Fuoco di fila nei confronti di Debora Serracchiani, la candidata del Pd più votata nel Nord-Est, dopo l'intervista pubblicata da Repubblica oggi. Pollastrini, Zingaretti, Follini, Carloni, Chiaromonte, Carra, Marrazzo: è lungo l'elenco degli esponenti del Pd che contestano le affermazioni della donna che ha messo a segno l'indiscutibile primato di superare il premier Berlusconi alle ultime elezioni europee nella sua circoscrizione, e che ha dichiarato senza mezzi termini la sua preferenza per Dario Franceschini, bollando Pierluigi Bersani e Massimo D'Alema come "apparato". E lei, dopo essere stata bersagliate di critica, replica su Facebook: "Non sto con Dario per simpatia, ma perché vuole creare una nuova classe dirigente".
"Il Pd - sottolinea Gianni Pittella, responsabile organizzazione mozione Bersani - nasce dall'incontro di milioni di cittadine e cittadini che hanno creduto in un progetto nuovo che affonda le sue radici nella storia delle grandi famiglie riformiste italiane. Negare questa storia, rimuoverla con sprezzante disinvoltura, negare il ruolo di chi ne è stato e ne è protagonista, è come recidere le proprie radici e buttarsi nel vuoto".
Mentre il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, trova futile la motivazione in virtù della quale Serracchiani dichiara di schierarsi con Franceschini ("è il più simpatico"): "Se questo è il criterio, peccato che siano morti Totò e Tina Pica. Erano molto simpatici e sarebbero stati un ticket straordinario". Sulla stessa lunghezza d'onda il governatore del Lazio, Piero Marrazzo: In politica certamente conta l'aspetto umano, ma soprattutto conta la visione. A me interessa sapere chi nel Partito democratico vuole costruire un partito riformista che sappia dare un'idea di Italia più moderna e giusta e che sappia parlare alle persone".
Toni simili nelle dichiarazioni del senatore del Pd Marco Follini: "Ho letto una densa e pensosa intervista di Deborah Serracchiani che annuncia che voterà Franceschini 'perché' è più simpatico. Ora finalmente so a cosa serve il rinnovamento: a sbaragliare gli antipatici".
E di Barbara Pollastrini: "'Potrei rispondere 'sapete perché preferisco Bersani? perché sa cantare...'. Ma per favore, non scherziamo! Cerchiamo di rispettarci di più e di saperci ascoltare. Comunque ci si schieri il Congresso ha il compito di dare prestigio alla politica e al nostro progetto. Ed è evidente quanto ci sia bisogno in Italia di una classe dirigente e di un'alternativa credibili".
E infine anche di Enzo Carra: "A Curzio Maltese - scrive Carra sul suo blog - la 'promessa' Debora Serracchiani ha rivelato di stare dalla parte di Franceschini 'perche' è il più simpatico'. Un buon motivo, non c'è dubbio. Ma basta per la leadership di un grande partito? Nel mondo di Debora il leader è biondo, bello, di gentile aspetto. E la colonna sonora è dell'orchestra Casadei: 'Tu sei la mia simpatia'".
Mentre il deputato del Partito Democratico Roberto Giachetti nel suo blog coglie l'occasione per esprimere solidarietà a D'Alema: "La mia vicenda politica, come noto, credo che non abbia mai incrociato quella di D'Alema, e probabilmente anche in futuro non accadrà. Ma oggi sento la necessità di esprimere pubblicamente, attraverso il blog, tutta la mia stima nei confronti di Massimo D'Alema anche in ragione del contributo sincero che ha dato alla costruzione del Pd".
Dopo quest'ondata di polemiche, la Serracchiani affida la sua replica a Facebook: "Ho scelto Dario Franceschini non certo per la simpatia, ma perché vuole assumersi la responsabilità di creare una squadra, di crescere una classe dirigente che diventi la classe di governo di un partito non più votato alla sola resistenza".
(1 luglio 2009)
"Il Pd - sottolinea Gianni Pittella, responsabile organizzazione mozione Bersani - nasce dall'incontro di milioni di cittadine e cittadini che hanno creduto in un progetto nuovo che affonda le sue radici nella storia delle grandi famiglie riformiste italiane. Negare questa storia, rimuoverla con sprezzante disinvoltura, negare il ruolo di chi ne è stato e ne è protagonista, è come recidere le proprie radici e buttarsi nel vuoto".
Mentre il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, trova futile la motivazione in virtù della quale Serracchiani dichiara di schierarsi con Franceschini ("è il più simpatico"): "Se questo è il criterio, peccato che siano morti Totò e Tina Pica. Erano molto simpatici e sarebbero stati un ticket straordinario". Sulla stessa lunghezza d'onda il governatore del Lazio, Piero Marrazzo: In politica certamente conta l'aspetto umano, ma soprattutto conta la visione. A me interessa sapere chi nel Partito democratico vuole costruire un partito riformista che sappia dare un'idea di Italia più moderna e giusta e che sappia parlare alle persone".
Toni simili nelle dichiarazioni del senatore del Pd Marco Follini: "Ho letto una densa e pensosa intervista di Deborah Serracchiani che annuncia che voterà Franceschini 'perché' è più simpatico. Ora finalmente so a cosa serve il rinnovamento: a sbaragliare gli antipatici".
E di Barbara Pollastrini: "'Potrei rispondere 'sapete perché preferisco Bersani? perché sa cantare...'. Ma per favore, non scherziamo! Cerchiamo di rispettarci di più e di saperci ascoltare. Comunque ci si schieri il Congresso ha il compito di dare prestigio alla politica e al nostro progetto. Ed è evidente quanto ci sia bisogno in Italia di una classe dirigente e di un'alternativa credibili".
E infine anche di Enzo Carra: "A Curzio Maltese - scrive Carra sul suo blog - la 'promessa' Debora Serracchiani ha rivelato di stare dalla parte di Franceschini 'perche' è il più simpatico'. Un buon motivo, non c'è dubbio. Ma basta per la leadership di un grande partito? Nel mondo di Debora il leader è biondo, bello, di gentile aspetto. E la colonna sonora è dell'orchestra Casadei: 'Tu sei la mia simpatia'".
Mentre il deputato del Partito Democratico Roberto Giachetti nel suo blog coglie l'occasione per esprimere solidarietà a D'Alema: "La mia vicenda politica, come noto, credo che non abbia mai incrociato quella di D'Alema, e probabilmente anche in futuro non accadrà. Ma oggi sento la necessità di esprimere pubblicamente, attraverso il blog, tutta la mia stima nei confronti di Massimo D'Alema anche in ragione del contributo sincero che ha dato alla costruzione del Pd".
Dopo quest'ondata di polemiche, la Serracchiani affida la sua replica a Facebook: "Ho scelto Dario Franceschini non certo per la simpatia, ma perché vuole assumersi la responsabilità di creare una squadra, di crescere una classe dirigente che diventi la classe di governo di un partito non più votato alla sola resistenza".
(1 luglio 2009)
1 commento:
Si è fatta subito infilzare dai marpioni!
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