lunedì 20 aprile 2009

Brunetta: «Col federalismo stop ai privilegi delle Regioni a statuto speciale »


ALBA (CUNEO) - «Tra poche settimane pubblicherò i curricula di tutti i direttori generali e dei manager della pubblica amministrazione». L'annuncio è del ministro per la pubblica amministrazione Renato Brunetta, intervenuto ad Alba alla presentazione del candidato sindaco Carlo Castellengo. «Lo farò -ha annunciato il ministro fra gli appalusi del pubblico- come ho pubblicato i nomi, i cognomi e le remunerazioni di tutti gli amministratori delle public utilities, le ex municipalizzate che a volte sono aree di grande efficienza ma a volte barconi per trombati». Ricordando che già sono stati pubblicati 27mila nomi e che saliranno nelle prossime settimane, Brunetta ha concluso: «Li pubblicherò tutti non per demonizzare qualcuno ma per trasparenza. Se uno è un bravo amministratore, produce bene e fa efficienza è giusto che sia pagato, ma la pubblica amministrazione non deve essere un ospizio per trombati della politica».

«FINE PRIVILEGI REGIONI STATUTO SPECIALI» - «Basta con le Regioni a statuto speciale» ha anche detto Brunetta, commentando le critiche del sindacato valdostano Savt-Ecole sulla legge Gelmini e sulla legge Brunetta. «Tutte le Regioni italiane - ha precisato - saranno speciali, non ci saranno più privilegi». «Le Regioni a Statuto speciale - ha affermato Brunetta - sono istituzioni della Repubblica che per 50-60 anni hanno chi bene chi meno bene goduto di un vantaggio finanziario. Molti l'hanno usato bene, altri meno bene. Con il federalismo e il federalismo fiscale che stiamo realizzando avremo tutte regioni a statuto speciale. Si giocherà non più sui trasferimenti maggiori, ma sull'efficienza, la qualità, la trasparenza, la produttività. E saremo tutti un po' più equi. Che nessuno - ha aggiunto - strilli alla lesa autonomia, non si tratta di questo. Si tratta solo di redistribuire meglio le risorse della collettività».

«QUELLO É UN FEDERALISMO EGOISTICO» - «Il sindacato Savt-Ecole ha detto oggi che per il prossimo anno ci sarà un incremento nella regione di 30 posti per gli insegnanti e «non il taglio di organici come avviene purtroppo nel resto del territorio nazionale in applicazione della legge Gelmini e della legge Brunetta». «Mi sono arrabbiato - ha sottolineato Brunetta - perchè è troppo facile aumentare gli insegnanti con i soldi degli altri. La Valle d'Aosta è una regione piccola, che riceve dallo Stato cinque volte le risorse delle altre. Questo è ciò che io chiamo federalismo bastardo: è troppo facile nascondersi dietro all'autonomia per sprecare le risorse». Secondo Brunetta, «federalismo non vuole dire avere la spesa facile, ma esercitare responsabilità e trasparenza». «L'attuale federalismo egoista di matrice post bellica - ha rimarcato - è finito. D'ora in poi dovrà esserci un federalismo nel quale tutte le Regioni siano speciali, e non perchè hanno più soldi delle altre. Credo che in Italia non dobbiamo più avere figli e figliastri, cicale e formiche, con i soldi che vanno sempre solo alle cicale. È stato così per 50 anni, ora è una storia finita: il federalismo che stiamo costruendo sarà un federalismo della convergenza e della responsabilità».

19 aprile 2009

1 commento:

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

LA PAROLA LATINA DA ME EVIDENZIATA IN ROSSO E' UN PLATEALE ERRORE DEL CATTEDRATICO BRUNETTA, IL QUALE NON SA LA REGOLA ELEMENTARE CHE LE PAROLE STRANIERE (E TALE E' IL LATINO IN QUANTO LINQUE MORTA) NON VANNO DECLINATE AL PLURALE.
NELLA SPECIE E' ESATTO DIRE "CURRICULUM" SIA AL SINGOLARE CHE AL PLURALE.