Un progetto avviato nel 2006 per la salvaguardia del maestoso volatile marino sta dando i suoi frutti
Nelle acque al largo del Sudafrica il numero degli albatros che ogni anno muoiono a causa della cosiddetta «long-line fishing» (la pesca industriale effettuata con lunghi cavi nei cui ami gli uccelli rimangono impigliati) è diminuito dell'85 per cento. Merito dell'Albatross Task Force (ATF) – un'iniziativa congiunta della Royal Society for the Protection of Birds e di Birdlife International – e del programma internazionale correlato, lanciato nel 2006 con l'obiettivo di salvare 22 specie di uccelli a rischio di estinzione (per un totale di circa 3 milioni di esemplari).
IL PROGRAMMA – Il progetto per la salvaguardia dei bianchi uccelli del mare deve il suo successo al team di istruttori che in questi anni sono saliti a bordo dei pescherecci, unendosi ai marinai al lavoro per spiegare loro come evitare di uccidere i volatili durante la pesca. Gli ottimi risultati non riguardano solo il Sudafrica, dove il progetto ha preso il via tre anni fa: come spiega il Times Online, il tasso di mortalità degli albatri è diminuito sensibilmente (fino al 67 per cento) anche nelle regioni in cui la Task Force sta lavorando da meno tempo.
COLLABORARE CONTRO L'ESTINZIONE – Gli ornitologi stimano che la long-line fishing sia responsabile della morte di un uccello ogni cinque minuti: ora l'ATF ha dimostrato che tramite la collaborazione con l'industria ittica e i Governi è possibile interrompere un processo che – diversamente – porterebbe alla scomparsa di numerose specie di volatili.
Alessandra Carboni
23 febbraio 2009
Nelle acque al largo del Sudafrica il numero degli albatros che ogni anno muoiono a causa della cosiddetta «long-line fishing» (la pesca industriale effettuata con lunghi cavi nei cui ami gli uccelli rimangono impigliati) è diminuito dell'85 per cento. Merito dell'Albatross Task Force (ATF) – un'iniziativa congiunta della Royal Society for the Protection of Birds e di Birdlife International – e del programma internazionale correlato, lanciato nel 2006 con l'obiettivo di salvare 22 specie di uccelli a rischio di estinzione (per un totale di circa 3 milioni di esemplari).
IL PROGRAMMA – Il progetto per la salvaguardia dei bianchi uccelli del mare deve il suo successo al team di istruttori che in questi anni sono saliti a bordo dei pescherecci, unendosi ai marinai al lavoro per spiegare loro come evitare di uccidere i volatili durante la pesca. Gli ottimi risultati non riguardano solo il Sudafrica, dove il progetto ha preso il via tre anni fa: come spiega il Times Online, il tasso di mortalità degli albatri è diminuito sensibilmente (fino al 67 per cento) anche nelle regioni in cui la Task Force sta lavorando da meno tempo.
COLLABORARE CONTRO L'ESTINZIONE – Gli ornitologi stimano che la long-line fishing sia responsabile della morte di un uccello ogni cinque minuti: ora l'ATF ha dimostrato che tramite la collaborazione con l'industria ittica e i Governi è possibile interrompere un processo che – diversamente – porterebbe alla scomparsa di numerose specie di volatili.
Alessandra Carboni
23 febbraio 2009
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