giovedì 26 febbraio 2009

Sciopero nei trasporti: ecco cosa cambia


Una nuova normativa per regolamentare gli scioperi nel settore dei trasporti. E' quella che presenterà in un ddl il ministro del Welfare Maurizio Sacconi nel prossimo Consiglio dei ministri. Ecco i punti principali:

1) REFERENDUM CONSULTIVO OBBLIGATORIO
Le nuove norme prevedono il referendum consultivo preventivo obbligatorio prima dello sciopero, a meno che non si tratti di proclamazioni da parte di organizzazioni sindacali complessivamente dotate di un grado di rappresentatività superiore al 50% dei lavoratori. Per servizi o attività di particolare rilevanza è prevista anche la dichiarazione preventiva di adesione allo sciopero stesso da parte del singolo lavoratore.

2) SCIOPERO VIRTUALE
Per alcune categorie professionali le quali, per le peculiarità della prestazione lavorativa e delle specifiche mansioni, determinino o possano determinare, in caso di astensione dal lavoro, la concreta impossibilità di erogare il servizio principale ed essenziale, arriva lo sciopero virtuale. Lo sciopero virtuale prevede che un lavoratore dichiari l'astensione dal lavoro ma in realtà presti comunque la sua attività, perdendo però la retribuzione. Questa, insieme alla somma che deve erogare l'azienda, viene poi destinata a fini sociali. In questo modo non si danneggiano i cittadini e si fa comunque una pressione sull'azienda.

3) NORME ANTI-EFFETTO ANNUNCIO
E' prevista la comunicazione con un ampio anticipo della revoca dello sciopero.

4) NUOVA COMMISSIONE E NUOVI POTERI
Al posto della Commissione di garanzia nascerà la Commissione per le relazioni di lavoro a cui saranno attribuiti competenze di natura arbitrale e conciliativa. Avrà anche il compito di verificare l'effettivo grado di partecipazione agli scioperi e scambierà informazioni con le autorità amministrative competenti per l'adozione della ordinanza di precettazione.

5) TIPI DI PROTESTE VIETATE
Addio all'occupazione di strade, autostrade linee ferroviarie o aeroporti in seguito a uno sciopero. E' previsto infatti anche il divieto di forme di protesta o astensione dal lavoro lesive, anche per la durata o le modalità di attuazione, del diritto alla mobilità e alla libertà di circolazione anche attraverso l'individuazione, nei contratti e negli accordi collettivi relativi a servizi non essenziali, di specifiche formalità e procedure per la proclamazione.

6) AUTOTRASPORTO
Regole specifiche riguarderanno l'autotrasporto, con riferimento specifico alle prestazioni essenziali da garantire e la durata massima delle astensioni nel comparto.

7) SANZIONI
Il governo sarà delegato a rivedere e aggiornare il regime sanzionatorio, (le multe), nel caso di violazione delle regole sul conflitto da parte dei promotori del conflitto, delle aziende che tengono comportamenti sleali e dei singoli lavoratori, con specifico riferimento al fenomeno degli scioperi spontanei. Le sanzioni individuali previste dalla normativa sulla regolamentazione del diritto di sciopero sono riscosse da Equitalia e non più dai datori di lavoro.

25 febbraio 2009

1 commento:

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

E mo' so cazzi: così imparano ad eccedere.