lunedì 20 aprile 2009

Berlusconi nell'emergenza Abruzzo ritrova il rapporto con il Paese


di ANGELO MELONE

Il terremoto, l'emergenza umanitaria in Abruzzo e la strategia con cui il presidente del Consiglio ha risposto sembrano aver giovato al rapporto tra il governo e il Paese. In particolare a Silvio Berlusconi che recupera ben il 4% di consensi rispetto al mese di marzo, arriva a un gradimento del 56% e inverte una tendenza negativa che aveva eroso il suo "bagaglio" di fiducia mese dopo mese a partire dallo scorso ottobre con le prime dure avvisaglie della crisi economica.

Riguadagna consensi, dunque, anche il governo nel suo complesso (+2%) anche se all'interno della coalizione viene penalizzata la Lega (-4%) mentre gli elettori sembrano premiare il neonato Pdl con un +2%. Cambia, e di molto rispetto ai mesi precedenti, il quadro dell'opposizione. Fiducia nell'azione di Franceschini (+2% per il Pd), fatica per l'Italia dei Valori malgrado il costante impegno mediatico di Antonio Di Pietro: per il suo partito in un mese un -4% di consensi.

Il premier e il governo. Recupero per Silvio Berlusconi, dicevamo, rispetto ai mesi precendenti. In un mese la sua fiducia aumenta del 4%, e a "quota 56" torna ai livelli del gennaio scorso. Con il premier, recuopera anche il governo: un +2% che inverte, anche in questo caso, un calo che durava da ben cinque mesi e si attesta al 46% della fiducia.

I ministri. Appare ormai inossidabile, tra i ministri, la "leadership" di Roberto Maroni. Il titolare degli Interni è in continua crescita nella fiducia dei cittadini ormai da un anno senza quasi interruzioni. Anche ad aprile guadagna un altro 3% sul mese precedente, restando in testa con il 63% dei consensi. Ad una incollatura - 62% - i responsabili della Giustizia Angelino Alfano (+3) e del Welfare Maurizio Sacconi, al centro di molte polemiche ma che guadagna ben 5 punti in un mese. Sostanzialmente stabili gli altri ministri, tranne Umberto Bossi che cala del 2%.

I partiti. E il calo di Bossi corrisponde a quello della Lega, decisamente in controtendenza rispetto sia al governo che al Pdl. Il partito lumbard perde ben il 4% dei consensi in un mese e arriva al 29% (il minimo da un anno), mentre il Pdl guadagna due punti, probabilemnte sull'onda del congresso di unificazione, attestandosi esattamente al 50%.
Sorprese nel campo dell'opposizione. Gli elettori sembrano confermare la loro fiducia in Franceschini: il Pd, già cresciuto il mese scorso, guadagna un altro 2% e arriva a quota 31. Diverso il discorso per l'Italia dei Valori che perde ben il 4% dei consensi e accentua una erosione che dura ormai da 4 mesi. Crescono, e consistentemente, i consensi dell'Udc: con il 3% prosegue una scalata che dura da un anno e porta al partito di Casini un 33% di fiducia.

(20 aprile 2009)

1 commento:

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

ITALIOTA, MODERNO SINONIMO DI COGLIONE.
MA ANCHE DI ITALIANO IDIOTA.