1/5/2009
Cos’ha detto Berlusconi all’assemblea della Coldiretti? Boh.
Cos’ha fatto Berlusconi all’assemblea della Coldiretti? Ha mangiato una fetta di mortadella avvitandosi un dito sulla guancia: mmm, che buona!
Cosa si è deciso al vertice franco-spagnolo dei giorni scorsi? Boh.
Cosa è successo al vertice franco-spagnolo dei giorni scorsi? Le modelle di Stato, Letizia e Carlà, hanno sfilato sul tappeto rosso con abiti attillati.
L’immagine era già da tempo l’unica comunicazione che i cervelli riuscivano ancora ad assimilare. Ma ora siamo alla caricatura, pur di rompere la crosta sempre più spessa della disattenzione.
L’immagine era già da tempo l’unica comunicazione che i cervelli riuscivano ancora ad assimilare. Ma ora siamo alla caricatura, pur di rompere la crosta sempre più spessa della disattenzione.
E le parole? Brodo ristretto alle dimensioni di un messaggino. «Yes we can», coniato da Obama e copiato da Ahmadinejad, fra qualche anno lo ricorderemo come esempio di prolissità.
Il futuro sono gli acronimi: «tvb», ti voglio bene (ma vado di fretta).
Provo una tenerezza ammirata per i professori che si ostinano a usare le subordinate e per i giornalisti che sognano di scrivere paginate.
Ne conservo centinaia nel cassetto, ritagliate e messe da parte in attesa di trovare quella mezz’ora ininterrotta che mi consenta di leggerle e che una vita modellata sui ritmi degli spot rende tecnicamente impossibile.
Com’è un mondo dove gli slogan hanno preso il posto dei discorsi, le barzellette dei racconti e le immagini caricaturali (o ritoccate) di quelle spontanee? Un mondo di persone superficiali, smemorate e facilmente impressionabili.
Rimane il mistero di come facciano a passare tutto il giorno al telefonino.
Di cosa parlano, se più nessuno è in grado di ascoltarle?
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