ROMA - Da qualche giorno il Cavaliere furente evita il contatto con la folla. Insolito per lui e infatti, dopo un periodo di clausura costellato solo di interviste tv e sfoghi con i giornali amici, ha deciso di farsi vedere di nuovo in piazza. Stasera intanto, dopo l'incontro con Zapatero, sarà all'Olimpico per assistere alla finale di Champion's. Poi, forte della sicurezza di avere con sé gli italiani, sarà venerdì all'Aquila, sabato alla Maddalena per controllare i lavori dopo lo spostamento del G8. Domenica andrà a Bari per un comizio e dopo la parata del 2 giugno ai Fori Imperiali potrebbe intervenire a qualche altra tappa elettorale a partire da Milano. Convinto che ci sia un'offensiva che mette in fila la sentenza Mills e il caso Noemi, Berlusconi si sfoga: "Ogni giorno mi stanno gettando del fango adosso, ma io sono sereno, vado avanti per la mia strada...".
Di tutto il caso Noemi si è occupata ieri sera una infuocata puntata di Ballarò in cui il ministro Bondi ha attaccato aspramente il nostro giornale e il direttore di Panorama Maurizio Belpietro, polemizzando con il direttore di Repubblica Ezio Mauro, ha sostenuto che l'ex fidanzato di Noemi, Gino Flaminio, sarebbe stato condannato in passato a due anni e sei mesi. La strategia del premier scelta con il suo avvocato-deputato Niccolò Ghedini - che ieri è entrato a Palazzo Grazioli appena il premier è tornato da Arcore - è ormai consolidata: la sinistra allo sbando e a corto di argomenti si butta sul gossip "per inventare storie false, gettare fango. Tutta una messinscena per disarcionarmi". Questo lo ha detto al telefono a un convegno di partito a Milano. E gli uomini della sinistra - ha rincarato la dose a un'emittente toscana - sono "politici professionisti che non sanno fare altro mestiere se non la politica e che quindi lo fanno non per gli altri ma per se stessi e sono malati di odio politico".
L'obiettivo di Berlusconi è superare il quaranta per cento e ottenere un plebiscito sul suo nome. Una sorta di referendum. Ieri però si è preoccupato di smentire che le europee "saranno un test su di me". La vicenda Noemi pesa, anche sui sondaggi e D'Alema si augura che almeno un risultato ci dovrebbe essere: il presidente del Consiglio "d'ora in poi ci risparmierà gli appelli all'insegna di Dio, patria e famiglia". Ma peserà anche sui rapporti fra Berlusconi e la Chiesa? Il segretario generale della Cei, monsignor Mariano Crociata, richiesto di un parere sulla vicenda Noemi, si chiama fuori da un giudizio diretto ma spiega che "il richiamo alla responsabilità degli adulti" fatto dal cardinale Bagnasco, vale per tutti, "non può essere sottovalutato o evaso", ma nemmeno "strumentalizzato a livello di cronaca quotidiana".
Ognuno - ha osservato significativamente - "ha la propria coscienza e ognuno ha la propria capacità di giudizio". Sullo sfondo resta la domanda se sia lecito occuparsi delle vicende private di un politico. Formigoni pensa di sì: "E' lecito discutere anche della vita personale delle persone pubbliche, e Berlusconi è certamente una persona pubblica". Del resto lo stesso premier ha sempre utilizzato la sua vita privata a fini di consenso politico. Ieri, intanto è stato il giorno delle mozioni in Parlamento: quella dell'Idv e quella del Pd. Il partito di Franceschini batte sul tasto della sentenza Mills e chiede al premier di rinunciare allo scudo del Lodo Alfano.
(27 maggio 2009)
2 commenti:
I lecchini di b. hanno dato ieri sera a ballarò l'ennesima dimostrazione di quanto siano imbevuti di idolatria verso il loro padrone. Non hanno più ritegno e come quei due anche molti altri. Mi chiedo come fanno tanti, troppi italiani a votarlo. Siamo speciali noi, io e te ad esempio, che non lo votiamo? O preferiamo far ragionare la nostra testa con quanto in essa contenuto?
ps.episodio commento del tutto dimenticato e nessunissima inimicizia.
Io provo una profonda ripugnanza per esseri così abbietti e servili.
P.S.: nemmeno mi ricordo più di che si stratta.
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