«Penso alla candidatura? Certo che lo faccio»: Sergio Chiamparino non nasconde di essere tentato dall'idea di correre per la segreteria del Partito democratico, anche se ammette di non voler interrompere il mandato da sindaco di Torino, che scade solo nel 2011. Ne ha parlato a margine del raduno al Lingotto dei cosiddetti 'piombini', i giovani del Pd coordinati da Giuseppe Civati e Paola Concia. «Penso alla candidatura? Certo che lo faccio - ha ammesso Chiamparino -. Passo tutto il giorno a pensare, ed è giusto riflettere anche sulla candidatura visto che tantissime persone sono venute a chiedermi di scendere in campo. Ma la priorità è quella di rispettare il mandato da sindaco che mi hanno assegnato tutti i cittadini di Torino». «Fanno pressing su di me come fossi un pericoloso attaccante. Non lo sono. Se lo fossi stato mi sarei messo a giocare nel Toro per salvarlo dalla serie B» ha anche aggiunto il primo cittadino di Torino Lo ha detto il sindaco di Torino intervenendo all’assemblea dei giovani democratici al Lingotto. «Ci sono dei candidati che hanno presentato delle mozioni - ha aggiunto Chiamparino - e su questa base si valuterà come collocarsi».
FRANCESCHINI - All'incontro al Lingotto hanno partecipato anche i big del Pd. Dario Franceschini e Pier Luigi Bersani, seduti in prima fila, hanno ascoltato tutti gli interventi che si sono susseguiti sul palco, decisi a non prendere la parola. Poi hanno cambiato idea, dando vita al primo confronto tra i due candidati alla segreteria. Per l'attuale leader, le varie opzioni che si stanno profilando per la candidatura alla segreteria del partito non stanno ad indicare che il Pd sia «alla resa dei conti, o alla guerra tra bande, ma è solo una questione di democrazia». «Ho visto che molti, anche tra i dirigenti del Pd, sono impauriti, dalla prospettiva di dovere scegliere da che parte stare - ha aggiunto Franceschini -, non capisco questo paura perché il confronto che si sta animando è questione di democrazia, non certo di resa dei conti. Per stabilizzare il nostro progetto abbiamo bisogno di una segreteria che vinca la battaglia congressuale». «Il congresso ci farà bene - è la convinzione dell'attuale segretario dei democratici -i cambiamenti non passano da un accordo ma dalla durezza del confronto». «Farò la mia squadra prima del Congresso, scegliendo tra chi ha voglia di cominciare la battaglia del cambiamento» ha aggiunto Franceschini nel suo intervento all'incontro promosso, a Torino, a due anni dal discorso di Veltroni. «Della squadra - ha specificato - faranno parte sindaci, amministratori locali, presidenti di provincia, parlamentari radicati nel territorio, coordinatori dei circoli e non ci sarà alcun riferimento a nomi dati da qualcuno che conta».
BERSANI - Come Franceschini, Bersani è convinto che «il congresso può far fare un passo avanti» al Pd. «È un congresso fondativo - ha osservato Bersani - facciamo una discussione politica sull'Italia». Poi ha ribadito che punterà «sul territorio. Facciamoci vedere dagli italiani - ha detto - discutere anche dei loro problemi perchè questa è una fase delicatissima per il Paese». Gli italiani, ha aggiunto, «devono capire che stiamo parlando di loro e di noi in quanto vogliamo essere più utili a loro e in particolare ai ceti popolari e produttivi di questo paese, da cui noi ci stiamo distaccando». «Se perdiamo questa occasione - ha detto Bersani dal palco dell’assemblea dei giovani democratici a Torino - ci si può presentare davanti una questione molto seria per i nostri ideali, i nostri valori, gli interessi che vogliamo difendere». In corsa per la segreteria del Pd, Bersani, parlando ad una attenta platea, a proposito della nuova generazione del Pd, ha osservato: «La nuova generazione c'è già. Non bisogna inventarla, ma riconoscerla». Prima di salire sul palco Bersani aveva anche parlato dello Statuto del partito: «È stato adottato un anno e mezzo fa e certamente andrebbe modificato, ne discuteremo al congresso. Per adesso il congresso lo facciamo con quelle regole un po’ barocche», ha detto l'ex ministro del governo Prodi.
27 giugno 2009
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