venerdì 19 giugno 2009

Mai affidarsi al boia

ANTONIO DI PIETRO
19 Giugno 2009

Andro' a votare perche' è un dovere ed un diritto irrinunciabile di ogni cittadino.
Votero' no
perche' il referendum, che ritenevo un grimaldello per costringere il Parlamento a rivedere la legge elettorale, definita "porcata" dal suo stesso ideatore Calderoli, in realta' si trasformera' in uno scacco matto alla democrazia per gli obiettivi ignobili del Presidente del Consiglio.

Se passasse il referendum questa classe politica trasformerebbe la volontà popolare in un “porcellum del porcellum” modificando la legge elettorale con regole ancor peggiori di quelle abrogate dai cittadini. Il referendum indica “cosa” modificare, ma affida poi al boia il “come” modificare.

Il risultato finale sarebbe devastante e porterebbe la maggioranza, che ora occupa le istituzioni, saldamente e perennemente al comando con un consenso minimo nel Paese. Basterebbe un pugno di raccomandati e di prezzolati per ottenere una maggioranza parlamentare che oggi il Partito Delle Lingerie, il Pdl, negozia, quantomeno, con il partito dei fucili scarichi, la Lega.

Mettere un uomo, debole e ricattabile, alla testa di un partito di matrice dell’utriana, significa spegnere per sempre la speranza di tornare ad essere un Paese democratico.

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