante !