sabato 2 maggio 2009

Berlusconi, mini rimpasto complicato per promuovere la Brambilla



di Marco Conti

L'AQUILA (2 maggio) - Malgrado il fortissimo mal di schiena, Silvio Berlusconi ieri ha trascorso il 1 maggio spostandosi da una città all'altra del centro Italia. Prima a Napoli, per assistere al concerto della Berliner Philharmoniker diretto dal maestro Riccardo Muti. Dopo il pranzo in Prefettura, tutto il corteo presidenziale si è spostato a mezzo elicottero a L'Aquila, per poi far ritorno prima del calar della notte, sempre in elicottero a Roma.

Niente Arcore e Costa Smeralda, quindi, ma una giornata di lavoro in compagnia dei parlamentari Sestino Giacomoni e Francesco Giro con i quali ha pranzato insieme al prefetto di Napoli. Nel pomeriggio, alla sua decima visita in Abruzzo, il presidente del Consiglio ha avuto occasione di ribadire anche l'intenzione di voler procedere entro la prossima settimana a nuove nomine di ministri, vice e sottosegretari.

Poche ore tra la caserma di Coppito e la piazza centrale de L'Aquila per verificare i lavori di messa in sicurezza del Duomo, sono bastate al premier per ribadire ancora una volta l'esigenza di elevare a scranno più alto il sottosegretario Michela Brambilla. Stavolta di nomi il premier non ne ha fatti, a differenza di quanto accaduto nell'ultimo consiglio dei ministri, ma il riferimento è stato chiaro.

Infatti il presidente del Consiglio giustifica la necessità di ritoccare la squadra di governo promuovendo alcuni sottosegretari a vice ministri anche con l'opportunità di poter tenere corretti rapporti internazionali: «Un esempio è il settore del Turismo - spiega - che rappresenta il 12% del nostro Pil. In alcune riunioni recentemente un nostro sottosegretario ha trattato con alcuni ministri e si è sentito dire dai colleghi "mah, mi hanno mandato solo un sottosegretario!».

Per Berlusconi «è quindi necessario procedere a una promozione» in modo da conferire autorevolezza all'attuale sottosegretario che evidentemente fatica ad essere considerato prima di tutto da alcuni autorevoli ministri in carica. La soluzione del problema non è però di poco conto, visto che la legge fissa un tetto al numero complessivo dei membri di un governo, e che l'attuale, tra ministri, vice e sottosegretari, ha già toccato quota sessanta. Ed infatti il presidente del Consiglio si affretta a preciare che «sono tutte nomine che non spostano il numero dei componenti del governo», in quanto «si tratta di sottosegretari che diventano viceministri perché trovandosi in riunioni internazionali con ministri di altri Paesi si trovano male».

Se così fosse il problema non vi sarebbe e per il premier sarebbe anche ovvio salire al Quirinale per comunicare le sue intenzioni al Capo dello Stato che non potrebbe che prenderne atto. Una difficoltà ci sarebbe se invece si volesse procedere all'aggiunta di altri ministri rispetto al tetto fissato dalla legge "Bassanini" successivamente ritoccata o, peggio, allo "spacchettamento" di qualche ministero, come per esempio quello della Salute che attualmente risponde al ministro del Welfare Maurizio Sacconi. Sia l'ampliamento del numero dei ministri, sia la divisione in due di un ministero secondo l'interpretazione corrente necessitano infatti di una legge in grado di modificare le norme esistenti.

Inoltre, in qualità di sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega al Turismo, la Brambilla può essere elevata a rango di viceministro solo se trasferita sotto altro dicastero. Si mostra quindi complessa anche tecnicamente la nomina della Brambilla, senza contare le perplessità politiche degli alleati (An in testa) e di qualche ministro.

L'interessata però non molla e la sostanziale inazione del suo dipartimento trova in questo irrisolto problema un argomento che sembra convincere il premier. Resta ora da vedere se alla scarsa voglia del Cavaliere di voler mettere mano alla squadra di governo, non si aggiungono le obiezioni del Quirinale che potrebbe accettare un ampliamento solo in caso correzione della legge. Non a caso anche ieri Berlusconi ha confermato la richiesta di un incontro con Giorgio Napolitano proprio per risolvere la questione.

2 commenti:

Lorenzo ha detto...

Permettimi di dirti che stai facendo un lavoro eccellente,quello di mettere i migliori articoli dei giornali sotto forma di post.In questo modo ci si può confrontare sugli articoli
E' anche un bel lavoro di informazione, da parte mia ti dico grazie e lo leggerò quotidianamente.
Grazie
lorenzo

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

O.K.