CORFÙ - Sull’aereo che lo porta a Corfù per il vertice Nato-Russia, il premier Silvio Berlusconi rivendica più volte un ruolo di primo piano nella distensione dei rapporti tra i Paesi dell’Alleanza atlantica e la Federazione russa. Rapporti che negli ultimi anni hanno segnato il picco più basso al momento della crisi della Georgia. E di quel periodo Berlusconi ricorda: «Per fortuna io ho spedito a Mosca da Medvedev il buon Nicolas Sarkozy, che era il mio avvocato tanti anni fa. Io sono sempre stato al telefono con Putin per ricomporre le cose, altrimenti il divorzio che sarebbe venuto fuori sarebbe stato difficilmente ricomponibile».
COLLABORAZIONE CON RUSSIA - Silvio Berlusconi si ferma a scambiare alcune battute con i giornalisti a bordo dell'aereo: «Oggi è un passaggio importante. Da figlio della guerra fredda e degli arsenali atomici ho ritenuto che fosse importante essere a Corfù per dare ulteriore impulso alla collaborazione Nato e Russia dopo le scelte della precedente amministrazione americana e della mia amica Condoleezza Rice, che dopo avere studiato una vita i soviet è tornata alla sua antica passione...». Il presidente del Consiglio spiega le ragioni della sua partecipazione a sorpresa al summit nell'isola greca, spiegando che il suo obiettivo è riprendere il dialogo tra Mosca e l'Alleanza atlantica dopo le tensioni delle ultime settimane, ristabilendo lo spirito di Pratica di Mare. «Quando atterro avrò un colloquio telefonico con Mevdev. Io sono qui soprattuto per essere stato invitato da Jaap de Hoop Scheffer, perché sono stato quello che ha portato avanti l'accordo tra Nato e Federazione russa a partire dal 2002, a Pratica di Mare. Non so se oggi si raggiungerà un accordo scritto ma era importante esserci. Nel 2002 io ho scritto di mio pugno l'intesa tra l'alleanza atlantica e la russa e quindi bisognava stare qui sabato mattina. Il vertice inizierà alle 17 (ora locale ndr) e si concluderà alle 19.30. Io sarò il primo ad intervenire e nella mia relazione parlerò anche dei temi del G8».
LA RIPRESA DELLE RELAZIONI - Il premier ripercorre tutte le tappe dei rapporti da Pratica di Mare in poi. In particolare ricorda un episodio sul presidente francese Nicolas Sarkozy: «Per fortuna ho spedito a Mosca il buon Nicolas Sarkozy, che era il mio avvocato tanti anni fa. Allora sono stato sempre al telefono con Putin per ricomporre le cose, altrimenti il divorzio tra Nato e l'Alleanza sarebbe stato difficilmente ricomponibile». Il Cavaliere descrive lo stato delle relazioni Nato-Russia spiegando che era necessario partecipare al summit per ristabilire lo spirito di Pratica di Mare. Dal 2002, infatti ci sono state alcune tensioni tra le parti in causa. Il posizionamento da parte dell'amministrazione Usa dei missili della Repubblica Ceca in Polonia e poi la risposta russa con i missili nell'enclave di Kaliningrad. Episodi che hanno provocato tensioni. Senza contare poi l'offerta troppo veloce della Nato a Georgia e Ucraina di entrare nell'Alleanza. Berlusconi insomma, è pronto a fare da mediatore e a riprendere «un cammino difficile. Non credo che sia ancora il momento di arrivare ad un conclusione scritta, ma alla fine di luglio, il 22 abbiamo un'altra riunione degli ambasciatori a Bruxelles. Oggi cominciamo a parlare di tutto, mettendo a posto le cose. Io prenderò la parola nel primo incontro. Naturalmente, dobbiamo fare sempre i conti con i paesi dei Balcani. In particolare il Cavaliere ci tiene a distribuire alla stampa la dichiarazone dei capi di Stato e di governo diffusa al termine del summit di Pratica di Mare: »Vi ho dato questo documento perché è giusto sottolineare che l'Italia fa anche delle cose buone e molto importanti».
27 giugno 2009
COLLABORAZIONE CON RUSSIA - Silvio Berlusconi si ferma a scambiare alcune battute con i giornalisti a bordo dell'aereo: «Oggi è un passaggio importante. Da figlio della guerra fredda e degli arsenali atomici ho ritenuto che fosse importante essere a Corfù per dare ulteriore impulso alla collaborazione Nato e Russia dopo le scelte della precedente amministrazione americana e della mia amica Condoleezza Rice, che dopo avere studiato una vita i soviet è tornata alla sua antica passione...». Il presidente del Consiglio spiega le ragioni della sua partecipazione a sorpresa al summit nell'isola greca, spiegando che il suo obiettivo è riprendere il dialogo tra Mosca e l'Alleanza atlantica dopo le tensioni delle ultime settimane, ristabilendo lo spirito di Pratica di Mare. «Quando atterro avrò un colloquio telefonico con Mevdev. Io sono qui soprattuto per essere stato invitato da Jaap de Hoop Scheffer, perché sono stato quello che ha portato avanti l'accordo tra Nato e Federazione russa a partire dal 2002, a Pratica di Mare. Non so se oggi si raggiungerà un accordo scritto ma era importante esserci. Nel 2002 io ho scritto di mio pugno l'intesa tra l'alleanza atlantica e la russa e quindi bisognava stare qui sabato mattina. Il vertice inizierà alle 17 (ora locale ndr) e si concluderà alle 19.30. Io sarò il primo ad intervenire e nella mia relazione parlerò anche dei temi del G8».
LA RIPRESA DELLE RELAZIONI - Il premier ripercorre tutte le tappe dei rapporti da Pratica di Mare in poi. In particolare ricorda un episodio sul presidente francese Nicolas Sarkozy: «Per fortuna ho spedito a Mosca il buon Nicolas Sarkozy, che era il mio avvocato tanti anni fa. Allora sono stato sempre al telefono con Putin per ricomporre le cose, altrimenti il divorzio tra Nato e l'Alleanza sarebbe stato difficilmente ricomponibile». Il Cavaliere descrive lo stato delle relazioni Nato-Russia spiegando che era necessario partecipare al summit per ristabilire lo spirito di Pratica di Mare. Dal 2002, infatti ci sono state alcune tensioni tra le parti in causa. Il posizionamento da parte dell'amministrazione Usa dei missili della Repubblica Ceca in Polonia e poi la risposta russa con i missili nell'enclave di Kaliningrad. Episodi che hanno provocato tensioni. Senza contare poi l'offerta troppo veloce della Nato a Georgia e Ucraina di entrare nell'Alleanza. Berlusconi insomma, è pronto a fare da mediatore e a riprendere «un cammino difficile. Non credo che sia ancora il momento di arrivare ad un conclusione scritta, ma alla fine di luglio, il 22 abbiamo un'altra riunione degli ambasciatori a Bruxelles. Oggi cominciamo a parlare di tutto, mettendo a posto le cose. Io prenderò la parola nel primo incontro. Naturalmente, dobbiamo fare sempre i conti con i paesi dei Balcani. In particolare il Cavaliere ci tiene a distribuire alla stampa la dichiarazone dei capi di Stato e di governo diffusa al termine del summit di Pratica di Mare: »Vi ho dato questo documento perché è giusto sottolineare che l'Italia fa anche delle cose buone e molto importanti».
27 giugno 2009
3 commenti:
Immagino quanto saranno contenti Sarkozy e i francesi per questa INUTILE vanteria del Silvio nazionale: una vera e propria spacconata.
DI MALE IN PEGGIO.
La Francia non se l'era ancora inimicata...doveva pur trovare l'argomento giusto per farlo.Ora i francesi sanno che il loro Presidente come Mills ha lavorato per Silvio Berlusconi...Sarkozy gliene sarà grato! :DDD
Più stronzate fa prima ce lo leviamo di torno.
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