17 GENNAIO 2009
Riccardo Villari non intende lasciare la presidenza della commissione parlamentare di Vigilanza sulla Rai. Il senatore ha inviato una lettera in risposta alla nota congiunta di Gianfranco Fini e Renato Schifani, in cui i presidenti di Camera e Senato gli chiedevano di lasciare la presidenza della commissione per superare l’attuale situazione d’empasse.
Un appello al quale il senatore ha risposto spiegando che non lascerà il suo posto e da quel ruolo si impegnerà per una soluzione politica alla questione. In serata, Villari ha precisato che nella sua lettera non vi è alcuna «affermazione irriguardosa» nei confronti delle Camere senza fare, tuttavia, alcuna marcia indietro rispetto al proposito di restare alla guida della commissione. Insomma, tutto resta com’è in Vigilanza, compresa la surreale situazione di una commissione paralizzata a cui, al momento, partecipano solo due membri (il radicale Marco Beltrandi e Luciano Sardelli dell’Mpa) visto che tutti gli altri, sia di maggioranza che di opposizione, hanno deciso di disertare i lavori fino a quando Villari non lascerà la presidenza.
I presidenti delle Camere, dopo l’appello di giovedì scorso, oggi non hanno commentato il rifiuto del senatore a dimettersi. Un silenzio glaciale rotto nel tardo pomeriggio dal ministro Roberto Calderoli che ha rivolto un’ennesimo appello a Villari perchè si faccia da parte che però precisa di parlare da esponente della Lega e non del governo. Sia dalla maggioranza che dall’opposizione piovono critiche al comportamento del senatore. Dice il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini: «I presidenti delle Camere non possono essere umiliati». Per Daniele Capezzone, portavoce di Forza Italia, questa «vicenda obiettivamente da vaudeville sta diventando un vero e proprio "spot" contro le istituzioni e la politica». Ed ancora Fabrizio Morri, capogruppo Pd in Vigilanza: «È un gesto di arroganza che non si era mai visto prima».
«Sono stupito per la diffusione del testo della mia lettera inviata ai Presidenti di Camera e Senato e ancor di più mi lasciano stupefatto i titoli e le considerazioni sul contenuto così come pubblicati da alcune agenzie di stampa», dichiara in serata Villari dopo le indiscrezioni sul contenuto della lettera inviata ai presidenti di Camera e Senato. «Nella missiva -precisa Villari- comunico ai Presidenti, con la correttezza che ho sempre cercato di tenere in questi giorni e nel massimo rispetto delle cariche istituzionali che essi ricoprono, di condividere in pieno la loro preoccupazione per lo stato in cui si trova la commissione di Vigilanza e specifico chiaramente che mi impegnerò in futuro a valutare con serenità la situazione, prodigandomi per trovare insieme ai colleghi della Commissione una soluzione politica, alla quale tutti siamo chiamati a concorrere».
Un appello al quale il senatore ha risposto spiegando che non lascerà il suo posto e da quel ruolo si impegnerà per una soluzione politica alla questione. In serata, Villari ha precisato che nella sua lettera non vi è alcuna «affermazione irriguardosa» nei confronti delle Camere senza fare, tuttavia, alcuna marcia indietro rispetto al proposito di restare alla guida della commissione. Insomma, tutto resta com’è in Vigilanza, compresa la surreale situazione di una commissione paralizzata a cui, al momento, partecipano solo due membri (il radicale Marco Beltrandi e Luciano Sardelli dell’Mpa) visto che tutti gli altri, sia di maggioranza che di opposizione, hanno deciso di disertare i lavori fino a quando Villari non lascerà la presidenza.
I presidenti delle Camere, dopo l’appello di giovedì scorso, oggi non hanno commentato il rifiuto del senatore a dimettersi. Un silenzio glaciale rotto nel tardo pomeriggio dal ministro Roberto Calderoli che ha rivolto un’ennesimo appello a Villari perchè si faccia da parte che però precisa di parlare da esponente della Lega e non del governo. Sia dalla maggioranza che dall’opposizione piovono critiche al comportamento del senatore. Dice il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini: «I presidenti delle Camere non possono essere umiliati». Per Daniele Capezzone, portavoce di Forza Italia, questa «vicenda obiettivamente da vaudeville sta diventando un vero e proprio "spot" contro le istituzioni e la politica». Ed ancora Fabrizio Morri, capogruppo Pd in Vigilanza: «È un gesto di arroganza che non si era mai visto prima».
«Sono stupito per la diffusione del testo della mia lettera inviata ai Presidenti di Camera e Senato e ancor di più mi lasciano stupefatto i titoli e le considerazioni sul contenuto così come pubblicati da alcune agenzie di stampa», dichiara in serata Villari dopo le indiscrezioni sul contenuto della lettera inviata ai presidenti di Camera e Senato. «Nella missiva -precisa Villari- comunico ai Presidenti, con la correttezza che ho sempre cercato di tenere in questi giorni e nel massimo rispetto delle cariche istituzionali che essi ricoprono, di condividere in pieno la loro preoccupazione per lo stato in cui si trova la commissione di Vigilanza e specifico chiaramente che mi impegnerò in futuro a valutare con serenità la situazione, prodigandomi per trovare insieme ai colleghi della Commissione una soluzione politica, alla quale tutti siamo chiamati a concorrere».


4 commenti:
Purtroppo ritorniamo al punto ossia che a causa dell'arroganza e prepotenza di questo governo il problema sulla presidenza alla commissione vigilanza Rai non doveva nemmeno sorgere!
La Rai, fino a che esisterà questa politica (PDL ma anche del PD), non potrà mai essere libera e dovrà sempre mangiare dalle mani dei suoi padroni! Villari è una meteora servita solo per eliminare il pericolo di una presidenza Rai dell'IDV, adesso che il pericolo è stato eliminato non serve più a nessuno e in fondo in fondo mi fa anche un pò pena...è stato solo usato e poi gettato via senza tanti riguardi, anche se lui si ostina ancora a rimanere!
Analisi perfetta Anna, alla quale aggiungo che non è dato capire al popolo il motivo dell'ostinazione di Villari.
Vuoi vedere che non vuole fare la fine di Mastella, che per essersi fidato delle promesse di Berlusconi oggi è fuori dal Parlamento e fa solo delle patetiche ed INUTILI comparsate televisive per non cadere nell'oblio ?
Mah, su Mastella la vedo diversamente, più che delle patetiche apparizioni televisive (sulle quali concordo pienamente in quanto coincide con la mia opinione personale ogni qual volta lo vedo, ma devo dire la verità...ogni volta che lo vedo penso anche di peggio!!!) è la redenzione che gli viene concessa dal dio supremo...durante la campagna elettorale non lo voleva nessuno, addirittura il solo accostamento al nome di Mastella faceva automaticamente perdere punti percentuale a chiunque, ma il popolo ha poca memoria e come per le bugie, se viene ripetuta tante volte diventa verità, così come per le schifezze, più le fai vedere e più sembrano belle...poveri noi, come siamo messi male!!!
Condivido Anna, anche se io penserei più a una 'espiazione'.
C'è un'altra puntata del sequel, è di oggi pomeriggio !
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