martedì 26 maggio 2009

L'Idv presenta la mozione di sfiducia



ROMA - L'Italia dei Valori propone alla Camera la sfiducia al governo presieduto da Silvio Berlusconi e lo fa in una mozione illustrata questa mattina a Verona da Antonio Di Pietro. Il Pd annuncia invece una mozione "per avanzare la richiesta politica al presidente del Consiglio affinché dimostri che il lodo Alfano non era finalizzato ai suoi processi ma aveva un carattere generale e quindi rinunci al lodo e accetti di affrontare la giustizia come tutti gli altri cittadini italiani".

"Il premier - ha detto il segretario Dario Franceschini illustrando l'iniziativa parlamentare dei Democratici - dimostri che non c'è una giustizia per i potenti e una giustizia per tutti gli altri italiani". Nella mozione si avanza anche l'impegno ad abrogare il lodo Alfano "anticipando un disegno di legge di una sola riga che abroga la legge 124". "Basta una riga - evidenzia il leader Pd - per abrogare il lodo Alfano".

Nella mozione presentata dall'Idv capo d'accusa è la vicenda 'Mills'. Le tre pagine della mozione sintetizzano il caso giudiziario e ricordano come "il 17 febbraio 2009 l'avvocato inglese David Mills sia stato condannato a 4 anni e 6 mesi di reclusione per corruzione in atti giudiziari".

"E' di tutta evidenza - si legge nella mozione - che pur trattandosi di una sentenza di primo grado, e dunque restando valido il principio della presunzione di innocenza, il caso ha assunto una valenza politica enorme, coinvolgendo direttamente il presidente del Consiglio in carica ed essendo le accuse in essa contenute di tale straordinaria gravità da destare eccezionale allarme nell'opinione pubblica".

L'Idv sottolinea anche la gravità della decisione di Berlusconi di opporre il 'Lodo Alfano', decisione che ha avuto "un'enorme rilievo internazionale". "In questo contesto l'immagine ed il prestigio internazionale del nostro Paese appaiono gravemente compromessi dal comportamento del Presidente del consiglio che pare privilegiare un proprio interesse privato a continuare a gestire una posizione di potere politico a dispetto dell'interesse nazionale dell'intero Paese", si legge nella mozione.

Di Pietro rinnova l'invito a Pd e Udc a sottoscrivere la mozione: "La mozione di sfiducia che vi chiediamo di sostenere non ha lo scopo di battere ora, subito a tavolino la maggioranza di Berlusconi. Ha un obiettivo più grande, più importante, che inizia oggi e che dovrà durare nel tempo, ovvero avviare un percorso parlamentare congiunto che metta in discussione la credibilità della leadership di Silvio Berlusconi nelle aule e nelle piazze del paese".

E spiega anche perché ha deciso comunque di agire, anche senza il sostegno di tutta l'opposizione: "A noi dell'Italia dei valori l'opposizione del giorno dopo interessa ben poco. Noi non possiamo accettare i cosiddetti 'consigli' di chi ci dice che 'la mozione di sfiducia a Berlusconi è inutile perchè siete una minoranza'. Questa è l'idea di un perdente che ha smesso di nuotare perché la riva è lontana, e quindi è già morto e fa morire la democrazia".

"Diamo dunque il via oggi, insieme, - ha concluso il leader dell'Idv - ad una nuova azione di resistenza contro questa deriva populistica, sostenendo la mozione di sfiducia. Con un'opposizione unita, anche una scontata posizione minoritaria è una battaglia vinta. Quello che conta è portare uniti tale battaglia in Parlamento, fare in modo che questa sia la mozione di tutte le opposizioni".

(26 maggio 2009)

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