ROMA - Franceschini insiste. "Chiedo di nuovo a Di Pietro di accettare l'incontro con noi e l'Udc per definire le iniziative parlamentari comuni per fronteggiare in modo unitario l'offensiva della destra e di Berlusconi" dice il segretario del Pd. Dall'Idv, però, arriva un rilancio che mette i democratici in una situazione di stallo. "Pronti all'incontro - dice Massimo Donadi - ma questo non è il momento delle parole: Pd e Udc sottoscrivano la nostra mozione di sfiducia al premier". Un testo che verrà presentato martedì e che difficilmente il Pd firmerà.
In vista delle elezioni, Franceschini chiede "l'unità delle opposizioni", spiegando come non serva anulla "fare a gara tra di noi su chi è il più duro nel fare opposizione o a chi la spara più grossa". Vede un rischio, il segretario del Pd. Che i partiti dell'opposizione finiscano per cannibalizzarsi, levandosi voti a vicenda.
Nonostante il Pd chiami all'intesa tra le varie anime dell'opposizione, l'Udc insiste sul no: "Quando il Pd dichiara che Berlusconi è un pericolo per la democrazia e poi si appresta a votare sì a un referendum che darebbe ancora più potere allo stesso Berlusconi, allora consiglio una seduta dallo psicanalista, perchè non vedo cosa si possa dire di un comportamento schizofrenico come questo" taglia corto Pier Ferdinado Casini. Mentre dall'Idv arriva un secco altolà: "Non ci su può chiedere di fare accordi con chi candida un condannato com Totò Cuffaro".
Da sinistra, invece, arriva un messaggio a Franceschini. Un'allenza serve. Ma con la sinistra. "Il comitato di liberazione da Berlusconi si deve fare con noi, non con Casini" dice segretario dei Comunisti Italiani Oliviero Diliberto.
Un dato è certo. A fronte di un gran parlare di allenze, i partiti dell'opposizione continuano ad andare avanti in ordine sparso. E il rischio della cannibalizzazione è sempre più concreto.
(24 maggio 2009)
In vista delle elezioni, Franceschini chiede "l'unità delle opposizioni", spiegando come non serva anulla "fare a gara tra di noi su chi è il più duro nel fare opposizione o a chi la spara più grossa". Vede un rischio, il segretario del Pd. Che i partiti dell'opposizione finiscano per cannibalizzarsi, levandosi voti a vicenda.
Nonostante il Pd chiami all'intesa tra le varie anime dell'opposizione, l'Udc insiste sul no: "Quando il Pd dichiara che Berlusconi è un pericolo per la democrazia e poi si appresta a votare sì a un referendum che darebbe ancora più potere allo stesso Berlusconi, allora consiglio una seduta dallo psicanalista, perchè non vedo cosa si possa dire di un comportamento schizofrenico come questo" taglia corto Pier Ferdinado Casini. Mentre dall'Idv arriva un secco altolà: "Non ci su può chiedere di fare accordi con chi candida un condannato com Totò Cuffaro".
Da sinistra, invece, arriva un messaggio a Franceschini. Un'allenza serve. Ma con la sinistra. "Il comitato di liberazione da Berlusconi si deve fare con noi, non con Casini" dice segretario dei Comunisti Italiani Oliviero Diliberto.
Un dato è certo. A fronte di un gran parlare di allenze, i partiti dell'opposizione continuano ad andare avanti in ordine sparso. E il rischio della cannibalizzazione è sempre più concreto.
(24 maggio 2009)
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