giovedì 30 aprile 2009

Bach / Art of fugue - Contrapunctus01 / Glenn Gould

2 commenti:

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

"Nel linguaggio musicale, con il termine contrappunto si possono intendere:
la presenza, in una composizione o in una sua parte, di linee melodiche indipendenti che si combinano secondo regole tramandate dalla tradizione musicale occidentale;
la parte della teoria musicale che studia queste regole.
Nella musica contrappuntistica la dipendenza delle linee melodiche tenute dalle varie voci di una composizione riguarda, in primis, l'aspetto armonico; ciò non toglie che le voci possano essere in relazione tra loro anche in base al materiale melodico, attraverso procedimenti imitativi. Nel contrappunto, quindi, l'effetto di accordo dato dal sovrapporsi delle diverse voci è in un certo senso incidentale. In primo luogo, infatti, il contrappunto si concentra sull'aspetto melodico piuttosto che sull'effetto armonico.

Il termine deriva dal latino punctum contra punctum, ovvero nota contro nota (punctum è il termine del latino medievale equivalente al nostro termine "nota")."

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

"L'arte della fuga (Die Kunst der Fuge), BWV 1080, è un'opera incompiuta e postuma di Johann Sebastian Bach composta negli anni 1748-1749 e pubblicata dopo la sua morte avvenuta nel 1750. L'opera contiene quattordici fughe e quattro canoni. È opinione comune che alcune delle fughe contenute siano tra le più complesse tra quelle mai composte, l'intera opera è sicuramente la composizione contrappuntistica più articolata, alcuni sostengono che si tratti di uno dei vertici più alti che la composizione musicale abbia mai toccato.

L'opera è scritta su una partitura che non contiene indicazioni sugli strumenti e si adatta all'estensione comunemente disponibile sugli strumenti a tasti del tempo di Bach (clavicembalo, organo). Tuttavia si tratta di un'opera che da un punto di vista tecnico pone non poche difficoltà che possono essere affrontate e risolte solo da un esecutore alquanto esperto e con particolare attitudine verso la musica contrappuntistica. Probabilmente Bach stesso concepì l'opera come eseguibile su un'ampia gamma, se non addirittura una combinazione di strumenti musicali. È eseguita, a volte, da gruppi di strumenti ad arco (quartetto d'archi, quartetto di viole da gamba, piccola orchestra), ed anche da strumenti ancora non esistenti all'epoca in cui la composizione fu concepita, quali il pianoforte o la fisarmonica; inoltre Hermann Scherchen ha scritto un arrangiamento (con l'esclusione dei canoni) per orchestra sinfonica.

Le fughe sono semplicemente intitolate "Contrapunctus" con un numero romano progressivo, in qualche caso con delle descrizioni aggiuntive che indicano il tipo di contrappunto utilizzato. Le diverse tecniche utilizzate per i canoni sono evidenziati come parte del nome (per intervallo e tecnica)."