domenica 21 giugno 2009

Porno 2.0 mette in crisi l'industria


21/6/2009


I filmini "hard" autoprodotti dagli utenti, e diffuso dalle piattaforme di free videosharing, stanno mettendo in difficoltà l’industria del porno a pagamento, da Playboy ai cinema a luci rosse.

La categoria "adult" su Internet è ormai al 30% con il segno più davanti ai siti che danno accesso gratuito ai video amatoriali continuamente aggiornati.

Siti come YouPorn (versione sex di YouTube), numero uno in Italia con una quota di mercato del 10% e una crescita di 3 punti percentuali rispetto ad un anno fa, hanno 2 milioni e passa di utenti e un consumo medio per persona di circa 45 minuti al mese.

In Italia, secondo i dati che l’ANSA ha appreso da Nielsen Online gli utenti sono 6 milioni 250 mila con un’ora e 27 di visione. 71% maschi, 29% donne: l’età più interessata è tra i 35-49 anni (rappresentano il 35,5%) ma anche dai 25 ai 34 anni. Utenti decisamente (il 78%) acculturati (il 50% ha almeno il diploma di scuola superiore) e in maggioranza studenti e impiegati.

6 commenti:

Francy274 ha detto...

aaaaah peròòò...pure i "porci" soffrono la crisi! :))
Certo che gli italiani quando vogliono primeggiare non si tirano certo indietro, peccato lo facciano in gran parte per le idiozie!!

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Visto? Mi sono divertito un sacco a postare questo articolo!

Francy274 ha detto...

Ha divertito anche me...aspettiamoci rimostranze da parte dei "produttori" per i diritti d'autore :))
Ehiiii...ma non sarà un escamotage per attaccare ancora una volta internet? Mi sorge un dubbio!! ;)

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Concordo.;-o)
Aggiungo che a me la pornografia fa schifo, è puro meccanicismo, nulla a che vedere con l'erotismo, meno che mai con la sensualità.

Anonimo ha detto...

Accidenti, ma queste giovani generazioni stanno messe male pure in campo sessuale, se hanno bisogno di video hard. E io che pensavo che la produzione porno fosse per i vecchi con illusioni di gioventù, tipo silvio. A questo punto dico: come eravamo belli noi, che avendo poche occasioni per fare pratica,trovavamo il tempo di divertirci, studiare, crescere emotivamente, affettivamente e culturalmente apprezzando l'immensa ricchezza di possibilità che la vita ci offriva.
rossana

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Per i giovani (vuoti) e per Silvio!