sabato 2 maggio 2009

"Dinosauri, non fu un meteorite si estinsero per l'effetto serra"


di SARA FICOCELLI

E' UNO dei misteri più affascinanti della paleontologia: non è chiaro cosa abbia innescato, 80 milioni di anni fa, la scomparsa dei dinosauri dalla Terra, ma stando a una ricerca delle università di Princeton, New Jersey e Losanna non sarebbe stata solo colpa di un meteorite. Lo studio mette in forse l'ipotesi più accreditata, dimostrando che il cratere formato dal meteorite Chicxulub, che secondo lo studioso Walter Alvarez avrebbe provocato la scomparsa dei rettili giganti, risale in realtà ad un periodo anteriore. Il meteorite sarebbe caduto sulla Terra circa 300mila anni prima dell'estinzione di massa dei dinosauri, che quindi, come spiega la geoscienziata Gerta Keller della Princeton University, si sarebbero estinti più probabilmente a causa dell'effetto serra.

Soluzione definitiva al rompicapo scientifico o ennesima pulce nell'orecchio in un mare di teorie? "Entrambe le cose - spiega Cristiano Dal Sasso, paleontologo del Museo di storia naturale di Milano - diciamo che 300mila anni, paragonati all'arco di vita della Terra e alle ere geologiche ed evolutive, sono un periodo brevissimo. Io credo che la caduta del meteorite sia stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, alla quale si sono sommate tutte le cause tirate in ballo di volta in volta dagli studiosi".

Secondo l'autore del libro "Dinosauri italiani" alla caduta del meteorite sarebbe seguita una variazione dell'asse terrestre, che a sua volta avrebbe provocato terremoti, eruzione vulcaniche, sollevamento di ceneri e conseguenti stravolgimenti climatici di ogni tipo. "E comunque l'estinzione - precisa l'esperto - non è avvenuta in un colpo solo. I rettili marini hanno cominciato a sparire circa 80 milioni di anni fa e cinque milioni di anni dopo, nel cretaceo superiore, si assiste a una forte diminuzione della diversità della specie. L'effettiva scomparsa è diluita in un arco di tempo per noi talmente vasto da essere quasi inimmaginabile".

La teoria degli studiosi americani, pubblicata sul Journal of the Geological Society, sostiene dunque che il meteorite caduto nell'area nord dello Yucatan non avrebbe sterminato i dinosauri, ma solo innescato una serie di cambiamenti fatali. "Dal nostro studio risulta che nemmeno una specie è rimasta estinta a causa del meteorite - spiega la Keller - e questa per noi è una novità incredibile". In compagnia della collega Thierry Adatte, geologa dell'università di Neuchâtel, la scienziata ha presentato a Denver i risultati delle sue ricerche al congresso annuale della Società americana di geologia: "Da ormai una ventina d'anni siamo convinti che enormi attività vulcaniche in India, a circa 1000 chilometri dal centro dei Trappi di Deccan, abbiano avuto un'incidenza sull'estinzione dei dinosauri. Queste eruzioni sono state accompagnate da forti emanazioni di diossido di zolfo, un gas estremamente tossico, e da piogge acide, e sono state dieci volte superiori a quelle provocate dalla meteorite precipitata a Chicxulub".

Esattamente due secoli fa, Charles Darwin aveva capito che sono proprio i cambiamenti climatici a determinare l'affermazione o la scomparsa di una specie, e questa conclusione risponde a tale principio. Il cratere del meteorite Chicxulub ha però giocato un ruolo fondamentale nello stravolgimento degli equilibri ambientali, con suoi 180 chilometri di diametro, più o meno la distanza che c'è fra Roma e Grosseto: molti studiosi ritengono che, pur non avendo eliminato in un colpo solo i dinosauri, abbia provocato l'estinzione del 65% delle specie viventi. "Una teoria affascinante ma semplicistica - conclude la Keller - il processo di evoluzione e modificazione della vita è in realtà molto più complesso".

(29 aprile 2009)

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