mercoledì 18 marzo 2009

Carlo Vulpio in Europa

18 Marzo 2009

Torniamo in Europa, ma con degli italiani di valore di cui essere orgogliosi. Per questo presentiamo il nostro candidato che ha una storia umana, professionale ed etica, e che potrà rappresentare la migliore Italia in Europa.

Testo dell'intervento:

"Sono Carlo Vulpio e faccio il giornalista, o almeno cerco di fare questo mestiere in un Paese in cui fare il giornalista è diventata una cosa molto difficile. L'informazione e la libertà d'informazione sono elementi fondamentali per tutte le società democratiche e liberali, sono due pilastri strategici per la democrazia di questo Paese.
Siamo agli ultimi posti in tutte le classifiche, europee e mondiali, sulla libertà d'informazione. Questo deve essere più che un campanello d'allarme, ci deve far capire che oggi, con una Costituzione come la nostra, nella quale l'articolo 21 garantisce non solo la libertà di fare informazione ma anche la libertà e il dovere di essere informati in quanto cittadini, queste tutele costituzionali corrono un rischio come mai prima è accaduto.
Oggi abbiamo bisogno di capire un altro fatto importante: l'informazione non riguarda soltanto coloro che vogliono essere informati o soltanto coloro che per mestiere la fanno, ma riguarda indistintamente tutti i cittadini. Attraverso l'informazione si giocano delle partite fondamentali per un Paese che vuole definirsi democratico e che vuole rimanere in Europa. Dal punto di vista della libertà d'informazione, l'Italia è in Europa soltanto perché ci sono le Alpi a tenerla attaccata al Continente, se non fosse cosi saremmo già “scivolati attraverso lo stretto di Gilbilterra verso il Sudamerica”. Abbiamo bisogno di un'informazione libera, un'informazione vera, affinché tutti i cittadini abbiano la possibilità di far valere i loro diritti nel campo dell'uguaglianza sociale, del lavoro, della giustizia. Sono tutti problemi che passano oggi per questo snodo fondamentale.
Perché uno come me si candida? Non mi candido per un seggio a Strasburgo, è l'ultimo dei miei pensieri. Mi candido perché capisco che forse, permettetemi di dirlo, una faccia e un nome pulito sono spendibili in questa battaglia. Io ho già vinto dal momento in cui le mie idee e questa battaglia per l'informazione libera si affermano nell'agenda quotidiana di una campagna elettorale, del dibattito pubblico quotidiano, del discorso pubblico che tutti i cittadini fanno nelle loro case quando guardano la televisione e quando leggono i giornali. Di conseguenza, se il seggio a Strasburgo verrà, saremo contenti, se non verrà lo saremo ugualmente. Oggi per me è una giornata importante perché ho la possibilità di dire queste cose a voi e a tutti coloro che ritengono che queste cose siano importanti per il presente e per il futuro di tutti noi."

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