domenica 3 maggio 2009

Scuola. Il debutto dei presidi-spia


il Manifesto - 01-05-2009

La norma e' rimasta li', nascosta in quel generalissimo riferimento ai "pubblici servizi", in quell'articolo 45 che ha fatto scalpore perche' introduceva l'obbligo per i medici di denunciare gli immigrati irregolari che si fossero presentati in ospedale a chiedere cure. Ma da settimane, ormai, le organizzazioni sindacali e le associazioni - laiche e cattoliche - che si oppongono al disegno di legge sulla sicurezza lanciano l'allarme: l'articolo 45 contiene un altro veleno contro la civile convivenza. E cioe' l'obbligo per le scuole di denunciare le famiglie "irregolari". Un'eresia per la scuola pubblica come oggi la conosciamo. L'obbligo all'istruzione e' rivolto a tutti i minori di 16 anni presenti in Italia. Questo ha permesso alla scuola di essere, in questi anni, uno straordinario avamposto delle istituzioni pubbliche, oltre che un baluardo di democrazia. Ma ora, di soppiatto, il governo Berlusconi vuole far saltare il banco. Ieri a porre l'attenzione su questo "particolare" e' stato un deputato dell'Italia dei valori, il vicepresidente del gruppo alla Camera, Antonio Borghesi: "Questo provvedimento - ha aggiunto - contiene norme disumane che nulla hanno a che fare con il contrasto all'immigrazione clandestina. Sono norme che infieriscono impietosamente sulle donne e, in particolare, sui bambini. Ci ritroveremo, tra qualche anno, con una generazione di bambini fantasma, che vivono, respirano nel nostro paese, che potranno essere curati nei nostri ospedali ma che per l'anagrafe italiana continueranno a non esistere".
Il pericolo - che, qualora fosse posta la fiducia alla Camera diventera' una certezza - risiede nella cancellazione di una frase contenuta nell'articolo 6 del Testo unico sull'immigrazione. In questo articolo si dice che i documenti inerenti al soggiorno devono essere sempre esibiti "fatta eccezione per i provvedimenti riguardanti attivita' sportive e ricreative a carattere temporaneo e per quelli inerenti gli atti di stato civile o all'accesso a pubblici servizi". Bene. Ora l'articolo 45 del disegno di legge sulla sicurezza stabilisce che il permesso di soggiorno debba essere presentato anche per gli atti inerenti lo stato civile e l'accesso a tutti i servizi pubblici. Ivi compresa, e' la logica deduzione, la scuola.
Non solo.
Come spiega Sergio Briguglio, esperto di diritto dell'immigrazione: "Se il genitore dovra' esibire il permesso il preside sara' messo di fronte all'eventuale condizione di soggiorno illegale, del genitore non del figlio, e non potra' fare altro che sporgere denuncia trattandosi di un reato perseguibile d'ufficio".
Due indizi fanno una prova. Il disegno di legge sulla sicurezza vuole che i presidi italiani si trasformino in spie.
"Non avevamo dubbi che andassero a parare li', e infatti da un mese abbiamo lanciato una petizione contro questo aspetto del disegno di legge sulla sicurezza", dice Mimmo Pantaleo, segretario della Flc della Cgil. "Per noi l'idea di una scuola aperta a tutti e' un punto identitario. Le norme contenute nel pacchetto sicurezza sono razziste e odiose. E d'altronde si inseriscono all'interno di un preciso disegno: svilire il ruolo della scuola pubblica nella sua funzione di integrazione. Siamo pronti alla disobbedienza civile".
Proprio stamattina, a partire dalle 10, si terra' un presidio a piazza Montecitorio promosso da Cgil, Arci, Acli, Federazione delle Chiese evangeliche e molti altri contro il pacchetto sicurezza. "La questione delle scuole ci sta particolarmente a cuore - dice Filippo Miragli, responsabile dell'Arci Immigrazione - anche se e' difficile fare una classifica tra i punti che devono essere a tutti i costi eliminati: pensiamo al permesso di soggiorno a punti e al reato di immigrazione clandestina".
Protesta anche il segretario della Cisl scuola, Francesco Scrima: "L'istruzione e' un obbligo e un diritto per tutti i minori. E non lo diciamo noi, ma le Convenzioni internazionali". Contro l'obbligo di denuncia da parte degli insegnanti e di "chiunque svolga incarichi pubblici" si erano apertamente schierato i famosi 101 parlamentari del Popolo delle liberta' capitanati da Alessandra Mussolini. In una lettera indirizzata al premier sostenevano chiaramente che sarebbe stato "un errore imperdonabile" porre la fiducia sul ddl senza correggere l'obbligo per i medici e per tutti i pubblici ufficiali di denunciare gli irregolari. La battaglia sui medici e' stata vinta. Per salvare gli insegnanti c'e' ancora poco tempo.

Cinzia Gubbini
29 aprile 2009

4 commenti:

ex LSU-ATA (Maurizio) ha detto...

Alla c.a. del DIRETTORE del blog
Gentilissimo Direttore,
Noi siamo 15.000 dipendenti in servizio nelle Scuole Statali di tutta Italia con mansioni di pulizia, solo in Campania 6000 dipendenti.
Nasciamo come Lavoratori Socialmente Utili da progetti Comunali , Regionali e Provinciali .
Per più di cinque anni ci hanno utilizzato per sopperire alla mancanza del personale ATA. Si svolgeva quindi lo stesso lavoro degli ATA, con un'unica differenza ,noi percepivamo 800.000 lire al mese ,loro 1200.000 lire al mese, e come se non bastasse le 800.000 lire ci arrivavano a casa sotto voce di sussidio e non di stipendio , con contributi figurativi,al danno la beffa.
Finalmente il 01-07-2001, grazie al governo reggente di quel periodo, fummo assunti a tempo indeterminato da ditte private per svolgere il servizio di pulizia nelle scuole, l’ operazione fu denominata STABILIZZAZIONE degli LSU, ma di fatto viviamo da allora una situazione di estrema precarietà legata ai vari passaggi di cantiere fra le ditte che si succedono e agli stanziamenti da parte dei Governi e delle Leggi Finanziarie che tutte le volte dimenticano di prevedere i finanziamenti per il prosieguo della nostra attività.
Proprio in questi ultimi mesi siamo stati tutti a rischio licenziamento per mancato stanziamento dei fondi da parte del Governo e, nel tentativo di riuscire a porre l’attenzione della politica anche su di noi, sono arrivato anche a Lei.
In tutta Italia come ho già detto siamo circa 15.000 persone che vivono questa situazione, il nostro fine attualmente è quello di essere stabilizzati alle dipendenze del MIUR come personale ATA.
A tal proposito il sottosegretario del MIUR Dott. Giuseppe Pizza, il 9 marzo scorso ha riferito ai sindacati la volontà di aprire una serie di confronti e di trattative tra le parti dirette a questo scopo (un tavolo tecnico).
Ma nel 2003, alla proposta del governo di applicazione della legge 144/99 art.45 comma 8 che riservava il 30% dei posti vacanti ATA agli Lsu, SI OPPOSERO proprio i sindacati che ci rappresentano.
Come possiamo, perciò, affidare ai sindacati la risoluzione della nostra problematica?
Il 26/3/2009 è comparso su più agenzie giornalistiche (fra cui Apcom e Tuttoscuola) un intervista del ministro Gelmini che dichiarava che negli emendamenti alla Conversione in legge del cosiddetto “decreto legge incentivi” del Governo approvati dalle Commissioni VI Finanze e X Attività Produttive ve ne era uno, il 7 bis, con il quale venivano stanziati 400 milioni di euro per interventi urgenti e indifferibili nel settore dell’istruzione e affermava che tali risorse erano destinate all’assunzione degli LSU nella scuola. Non è però chiaro se si tratta di tutti gli ex LSU impiegati attualmente nelle scuole o soltanto degli ex LSU con contratto di co.co.co. a tempo determinato (precari), oppure, come pensiamo che sia, si è solo previsto il rifinanziamento dell’ anno 2009 degli appalti con le cooperative.
Noi speriamo che il decreto riguardi l’ assunzione di tutti gli ex LSU, altrimenti saremo ancora costretti a vivere con l’ansia di perdere il lavoro ad ogni cambiamento di Governo o ad ogni eventuale crisi futura.
Carissimo Direttore,
noi non siamo ne politici ne esperti in economia ma crediamo che la soluzione,anche in virtù di quanto ha dichiarato il MIUR (riconoscendo il nostro operato all’interno delle scuole indispensabile) ,sia a portata di mano.
Ci siamo permessi di fare i conti in tasca allo Stato e ci siamo resi conto
che le ditte per cui lavoriamo percepiscono in toto 420.000.000 di euro annui,
per 15.000 ex lsu in tutta Italia, ebbene secondo i nostri calcoli se ci assumesse direttamente il MIUR come personale ATA , lo Stato risparmierebbe circa 200.000.000 di euro e in un periodo come questo che attualmente viviamo, dove si invoca al risparmio nel nome di una crisi internazionale, sarebbe un controsenso non assumerci.
Lo sperpero di denaro pubblico a vantaggio delle Ditte che ci gestiscono è stato denunciato persino dalla trasmissione di REPORTER del 19-aprile-2009 in onda su RAI 1.
Spero di non disturbarla troppo e che Lei possa dedicare un po’ di tempo alla nostra questione .
Fiducioso di un Vostro interessamento le porgo, anche a nome dei miei colleghi, cordiali saluti.
Maurizio
Blog di categoria:
http://exlsu-ata.blogspot.com

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Perdinci ! Certo che sì, ci mancherebbe, nei limiti di ciò che posso fare, accogliere sul mio blog le vs. denunce, che è poca cosa ma è tutto quello che posso fare.
Grazie per l'attenzione.

ex LSU-ATA (Maurizio) ha detto...

Ringraziamo Il dott. Luigi Morsello per l'adesione al nostro blog, siamo sicuri che sia persona sensibile e utile alla denuncia della nostra problematica.
Grazie per aver pubblicato sul suo blog la nostra denuncia, spero che diventi un passaparola tra i vari blog, sensibili a tali problematiche.
La ringrazio inoltre per la disponibilità che ha subito mostrato rispondendo ad alcuni commenti sul nostro blog.
Benvenuto tra gli operai fantasma.

Ho inserito il suo blog tra i siti da me consigliati. MAURIZIO

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Grazie. Anch'io ho fatto analogamente.